Appuntamento dedicato agli scritti dell'utenza di GamerClick.it.

Oggi si si spazia in vari generi e in 3 diversi decenni. Il classico da sala Final Fight, l'ultima opera di Quantic Dream Beyond: Two Souls e il gradevole Dragon Ball: Revenge of King Piccolo.

6.0/10
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Uno dei grandi classici CAPCOM.
Eppure, uno dei suoi giochi realizzati decisamente bene, ma resi appositamente frustranti.

Sia chiaro, si sa che CAPCOM vuol dire bestemmie carpiate (la saga di "Ghost'n'Goblins" parla chiaro), eppure, anche nei titoli più complessi da loro prodotti si vede sempre un metodo per riuscire a sopravvivere alle situazioni più estreme e ad andare avanti, magari è richiesta una gran dose di abilità per superare certi inferni di "Captain Commando" e "Cadillac & Dinosaurus", ma si sa che, se si sbaglia, non è colpa del gioco, ma del giocatore.

Qui no.

Tralasciamo la trama, classico pretesto per poter utilizzare due uomini e mezzo (per quanto possano nasconderlo, Cody si muove in modo troppo femminile,, difatti è un redreawing di Maki) contro il peggio dei "Guerrieri della Notte" più svariate altre icone dell'epoca, e concentriamoci sul gioco in sé: sembra tutto sommato onesto, una volta imparati i pattern, e lo è, nel primo livello.
Ma, già dal secondo, il gioco farà di tutto per ucciderti senza darti la minima possibilità di reagire: se vieni preso tra due fuochi è quasi impossibile avere la possibilità di liberarsi. Poco male se si gioca su qualche console moderna dove si hanno crediti infiniti, ma pensate a chi come me ci giocò pagando crediti veri di volta in volta... Davvero, si rimpiange la difficoltà di "Strider".

Graficamente, il titolo si presenta molto bene e penso che sia invecchiato bene, i personaggi nemici sono abbastanza variegati per il tipo di gioco che è, e i boss sono ben riconoscibili. Ottime anche le musiche, soprattutto contando che è solamente un CPS-1.

Ma ciò non basta per salvarlo dall'oblio. A meno che... Non ci si giochi in due. Allora sì che il gioco diventa molto più bilanciato! Per carità, sempre difficile, ma comunque non si rimane alla mercé dei nemici che ti toglieranno tutta l'energia in pochi secondi, che è già un'ottima cosa.

Insomma, è un classico bello da vedere e da ascoltare, e giocato in due diverte. Da soli, invece, è nettamente sconsigliato.


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E' stata la mia prima volta con Quantic Dream e Beyond: Due Anime è stata una esperienza di gioco decisamente appagante.
Si tratta di un'avventura grafica di genere fantascientifico, che vi mette alla guida di due diversi personaggi: Jodie, ovvero una ragazza speciale, e Aiden, che è quello che la rende tanto speciale. Cresciuta in un laboratorio sin da piccola e abituata ad ogni esperimento, nell'adolescenza viene cresciuta in un ambiente militare, in modo che il suo potere potesse essere utile alla nazione. Il prologo tuttavia mostra uno scenario ben diverso, con Jodie in fuga, braccata dalle autorità. Cosa sarà successo?

Beyond: Due anime viene raccontato proponendo capitoli in modo non temporale, per cui salterete continuamente tra il passato e il futuro di Jodie, la conoscerete lentamente, con qualche aneddoto legato alla sua infanzia, altri alla sua adolescenza e così via. In ordine sparso, di certo non casuale, visto che sono raggruppati per tematiche, in modo da poter introdurre in modo efficace gli elementi utili per rendere più appassionante la trama. Si tratta di una avventura in cui controllerete il vostro personaggio e dovrete trovare degli oggetti o essere sottoposti ad alcuni real time events, che risolverete premendo con tempismo tasti o muovendo la leva analogica. A seconda delle vostre scelte e delle vostre performance andrete a modificare la storia, verso uno dei vari finali.

La cosa peculiare di questo gioco è la possibilità di guidare due diverse entità, che si muovono in modo totalmente diverso e possono raggiungere aree diverse. Particolari sono alcune sezioni che ricordano i giochi stealth, visto che passando tra Aiden e Jodie avrete modo di aggirare delle guardie, possederle, ucciderle senza farvi vedere e così via. Non si tratta di sequenze particolarmente complesse o difficili, anche in quanto in caso di fallimento avrete comunque modo di procedere. Se avete due joypad, ho trovato particolarmente piacevole la possibilità di giocare in due, con mia moglie che per esempio usava Jodie, io Aiden, ovviamente a turno, mai insieme. Trovo questo modo di giocare particolarmente azzeccato, infatti Jodie e Aiden sono moralmente due persone diverse e possono reagire alle situazioni in modo completamente opposto, che non sempre soddisfa la controparte. Giocando in due, si simula questo aspetto anche tra i giocatori.

Come accennato, i finali sono diversi e secondo me molto soddisfacenti. In realtà i principali sono 5, che variano a seconda di quali personaggi sarete riusciti o avrete scelto di salvare. I 5 finali principali sono accessibili rigiocando l'ultimo capitolo, mentre se vorrete salvare tutti, sarete obbligati da iniziare da piuttosto indietro e farvi di nuovo tutti i capitoli. La trama regge bene fino alla fine, anche se forse la parte finale è meno brillante e si vira troppo sulla fantascienza, in modo non sempre credibile.


