Quando si sente parlare di titoli per dispositivi mobile, la prima, facile reazione da parte di un giocatore cosiddetto "hardcore", abituato a prodotti di ben altra caratura, è solitamente un cenno di diniego con la testa misto ad un sorriso a metà fra scherno e commiserazione. Non è un mistero che gran parte dei prodotti ludici disponibili per smartphone e tablet non siano minimamente paragonabili ai titoli di più elevato spessore offerti da PC e console casalinghe. Nel 2012 gli sviluppatori di Camouflaj (studio nato dall'unione di veri e propri veterani dell'industria; gente, per intenderci, che conta nel proprio pedigree lavori come Metal Gear Solid 4: Guns of the PatriotsHalo 4 e il primo F.E.A.R.) aprirono una interessante campagna kickstarter per la produzione di un titolo che, nelle intenzioni dei creatori, doveva sfidare a viso aperto tali convenzioni di mercato.

 

République Remastered: dagli autori di Metal Gear e Halo un interessante stealth ad episodi

 
Republique Remastered - Recensione PS4 1

République, questo il nome del gioco, doveva essere un titolo tripla A per iOS e Android, un gioco che non avrebbe avuto quasi nulla da invidiare per sforzi produttivi alle produzioni accessibili tramite console e computer: una sorta di ponte, quindi, fra quelli che fino a questo momento sembravano due mondi videoludici distinti e separati fra loro. La campagna si concluse con un grande successo, raccogliendo oltre 500.000 dollari; con tutto questo capitale a disposizione, rientrava nei piani di Camouflaj anche la creazione di una versione del gioco per PCPlayStation 4, rimasterizzata con l'ausilio degli strumenti grafici più potenti offerti dalla nuova versione del motore Unity, ovvero la quinta. Dopo un periodo travagliato di sviluppo, che ha avuto l'effetto di ritardare a dismisura il lancio del quarto e del quinto episodio, finalmente esce questo 22 marzo la versione completa del pacchetto, denominata per l'occasione République Remastered. Che i ragazzi di Camouflaj abbiano davvero vinto la loro improbabile scommessa?
 
 

Trama

Controllo delle informazioni in un'epoca informatizzata, paranoia, totalitarismo, privazione della libertà personale, sorveglianza digitale. Tali tematiche risuonano facilmente familiari, e infatti République pesca a piene mani dall'immaginario distopico del recente passato letterario; il celeberrimo romanzo 1984 di George Orwell è solo la punta dell'iceberg di un multiforme mosaico che certo non manca di ambizione e complessità. 390-H, soprannominata Hope, è una ragazza imprigionata all'interno di una misteriosa struttura, "Metamorphosis", costantemente sottoposta ad una sorveglianza da far impallidire il Grande Fratello di orwelliana memoria; spetterà al giocatore, che vestirà i panni di un misterioso benefattore, aiutare la giovane Hope nella sua fuga disperata, alla ricerca di un mondo esterno di cui, nella società segregata di Metamorphosis, ha solo sentito parlare.
 
Republique Remastered - Recensione PS4 2

Voglia di stupire e ricerca di profondità tematica, dunque, al servizio di un intreccio che ben raramente si rivela banale, anche se deve fare i conti con diverse problematiche che vedremo fra poco. Il plot è senza dubbio il punto focale di République, e ad esso è stata dedicata la maggior parte delle risorse di sviluppo accumulate tramite il crowdfunding. Le cutscene sono presenti, generalmente, all'inizio e alla fine degli episodi (si tratta pur sempre di un titolo per cellulari, in fondo), mentre la maggior parte delle informazioni relative agli eventi (in corso o passati) e ai personaggi sono rivelate tramite l'analisi della miriade di collezionabili presenti: e sono veramente numerosissimi, tra libri banditi che rivelano più in dettaglio la filosofia del villain principale, il misterioso Treglazov, nastri registrati del carismatico ribelle Zager, capsule di Petri con messaggi celati all'interno e perfino dei floppy disk contenenti, in un vero e proprio tripudio metaludico, diversi titoli indie del recente passato (da The Banner Saga a Bastion, passando per Shovel Knight e altri), particolarmente apprezzati da uno dei personaggi secondari. Non si può, però, non sottolineare un difetto intrinseco di tale meccanica di gioco, che è cambiata davvero poco da quando venne proposta per le prime volte alla fine degli anni '90: lo smodato affidarsi agli elementi collezionabili per lo sviluppo della lore porta ad una serie congenita di problematiche che mai sono state risolte, e che in République si presentano con tutta la loro forza, ovvero la frammentazione delle informazioni a causa dello smisurato e francamente eccessivo numero di collezionabili (cosa che può portare alla confusione anche i giocatori più attenti) e lo spezzettamento del ritmo di gioco, costretto di continuo all'interruzione per ascoltare questo o quel file audio.
 
