A molti il nome di Dyna Blaster non dirà molto. Erano gli anni ‘80, i videogame avevano da poco invaso i nostri salotti e le nostre camerette ed uno dei titoli più gettonati prevedeva un robottino bianco armato di bombe con cui distruggeva nemici e parti di scenario, procedendo di stage in stage. Quel robot si chiamava Bomberman, ed è con questo nome originariamente dedicato al mercato orientale che ancora oggi, a trentatré anni dalla sua nascita, è rimasto nel cuore dei videogiocatori, soprattutto di quelli meno giovani e più nostalgici. Konami per il lancio di Nintendo Switch, la nuova console della casa giapponese, rispolvera la storica saga dopo qualche anno di oblio, proponendoci Super Bomberman R. Vediamo se è stata una mossa vincente o meno.
 

Tutto sembrava tranquillo sul pianeta Bomber, gli otto fratelli Bomberman passavano le giornate fra duri.. emh, ok, fra allenamenti ed ozio. Va bene, soprattutto ozio. Ma rimane il fatto che tutto sembrava tranquillo, fino a quando il perfido Buggler, autoconvintosi di essere il Palpatine di turno, decide di prendere in ostaggio cinque pianeti ed affidarli a 5 Bomberman Malvagi per iniziare la sua conquista dell’universo. I Bomberman Brothers sono dunque costretti ad intervenire, del resto erano stati inventati appositamente per questo…. Sotto la guida di Bianco, il leader della famiglia, il loro scopo sarà sconfiggere i 5 nemici per raggiungere Buggler e riportare la pace nella galassia.
Ebbene sì, c’è una trama in Super Bomberman R, molto semplice, ma non esageratamente banale nonostante in molti casi ricordi Star Wars, come si nota dal breve incipit sopra riassunto. I cinque mondi vanno a comporre cinque diversi capitoli di gioco, ognuno con la sua cutscene introduttiva e conclusiva in formato cartoon doppiate in un inglese molto scolastico (comunque non preoccupatevi, ci sono i sottotitoli in italiano). Ogni mondo poi ha le sue peculiarità, che incidono nel gameplay del gioco in modo più o meno netto. A proposito di gameplay, se non conosceste il titolo Bomberman è un arcade game in cui i personaggi si muovono su una scacchiera, spostandosi esclusivamente in verticale o orizzontale. Posizionando una bomba su una delle caselle in cui è divisa l’area di gioco è possibile eliminare i nemici (ed anche se stessi, essendoci il fuoco amico) e distruggere porzioni di mappa, andando a scoprire dei bonus nascosti che possono influire sul raggio di azione delle bombe, su quante ne possiamo posizionare contemporaneamente, sulla velocità del giocatore e così via. Ogni capitolo ha come dicevamo i suoi tratti distintivi, con caratteristiche che rendono più difficile la vita al Bomberman di turno, costringendolo a valutare al meglio le sue mosse per non suicidarsi in modi banali.
 
 
Tutta la campagna è giocabile impersonando uno qualsiasi degli 8 fratelli sia da soli che in cooperativa a due giocatori usando un joycon a testa. Ogni mondo ha 8 livelli base che preludono allo scontro con il Bomberman Malvagio ed il successivo boss finale. E qui iniziano, ahimè, i lati negativi. Salvo qualche eccezione i vari schemi sono molto simili fra loro, anzi i pochi livelli che non richiedono l’eliminazione completa di tutti i nemici non sono del tutto convincenti. Si tratta di quest molto semplici, che vanno dall’attivazione di pulsanti alla ricerca di chiavi nascoste, alla semplice sopravvivenza a tempo. I meno riusciti rimangono quelli (per fortuna pochissimi) in cui dovremmo salvare alcuni personaggi non giocanti, che invece di seguirci fino al punto di estrazione hanno la propensione a lanciarsi un po’ troppo facilmente sulle nostre bombe.
Terminando le vite a disposizione è possibile utilizzare il classico “continua” tipico dei coin-op spendendo monete virtuali che guadagnamo dopo ogni boss. A livello facile la nuova partita “costa” pochissimi spiccioli, tanto da terminare il gioco con circa 2800 monete quando per ripartire dopo il game over ne costa 10. Ai livelli superiori invece il costo è più elevato e la sfida diventa più complessa. Una volta terminati gli 8 livelli come detto si approda allo scontro uno contro uno col Bomberman Malvagio, e qui si nota il difetto principale della campagna. L’antagonista difficilmente sbaglia una mossa, e la partita spesso dura molto tempo prima che si riesca ad aver la meglio dell’avversario, generando frustrazione nel giocatore. A volte capita, invece, di batterlo in pochi secondi, quasi per caso e dunque senza grossa soddisfazione. Molto più soddisfacenti invece gli scontri con i boss di fine livello, che nonostante funzionino col classicissimo schema a pattern predefiniti (colpisci la parte illuminata, il boss crolla al suolo, finiscilo a suon di bombe) restituiscono comunque sempre l’impressione di aver battuto noi il boss e non di averlo sconfitto per un colpo fortunato. Tali personaggi sono pure discretamente ispirati dal punto vista stilistico, mentre molto meno ispirate risultano essere le varie locations, spesso tendenti a colori smorti come il grigio ed il marrone ed in netto contrasto con le coloratissime e riuscitissime sequenza introduttive.
La campagna single player di Super Bomberman R finisce qua, con una longevità molto variabile in base al livello di difficoltà ed alla fortuna che si ha o meno soprattutto contro i citati Bomberman Malvagi, ma che comunque difficilmente può superare le quattro ore.
 
