Yoko Shimomura inizia a suonare il piano fin dalla tenerà età, e non passa molto prima che inizi a comporre musica di proprio pugno. Nel 1988 si diploma alla Osaka College of Music e poco dopo, da appassionata di videogames, inizia a mandare qualche suo pezzo alle più influenti aziende del settore di quel periodo.
A rispondere è Capcom, che era alla ricerca di compositori adatti ai suoi nuovi giochi da sala CPS1. Il primo è Samurai Sword (1988), in cui è accreditata come Oimonoyouchan; in quel periodo era infatti molto comune, soprattutto nei giochi da sala, farsi accreditare con dei nomignoli, altri suoi sono Pii (Sweet Home, 1989), Shimo-Pii (Nemo, 1990) e Pii♪ (Buster Bros, 1991). Nel celeberrimo Final Fight (1989) ha un ruolo di supporto, ma si fa notare dai due capi designer Akira Nishitani e Akira Yasuda, che decidono di affidare a Yoko buona parte delle musiche del loro prossimo importante progetto, un videogioco che cambierà per sempre la storia di un intero genere. Stiamo parlando ovviamente di Street Fighter II (1991).


La OST di Street Fighter II è tra quelle che si possono definire immortali, i temi di Ryu, Ken, Guile, Chun-Li e tutti gli altri iconici personaggi sono di diritto entrati nell'immaginario collettivo dei videogiocatori, con le loro sonorità travolgenti e carismatiche. Pochi sanno che in realtà le musiche di SFII furono composte pensando ai rispettivi luoghi dove si svolgeva l'incontro, e non ai singoli personaggi, è in seguito che sono diventate delle character theme. In ogni caso Yoko Shimomura diventa popolare grazie al gioco del momento e si esibisce al piano con gli Alph Lyla, la band interna a Capcom, prima di comporre le musiche per Breath of Fire (1993), il suo primo RPG, un genere che non abbandonerà più.

Con Breath of Fire riceve le attenzioni del colosso per eccellenza dei giochi di ruolo, Squaresoft, e per Yoko Shimomura, amante del fantasy e in cerca di nuovi sound differenti dallo stile arcade in quel periodo dominante in Capcom, è un treno da prendere al volo. Il suo primo lavoro in Square è il particolarissimo Live A Live (1994), un RPG che però include al suo interno sezioni di altri generi e con sette diverse ambientazioni, che spaziano dal Giappone feudale al western, fino al fantascientifico, probabilmente non c'era banco di prova migliore per lei.


Ma è l'incontro in Square con il compositore Hiroki Kikuta ad influenzare in modo significativo lo stile di Shimomura, quella splendida introduzione di Secret of Mana (1993) era esattamente ciò a cui ambiva, così suggestiva e misteriosa, e non a caso prenderà lei le redini musicali della serie Seiken Densetsu, con il capitolo per PlayStation.

Prima del cambio generazionale saluta lo SNES con Front Mission (1995, insieme a Noriko Matsueda) e Super Mario RPG (1996, con Koji Kondo e Nobuo Uematsu), due giochi diversissimi che dimostrano l'ecletticità della compositrice. All'alba di PlayStation torna su un picchiaduro con Tobal n.1 insieme ad altri compositori, ma è Parasite Eve (1998) il suo importante debutto su console Sony e con un genere, il thriller-RPG, fino ad allora inesplorato. Yoko Shimomura sposa il contesto urbano di questo coinvolgente titolo e firma una colonna sonora che propone tracce d'atmosfera moderna abbinate ad altre di matrice più classica (il gioco inizia con un'opera lirica), non prima però di averci deliziato con un'intrigante introduzione com'era solita fare Square a quel tempo: Primal Eyes.


"Ci sono momenti con la musica in cui si può trasmettere un messaggio sottile, qualcosa che viene dalla vostra immaginazione e si imprime con l'ascoltatore, senza che essa sia troppo specifica nel suo significato". (Y. Shimomura).


È tempo però di tornare sui giochi di ruolo, a quel Mana che tanto l'aveva colpita al tempo del Super Nintendo. Yoko Shimomura raccoglie l'eredità di Hiroki Kikuta con Seiken Densetsu: Legend of Mana (1999), soundtrack che lei definisce ancora oggi la sua preferita, e i motivi sono abbastanza facili da intuire una volta ascoltata. La musica di Legend of Mana è il suo coronamento, di quelle che da sole aumentano il valore intrinseco di un gioco (non perfetto), capaci di trasportare il giocatore in un mondo fantasioso con melodie sognanti e incisive. Come vocalist conferma la cantante svedese Annika Ljungberg, già ammirata nella ending di Parasite Eve.


