Ormai la popolarità della serie Neptunia è arrivata alle stelle in Giappone, nata come serie a bassissimo costo che parodiava la console war della settima generazione, oggi è un franchise che ha all' attivo decine di episodi tra spin-off, remake e titoli della serie principale senza contare due serie manga (Choujigen Game Neptune - Megami Tsuushin e Choujigen Game Neptune), una light novel, una serie anime ed un OAV.
Ma forse qualcuno si è dimenticato che il primo distributore di questa serie fu Sega e forse per rendere omaggio a questa storica software house, che un tempo produceva anche console, che è nato "Superdimension Neptune vs Sega Hard Girl".
Per chi non lo sapesse, le Sega Hard Girl sono nate nel 2013 e sono la personificazione degli hardware Sega lanciatri tra l'inizio degli anni '80 e la fine dei '90, a loro sono state state dedicate varie opere tra anime, manga, light novel e molto altro.
 

IF sei tu la nostra condottiera....

La trama del titolo vede le terre di Neptune ridotte ad una landa desolata dove la razza umana è ridotta a pochi sopravvissuti, questa desolazione è stata causata dalla guerra tra le dee di Neptune e le Sega Hard Girl.
In questo contesto troviamo IF, spalla storica della serie, a bordo della sua fidata moto che vaga alla ricerca di una misteriosa biblioteca, questa si dice contenga tutta la conoscenza del mondo. Durante il suo peregrinare, si troverà a salvare una ragazza priva di sensi che stava precipitando dal cielo (questa è solo una delle citazioni che rimandano al primo storico capitolo della serie). Trovata finalmente la biblioteca, avremo modo di fare la conoscenza di Histoire, altro personaggio ricorrente, che in questo capitolo avrà il ruolo di bibliotecaria di quest'immenso edificio, ed IF le affiderà la misteriosa ragazza, ancora priva di sensi, mentre ci accinge ad esplorare le immense ali del luogo che tanto aveva cercato. Durante questa fase  subiremo un attacco da una misteriosa creatura, lo scontro purtroppo farà cadere priva di sensi la nostra eroina ed al risveglio, che avverrà ben 3 giorni dopo lo scontro, scopriremo che la creatura che ci ha attaccati non è nient'altro che il TIME-EATER, una creature interdimensionale che si ciba della storia. Questo non è tutto, infatti verremo a sapere che la ragazza che abbiamo salvato si è finalmente svegliata, potremo così scoprire che si chiama Segami ma oltre a questo non ricorda null'altro (e questo è un altro rimando al primo Neptunia).
Histoire ci chiederà di salvare la storia dal TIME-EATER e, per far ciò, modificherà la nostra moto per renderla una macchina del tempo, questo ci permetterà di poter viaggiare tra i vari periodi storici influenzati del mostro.
 

Da come avete potuto leggere, la trama di Superdimension Neptune vs Sega Hard Girls non è nulla che non sia stato già visto, quello che però lo rende un Neptunia è il modo in cui viene raccontata la storia.
Non mancheranno, come da tradizione, citazioni dei videogiochi della serie principale oltre che, più in generale,  di quelli delle varie epoche che affronteremo,, rotture della quarta parete, una dosa massiccia di umorismo e quel pizzico di fanservice (anche se molto al di sotto degli standard a cui la serie ci ha abiutuato) che ormai è onnipresente in qualsiasi produzione giapponese.
La caratterizzazione dei personaggi è in linea con quanto visto nella serie principale, si tratta quindi di parodie dei classici stereotipi della cultura moderna nipponica (tsundere, yandere kuudere e cosi via).
 

Squadra che vince non si cambia mai

Il gameplay di Superdimension Neptune vs Sega Hard Girls riprende a piene mani quello della serie principale, ovvero un JRPG a turni con un accenno al dungeon crawling, aggiungendo piccoli particolari che riescono quasi a differenziarlo dalla serie principale. Ad esempio durante l'esplorazione dei vari dungeon è stata aggiunta una piccolissima componente platform, questa va dall'eseguire alcuni salti, non troppo difficili, al dover fare delle traversate su delle funi sospese in aria, essendo però una parte marginale non non vi sarà game over o perdita di HP nel caso si dovesse sbagliare durante queste fasi, il tutto è più un omaggio alla grande epoca dei plattfom di cui Sega è stata partecipe.
Per quanto riguarda la componente RPG, ci troviamo davanti ad un classico Neptunia dove in ogni turno le nostre eroine potranno spostarsi nell'arena di combattimento in base alla propria statistica di movimento.
Una delle poche differenze con la serie principale è la presenza di una barra , divisa in tre tonalità di colori (blu, verde e rosso) , che scandirà sia la quantità di azioni eseguibili durante il turno del personaggi sia la priorità dei turni successivi, inoltre tenendo premuto il tasto X sarà possibile riempire velocemente la barra per scatenare un attacco speciale molto potente che però rallenterà la priorità del turno successivo.
 