Republique Remastered - Recensione PS4 3

Ma ciò che fa più male (e molto) in questo titolo è osservare sbigottiti il violento crollo della trama a partire dal quarto episodio: i primi tre capitoli del gioco mantengono appieno le aspettative, aprendo una serie di interessanti domande e sviluppando la trama in modo più che soddisfacente. Ma, evidentemente, il lungo ciclo di sviluppo deve aver influito sulle energie creative dietro al gioco, perché il quarto e il quinto episodio rovinano tutto ciò che di buono aveva costruito République fino a quel momento: il quarto capitolo cerca di spiazzare il giocatore con un cambio netto di ambientazione e aprendo diversi nuovi quesiti, i quali però sono destinati a rimanere tragicamente irrisolti. Sì, perché il quinto episodio termina con un finale improvviso e sconvolgente (in senso negativo). Tale finale potrebbe piacere o non piacere, e questo dipende dalle inclinazioni del singolo giocatore, ma ciò che è oggettivo è che la sceneggiatura subisce un brusco e ravvisabile calo di qualità nell'ultima parte del percorso, e che diversi punti aperti negli episodi precedenti (e in particolare nell'ultima mezz'ora del quinto) rimangono senza una chiara spiegazione, quasi come in attesa di un eventuale sequel. Che ciò sia dovuto ad una produzione travagliata o alla perdita di ispirazione da parte dei writer poco importa: dispiace immensamente vedere sprecate in questo modo le immense e intriganti potenzialità narrative mostrate nei primi episodi, che avrebbero meritato ben altra conclusione.
 
Republique Remastered - Recensione PS4 4

Gameplay

République si configura, di base, come un titolo stealth diviso in cinque episodi, ma tale generica definizione non basta certo per descrivere appieno l'esperienza così particolare del gioco. Da una parte controlliamo Hope, con comandi affatto dissimili da quelli di un qualsiasi titolo stealth in terza persona: sembra esserci, in questo senso, tutto quello che si può richiedere da un titolo del genere, tra differenti tipi di movimenti (un esempio per tutti: correre si rivelerà spesso controproducente a causa dell'elevato rumore generato), coperture automatiche e svariati gadget che la nostra protagonista può raccogliere e usare, spaziando dallo spray al peperoncino ai taser per includere perfino delle mine stordenti.
 

Dall'altra parte, e ciò è l'elemento indubbiamente più interessante e originale di République, la visuale di gioco non è libera, bensì confinata alle varie telecamere presenti nei livelli: il nostro anonimo alter ego è un hacker esperto, capace di infiltrarsi a piacimento all'interno del sistema di sorveglianza di Metamorphosis e controllarne le telecamere, le quali diventeranno a tutti gli effetti i nostri "occhi" sul mondo di gioco. La sensazione è quasi quella di un Resident Evil a caso, mentre ci si sposta di continuo da un punto ad un altro in visuali fisse e solo parzialmente orientabili. Per far proseguire Hope nella sua ricerca sarà necessario aprire porte e hackerare casseforti e terminali, tramite un software apposito chiamato OMNI che verrà aggiornato più volte nel corso del gioco, e le cui capacità vengono gestite tramite una sorta di batteria, ricaricabile in apposite stazioni: ogni "tacca", solitamente, serve per una determinata azione, con le opzioni più complesse che consumano ancora più energia. E naturalmente non possono mancare all'appello le classicissime guardie, che come da tradizione dei titoli stealth seguiranno una serie di comportamenti scriptati a seconda del luogo e della situazione, quali pattugliare le locazioni seguendo percorsi fissi e fare regolarmente rapporto via radio.
 