"Sono devota a tutte le mie soundtrack, quindi per me è molto difficile segliere la migliore.  Se proprio, direi Legend of Mana? Penso sia la maggior espressione di me stessa".

Quando alle soglie del 2000 venne poi chiamata per comporre le musiche di un gioco che avrebbe unito i mondi Squaresoft e Disney, la sua reazione fu di totale incertezza. "Non riuscivo a immaginare che tipo di mondo fosse Kingdom Hearts, un gioco in stile Square in cui avrebbe combattuto Donald e Winnie the Pooh era elencato come musica da utilizzare, tra le altre cose, ma che razza di gioco è?".
Eppure se ne esce, in qualche modo, inizialmente provando qualcosa di brioso e leggero, ma mano a mano che leggeva lo script si accorse che Kingdom Hearts sarebbe divenuto qualcosa di più di un improbabile cross-over. Confeziona uno stile a metà tra il fiabesco e il cinematografico, adatto alle atmosfere sognanti dei viaggi di Sora ma anche alle scene drammatiche a cui la storia sarebbe andata incontro. Destati è una traccia potente e che ben rappresenta ciò che è Kingdom Hearts, Dearly Beloved introduce con delicatezza all'atto di premere start, mentre l'Hollow Bastion è un non-luogo ricorrente nella saga, non tratto da alcun Disney, ma proprio per questo forse quello più affascinante e che meritava un accompagnamento sonoro al suo essere fiabesco e ignoto.


Nel primo decennio del millennio l'attività di Yoko Shimomura si intensifica di pari passo con l'aumentare dei sequel e spin-off delle serie a cui è legata. Collabora con Nintendo per la serie Mario & Luigi (dal Superstar Saga del 2003 al Dream Team del 2013), Kingdom Hearts non concede tregue e nel 2007 torna alla serie Seiken Densetsu con Heroes of Mana, le cui musiche sono senza dubbio il comparto migliore in un gioco altrimenti dimenticabile.
Quello formato per Xenoblade Chronicles (2010), inaspettato canto del cigno di un morente Wii, è un mastodontico Dream Team composto da Manami Kiyota (50 tracce), ACE+ (29 tracce) Yasunori Mitsuda (solo la ending) e appunto Yoko Shimomura, 11 tracce, ma alcune delle più apprezzate, Colony 9 e Main Theme in testa.


Radiant Historia (2010) è un altro RPG che non ti aspetti e a cui la Shimomura dedica particolare attenzione, optando per un tributo al suo passato, all'epoca SNES e alle sue avventure, in piena sintonia con il gusto retro del gioco Atlus.


Nel 2006 viene avviata la Fabula Nova Crystallis: tre Final Fantasy, tre compositori. Final Fantasy XIII a Masashi Hamauzu, allievo ed erede designato di Nobuo Uematsu, Agito XIII (poi Type-0) a Takeharu Ishimoto, fedelissimo di Hajime Tabata, e infine Versus XIII a Yoko Shimomura, poiché sotto la direzione di Tetsuya Nomura proprio come nei Kingdom Hearts. Sappiamo poi bene come è andata, nel 2012 via tutto e Versus XIII che diventa Final Fantasy XV, diretto da Tabata. La colonna sonora è forse l'elemento che meno ha sofferto del cambio di direzione, passando dal setting urbano e (da quel poco che si vide) a corridoi/piccole aree di Versus XIII al mondo aperto di FF XV in modo abbastanza convincente. Al contrario di quanto avvenuto in fase di programmazione (e ad un certo personaggio femminile), Yoko Shimomura non ha buttato via niente e le poche tracce che aveva preparato sono state trapiantate nella versione finale, Somnus è fra queste.


Il latino è protagonista assoluto anche nei brani che hanno alimentato l'attesa dallo storico ri-annuncio del 2013: l'imponente Omnis Lacrima, la danzante Valse di Fantastica e l'energica Apocalypsis Notis. Nonostante la sensazione di alcuni brani "attaccati" in contesti non suoi e qualche déja vu, Yoko ha fatto centro anche stavolta e infatti la colonna sonora è uno dei pochi aspetti che hanno messo d'accordo più o meno tutti i recensori. Il futuro ci dice Kingdom Hearts III, ma solo il tempo ci dirà se il rapporto tra la compositrice e la saga di Final Fantasy sia iniziato e concluso con il quindicesimo capitolo, oppure avrà un suo prosieguo.


Fonti:
Gamasutra
RocketBaby
RPGSite