 
Pezzo forte del gioco è, come al solito nella saga di Bomberman, il multiplayer. Super Bomberman R propone in primis la battaglia locale, giocabile sia su un solo Nintendo Switch contro altri 3 amici (che diventano 7 usando la dock e collegandosi alla tv) che tramite la connessione wireless dedicata della console. In connessione locale è possibile utilizzare fino a 4 Switch, che possono ospitare due giocatori cadauno. Infine è possibile giocare tramite internet sia in match di lega classificati, con tanto di classifiche da scalare, che liberi e completamente pesonalizzabili. Le battaglie multiplayer sono molto più tradizionali di quanto visto nella campagna, in quanto l’unico scopo del giocatore rimane quello di essere il solo sopravvissuto della partita, eliminando dunque tutti gli avversari. Nel caso venga abilitata l’apposita opzione nel setup pre-match è anche possibile vendicarsi dei propri assassini, muovendosi su carrelli lungo il bordo della mappa e lanciando da lì le nostre bombe. Nel caso riuscissimo a sconfiggere il nostro sicario potremmo prenderne il posto sulla mappa e lasciare a lui il carrello vendicatore. Altro interessante diversivo è la possibilità di attivare dei blocchi cadenti che, in prossimità del termine del match, vanno a riempire in senso orario partendo dal bordo esterno la mappa di gioco, schiacciando qualsiasi cosa incontrino, giocatori compresi.
Le partite multiplayer risultano molto adrenaliniche e coinvolgenti e possono intrattenere un gruppo di amici per un buon periodo di tempo, anche se le opzioni di gioco non sono poi così numerose. Tramite uno shop interno è comunque possibile acquistare in cambio delle monete viste in precedenza nuove mappe di gioco, oltre che copricapi per i personaggi.
Peccato che online ci sia occasionalmente del lag che compromette l’esperienza di gioco andando a rallentare i comandi.
 
 
Anche dal punto di vista tecnico Super Bomberman R non fa gridare al miracolo. L’inquadratura isometrica spiazza un po’ gli affezionati del brand, anche se ci si abitua in fretta soprattutto disattivando dalle opzioni la telecamera mobile che spesso rende l’azione un po’ troppo difficile da seguire. Lo stile dei mondi e dei nemici fa il suo dovere ma, boss a parte, non entusiasma. Ottima invece la caratterizzazione degli 8 fratelli Bomberman, che permetterà di avere ben presto un proprio personaggio preferito.
Buone le musiche, non molte, ma decisamente piacevoli da ascoltare e sicuramente un lato positivo della produzione, mentre il doppiaggio come detto lascia qualche dubbio in più.
 
Super Bomberman R alla resa dei conti si presenta come un gioco senza infamia e senza lode, piacevole da giocare, soprattutto se si hanno a disposizione ulteriori joycon e relativi amici a cui destinarli per una divertente serata in compagnia, ma non indimenticabile e forse non proprio adatto al prezzo a cui è stato proposto. Rimane comunque un buon titolo, soprattutto per gli amanti della saga, ma non un capolavoro da avere ad ogni costo. Peccato, perchè le premesse erano buone e non sarebbe servito molto per renderlo un titolo migliore. Bomberman dopo anni dunque è tornato, magari non splende, ma comunque è vivo ed è di nuovo fra noi a lanciare bombe in quantità.