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"Dragon Ball - Revenge of King Piccolo" è un videogame per la Nintendo Wii, uscito nel 2009 e basato sull'anime "Dragon Ball".
Il gioco è un picchiaduro a scorrimento con elementi platform in cui alla guida di Goku, è possibile ripercorrere e rivivere parte della storia originale. Più precisamente la parte di storia presente nel gioco è quella che va da quando Goku si ritrova ad affrontare l'esercito del Red Ribbon fino al combattimento contro il re demone Piccolo Daimao.

Ci sono due modalità principali: "Avventura" e "Torneo Mondiale".

La modalità "Avventura" è il gioco vero e proprio, ed è strutturata in nove livelli, suddivisi a loro volta in stage più piccole, alla fine delle quali c'è solitamente un boss da affrontare, mentre i livelli finali del gioco sono composte solo da boss fight.
Questi livelli sono mediamente molto brevi, e il tempo richiesto per finirli è solitamente di dieci, quindici minuti.
Si tratta quasi sempre di livelli in cui è necessario andare dal punto A al punto B affrontando tutti i nemici che ci si parano davanti. Ogni tanto c'è qualche diramazione che permette di ottenere qualche oggetto bonus, necessario a completare la collezione della modalità "Galleria" e sbloccare i personaggi nella modalità "Torneo Mondiale".
Oltre ai nemici, nei livelli sono presenti ostacoli di vario tipo quali burroni senza fondo, trappole con le spine, getti di fuoco/lava, pavimenti o colonne che crollano, e altre cose di questo tipo, di norma nei giochi platform.

Goku ha disposizione un'unica combo con la quale affrontare tutti i suoi avversari, che si effettua premendo il tasto A del telecomando a ripetizione. Mandare a segno un certo numero di attacchi permette di caricare la barra per la mossa speciale, che altro non è se non la Kamehameha, in grado di fare molti danni ed eliminare più nemici in un colpo solo. Oltre all'attacco, Goku può saltare, mettersi in guardia per difendersi dagli attacchi nemici o effettuare una capriola laterale per evitare gli attacchi.
Non è possibile ampliare le mosse man mano che il gioco procede, o imparare nuove abilità. L'unico miglioramento possibile è quello per l'energia vitale, potenziabile tramite l'acquisto nel negozio del gioco dei vari upgrade.
Alla fine di ogni livello c'è una valutazione con un voto espresso in lettere, che viene definito in base al tempo impiegato, al numero di combo massimo, alla salute rimanente e ai continue usati.

I nemici presenti nei livelli non sono molti: i soldati del Red Ribbon, qualche robot, cani, fantasmi e qualche altro mostriciattolo. Nessuno ha degli schemi di attacco che possano definirsi tali, e sono tutti molto facili da battere. Discorso diverso invece per i boss che richiedono strategie d'attacco più particolareggiate e di almeno un paio di tentativi prima di riuscire a comprendere il loro schema d'attacco.

La seconda modalità di gioco è il "Torneo Mondiale".
Come è intuibile dal nome è niente altro che la riproposizione del Tenkaichi Budokai a cui Goku e gli altri personaggi partecipano più volte nell'anime. In questa modalità i comandi rimangono gli stessi ma cambia un po' il gameplay, che si avvicina di più a quello di un picchiaduro uno contro uno classico. Per sbloccare i vari personaggi di questa modalità è necessario completare i livelli della modalità avventura ottenendo tutti i bonus e il massimo come valutazione.

Graficamente il gioco è di un livello più che buono. I modelle poligonali dei personaggi sono realizzati in cel shading e questo li rende molto somiglianti alle controparti animate. Discorso un po' diverso per gli ambienti, che seppur di un livello accettabile non sono molto particolareggiati o vari.

Buone le musiche, che accompagnano bene tutto il gioco, senza essere troppo invasive. C'è ne sono però alcune riciclate da altri giochi della serie, in particolare dal picchiaduro "Dragon Ball Z - Budokai Tenkaichi".
Il doppiaggio è disponibile in inglese e giapponese, con lo stesso cast che ha doppiato le rispettive versioni animate.

Gli unici veri difetti che ha il gioco sono la longevità e la difficoltà.
La prima perché il gioco è davvero troppo corto. Come detto prima, il livello più lungo dura si e no quindici minuti, e ci vogliono circa cinque ore per arrivare alla fine di tutto, contando anche i filmati della storia. Un po' troppo poco. Certo, la longevità viene allungata se il giocatore è intenzionato a completare la modalità galleria, cosa che richiede necessariamente di rigiocare i livelli più e più volte per trovare tutti i bonus e il denaro necessario per sbloccare tutto quello che c'è nel negozio.
La difficoltà è invece troppo sbilanciata. Tutto il gioco è davvero molto facile e semplice. Si arriva ai livelli finali senza avere problemi di nessun tipo, ma poi le boss fight finali aumentano di botto la difficoltà, con boss capaci di fare danni altissimi e che richiedono strategie d'attacco precise e quasi senza errori per essere battuti.
Le fasi finali sono davvero frustranti, ed è un peccato perché il gioco è invece molto godibile.

Difficoltà a parte infatti, il gioco è valido e abbastanza divertente, dato che per una volta si può affrontare parte della storia della prima serie, che in forma di videogame è stata sempre molto più trascurata rispetto alla parte relativa alla serie Z di cui sono disponibili molti più videogame.
Rimane comunque un gioco che può piacere solo ai fan di Dragon Ball.