Republique Remastered - Recensione PS4 5

République, va detto, si contraddistingue per un livello di sfida assai tarato verso il basso, e ben raramente il giocatore, anche nel caso disponga solo di un minimo di esperienza nel genere, potrà essere impensierito dalle sfide proposte dal gioco. L'intelligenza artificiale delle guardie è grezza e deficitaria, e possono quasi sempre essere facilmente depistate; in caso di problemi, intervengono i sopracitati gadget che Hope può portare con sé, e che nella maggior parte dei casi permettono di liberarsi con facilità dell'aggressore. Niente paura nemmeno se le cose dovessero volgere al peggio: in tali frangenti il gioco non ripartirà da un checkpoint precedente, bensì da una delle numerose celle di contenimento sparse nel mondo di gioco, dalle quali sarà poi facile evadere e proseguire come se nulla fosse accaduto. Dette celle, inoltre, costituiscono una sorta di hub interno dove ricaricare la batteria dell'OMNI e interagire con un misterioso broker di dati, che offrirà al giocatore diversi potenziamenti per il proprio strumento di hacking (acquistabili vendendo le informazioni scottanti sparse per i livelli). L'aspetto interessante è che questi potenziamenti sono funzionali all'esplorazione delle vaste e diverse ambientazioni proposte da République, contraddistinte da un level design ispirato allo stile "metroidvania" e quindi aperte al backtracking e ad una indagine sempre più profonda che va di pari passo con l'evoluzione della propria selezione di gadget tecnologici.
 
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Pur nella bontà delle premesse, il gameplay di République non decolla mai davvero, in realtà, a causa di una certa, perenne approssimazione: il level design è sufficientemente intricato, ma ben lontano dai capisaldi del genere metroidvania, e anzi si rivela spesso fin troppo lineare. Il già citato basso grado di sfida porta facilmente alla noia soprattutto il giocatore più smaliziato, e a ben poco valgono gli eventuali upgrade alle corazze delle guardie (che, per esempio, diventeranno immuni ai taser) negli episodi successivi. Ad onor del vero, solo il quarto episodio si è rivelato in grado di suscitare un qualche interesse grazie alla presenza di un singolo, implacabile nemico, in un gameplay che rimane tuttavia sempre ad un livello piuttosto basilare. Certo, bisogna sempre tener presente la natura di gioco per cellulari che è intrinseca a République, ma è anche vero che in un contesto PC e home console la produzione Camouflaj non può che essere messa in difficoltà di fronte all'agguerrita concorrenza nel genere stealth.
 
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Grafica e Audio

Come già detto in fase di introduzione, République nella sua versione Remastered può sfoggiare una serie di orpelli grafici aggiuntivi e asset ridisegnati rispetto all'originale edizione per iOS e Android, che qui non andremo ad analizzare. Intanto, del gioco va lodata la direzione artistica, capace com'è di offrire un'estetica ispirata che combina sapientemente malsana distopia con visuali ipertecnologiche, quasi cyberpunk. Sul lato più meramente tecnico, il passaggio dall'originale Unity 4 al nuovo Unity 5 si nota grazie ad una veste grafica complessivamente dignitosa, ma che non stupisce mai veramente. Si possono notare quà e là degli effetti di shader e di luce discretamente elaborati, e le sequenze con il volto di Hope in primo piano mostrano appieno la bontà delle texture e delle espressioni facciali. Da segnalare però un paio di problemi tecnici, fra i quali il più grave è senza dubbio il lungo tempo di caricamento di ogni nuova "visuale" al passaggio da una telecamera ad un'altra, difetto forse mutuato dalla congenita struttura per dispositivi mobile che porta ad una scarsa ottimizzazione.
 
Republique Remastered - Recensione PS4 8

Laddove manca l'aspetto grafico provvede però quello audio, e in particolare con un doppiaggio capace di regalare prestazioni eccezionali e sentite; e d'altronde non ci si può aspettare di meno, se si ingaggiano doppiatori del calibro di Jennifer "FemShep" Hale e David "Solid Snake" Hayter, sempre impeccabili nel fornire le giuste emozioni ai personaggi interpretati. A smorzare l'entusiasmo, però, interviene la francamente inspiegabile assenza di sottotitoli italiani, cosa da tenere bene a mente nel caso si abbiano problemi nella comprensione della lingua anglosassone.
 
Republique Remastered - Recensione PS4 9
 

Conclusioni

Chi ama a dismisura gli stealth game potrebbe dare a République Remastered una seria chance, vista la bontà complessiva dell'esperimento di Camouflaj, soprattutto per quanto concerne i primi tre, più che meritevoli episodi. République portava in campo numerose promesse, accoppiate ad un'ambientazione capace di suscitare immediatamente l'interesse di qualunque fan delle atmosfere distopiche, ma il calo di qualità nella sceneggiatura nel quinto capitolo, assieme al livello di difficoltà pressoché inesistente e ad un finale che facilmente lascerà l'amaro in bocca, condannano il titolo al limbo delle occasioni sprecate, soprattutto considerando le potenzialità iniziali. Un vero peccato.