Un altra aggiunta al titolo (leggermente rubata dalla saga Mugen Souls sempre della Compile Heart) è la possibilità di entrare nella modalità FEVER, questo sarà possibile al riempimento di una barra specializzata che avverrà sia facendo danni ai nemici che ricevendone. Durante questa modalità i nemici saranno impossibilitati ad attaccare ed a muoversi, i danni saranno aumentati del 10% e sarà possibile accedere alla limit di ogni personaggio, ovviamente questa fase non sarà infinita e l'indicatore FEVER si svuoterà man mano che attacchiamo o ci spostiamo lunga l'arena.
Per quanto riguarda la gestione dei personaggi sarà possibile portare con se un massimo di 4 compagni ed ognuno di essi avrà accesso a tre classi differenti prese dai classici giochi di ruolo (healer, defender,tank etcc..), di cui una si sbloccherà andando avanti con gli eventi della trama e un'altra sarà disponibile completando una quest segreta che dovrà essere sbloccata soddisfacendo alcuni requisiti. Ogni classe avrà il suo level up che non solo farà apprendere nuove abilità alle nostre protagoniste, ma aumenterà le caratteristiche influenzate dalla classe (magia e difesa magica per i caster, attacco per il berserk e cosi via) portando il livello della stessa ad essere influente quanto il livello del personaggio stesso.
Il problema principale di questo sistema è che, arrivati ad un certo punto, i livelli classe successivi al 20 dovranno essere sbloccati mediante un'apposita quest, purtroppo però non è detto che riusciremo a portarla a termine in tempo con l'avanzamento della trama e la crescente difficoltà dei nemici. Questo renderà molti dei personaggi inadatti a combattere per buona parte della storia principale, il tutto è legato al fato che alcune di queste quest potranno essere completate solo con oggetti che troveremo verso la fine del gioco, ovviamente questo influenzerà parecchio la scelta del party rendendo il gioco ancor più ripetitivo di quanto non lo fosse già.
 

La fiera del riciclo

Dal lato tecnico non ci si aspetta mai niente da un Neptunia ma qui siamo al limite. Fondali spogli e di bassissima qualità, cali di frame nelle aree e lunghezza random dei caricamenti sono solo alcune delle lacune tecniche di Superdimension Neptune vs Sega Hard Girls. L'unico aspetto salvabile riguarda i modelli poligonali dei personaggi, questi hanno una resa e un dettaglio che sembrano centrare poco con il resto della  produzione, anche se le animazioni di quest'ultime risultano un po' legnose durante le azioni più concitate.
 

Un altro grosso difetto è il perpetuo riciclo degli asset dei dungeon dai vecchi capitoli della serie, all'inizio possono sembrare un omaggio alla serie principale ma poi, dopo averne affrontati un po', si scopre che 9 sui 10 totali sono ripresi pari pari dalle versioni portatili della serie principale. Superdimension Neptune vs Sega Hard Girls manca quindi di qualsiasi originalità e intento creativo, questo viene accentuato anche dal fatto che questi dungeon vengono riproposti nelle varie ere che compongono il gioco ma con solo piccole modifiche, tra una e l'altra infatti sono state aggiunte o rimosse alcune aree o nemici per renderle un minimo differenti.
Per quanto riguarda il doppiaggio non c'è da stupirsi dell'ottima qualità delle voci giapponesi, sono infatti state riprese tutte le doppiatrici originali del gioco. Purtroppo invece non si può dire lo stesso per la controparte anglofona, la versione occidentale infatti ha subito una lavorazione per il comparto audio audio non altrettanto valida. Le musiche sono riprese in parte dalla serie principale, variano però la theme song iniziale e le OST delle Sega Hard Girl.
La longevità del titolo si attesta sulle 12 ore, molto bassa per il genere d'appartenenza, e le poche quest secondarie sono per lo più fetch quest o eliminazioni di mostri che risultano sorprendentemente rapide.
 
 
Purtroppo il titolo prodotto da Felistella risulta mal confezionato e sbrigativo sia nel suo incedere che nella realizzazione.
Se da un lato il gameplay di Superdimension Neptune vs Sega Hard Girls risulta ben rodato e presenta un mood di gioco in linea con i canoni della serie, cosa che potrà fare la felicità dei fan di vecchia data, dall'altra la mediocrità del titolo sui restanti fronti ed il continuo riciclo di assets lo rendono un gioco da cui stare alla larga.
Forse sarebbe il caso di smetterla con questa mungitura forzata del brand e cercare di aumentare la qualità generale del franchise, purtroppo questa non è una politica possibile nel marcato giapponese moderno.