Negli anni ’90 la tipologia di gioco che incontrava maggiormente il favore degli appassionati di videogames era il JRPG a turni. In quel decennio uscirono capolavori come Final Fantasy VI e VII, Dragon Quest VI, Romancing SaGa, Star Ocean e tanti altri. Nei decenni successivi il genere ha subito un’enorme trasformazione nel gameplay che ha visto sparire i combattimenti a turni in favore di una più marcata e frenetica azione.

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Octopath Traveler è un ambizioso progetto sviluppato da Acquire per Square Enix il cui primo trailer, mostrato nel corso della presentazione ufficiale di Nintendo Switch nel 2016, ha da subito catturato l’attenzione degli appassionati grazie a una grafica retro in 16bit e all’atmosfera old style che tanto ricordano Final Fantasy VI. Due anni dopo Octopath Traveler esce finalmente sugli scaffali in esclusiva per Nintendo Switch, e in questa recensione cercheremo di capire se il lavoro svolto da Acquire sarà stato in grado di far rivivere i fasti di un tempo del genere rpg.
Come si può intuire dal titolo e dai trailer visti in questi mesi in questo JRPG a turni non esiste una unica storia che coinvolge gli eroi di turno. A inizio avventura potrete scegliere uno degli otto personaggi a disposizione ognuno con una propria storia originale e con caratteristiche di combattimento diverse. Ognuno di questi ha una specifica azione che si può svolgere al di fuori dei combattimenti: ad esempio il ladro è in grado di rubare soldi e oggetti ai poveri cittadini oppure la ballerina è in grado di ammaliare gli uomini per poi farsi dare una mano nei combattimenti. Queste azioni saranno fondamentali per completare un capitolo e per risolvere molte delle side quest proposte. Non state a rimuginare troppo su chi scegliere per primo: una volta completato il primo capitolo del personaggio scelto sarete in grado di visitare altre città per recuperare tutti i protagonisti, con la possibilità di risentire dal principio la loro storia.

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Tutti questi eroi hanno storie e background diversi ma ciò che sorprende è che si tratta di avventure “reali” che li vedono impegnati ad inseguire il proprio sogno o la propria vendetta. Ad esempio la mercante Tressa parte per un viaggio alla scoperta del mondo, la cacciatrice H'aanit sarà costretta a lasciare il proprio villaggio in cerca del maestro scomparso un anno prima mentre la ballerina Primrose (dopo anni di soprusi e angherie subite dallo spietato padrone che l’ha costretta a ballare nel suo locale) vuole vendicare il padre ucciso da una misteriosa organizzazione.
Scordatevi quindi le classiche avventure con l’obiettivo finale di salvare il mondo oppure di sconfiggere il super cattivo di turno che vuole annientare la razza umana; ciononostante le storie proposte sono tutte ben strutturate anche se può capitare di imbattervi in situazioni a dir poco surreali. Ad esempio quando visitate la città di Granmasso vi troverete ad aiutare un ladro a compiere un furto intrufolandovi nella villa di un riccone. Tralasciando l’effettivo motivo per cui dovreste aiutarlo nell’impresa truffaldina, Therion è un tipo solitario tradito dal suo amico/socio di furti, quindi perché farsi aiutare da degli sconosciuti?

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Al di là di queste piccole inesattezze tutte le avventure proposte vi terranno incollati allo schermo, ma è un vero peccato che nessuna di esse vada realmente ad intrecciarsi con le altre portando il giocatore a vivere otto storie parallele. Acquire spinta dai dubbi emersi in rete a seguito del rilascio delle due demo sembra aver voluto mettere una pezza a questo limite nella giocabilità introducendo a partire dal secondo capitolo alcune scene opzionali attivabili con il tasto + che cambiano a seconda dei personaggi presenti nel gruppo ma che nulla aggiungono alle varie storie principali.
Grande impegno è stato invece profuso nel creare un gameplay semplice da imparare ma che richiede una buona dose di tattica e impegno per essere compreso fino in fondo. Tutti i personaggi hanno caratteristiche e classi differenti; tra esse possiamo identificare: Speziale, Furfante, Ecclesiasta, Cacciatore, Sapiente, Mercante, Milite, Artista.

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Ognuno di loro può impugnare una o due tipologie di armi che si possono cambiare in ogni momento durante il combattimento. La scelta della corretta arma è fondamentale per un buon successo negli scontri poiché i vari nemici che ci si parano davanti sono vulnerabili e si indeboliscono solo a determinate armi o incantesimi. Nel caso di un nuovo mostro dovremo scoprire mano a mano cosa è meglio usare ma se abbiamo già avuto modo di sconfiggere un avversario simile degli utilissimi simboli sotto di esso ci ricorderanno quale arma utilizzare fin da subito per indebolirlo. Una volta colpito il nemico un dato numero di volte con l’arma corretta si attiverà la fase Dominio che lo stordirà facendogli saltare da uno a due turni di gioco; un’opportunità unica che vi permetterà di aumentare il danno provocato da colpi diretti oppure magici. Il livello di profondità degli scontri aumenta grazie a una barra che avanza ad ogni turno e che permette di eseguire più colpi in contemporanea; la scelta di come usare questa barra attivabile tramite la pressione del dorsale destro resta a discrezione del giocatore che può sfruttarla per infliggere colpi che indeboliscono l’avversario oppure scaricarla quando il nemico è già dominato.
Oltre a queste novità Octopath Traveler ripresenta dei capisaldi del genere rpg come la possibilità di apprendere nuove abilità o magie spendendo punti combattimento e quella di incrementare i parametri principali del personaggio una volta acquisito un determinato numero di abilità. Oltre alla classe primaria è possibile equipaggiare un nuovo lavoro chiamato Classe Secondaria che cambia completamente i parametri principali (come salute, difesa o attacco) e che permette di aumentare il numero di armi che è possibile impugnare e di imparare nuove abilità. Perfino l’aspetto del personaggio muterà in base al lavoro equipaggiato, con la possibilità di cambiarlo in ogni momento per trovare la soluzione più adatta alla imminente battaglia. Raggiungendo alcune particolari condizioni sarà perfino possibile imparare una delle quattro classi nascoste e perdute nel tempo.

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Esattamente come nei JRPG degli anni ’90 le fasi di combattimento si attivano in maniera casuale nel mondo di gioco oppure nei dungeon e sarà fondamentale grindare ciascun personaggio per evitare pesanti sconfitte, specie a partire dai vari secondi capitoli e successivi. Fortunatamente la grande varietà di soluzioni proposte a livello di gameplay permette anche in queste fasi generalmente noiose di non essere mai stancanti. Nel caso in cui avete un eroe con un livello di esperienza particolarmente basso per farglielo aumentare rapidamente basterà metterlo in squadra con personaggi dotati di livelli più forti e farlo combattere in un’area con una difficoltà elevata. Oltre al classico livello consigliato per affrontare un nuovo capitolo, Acquire ha pensato di aggiungere a ogni area visitabile nel mondo di gioco un livello di pericolo che è indicato chiaramente di fianco al nome della zona in cui ci stiamo addentrando. Sicuramente avventurarsi in una zona con livello di pericolo 35 quando il nostro party è a livello 20 non è mai un’idea saggia.
Quella che ad un primo frettoloso sguardo può sembrare una grafica retro non troppo curata è in realtà uno dei punti di forza del gioco. I modelli dei poligoni sono volutamente a 16 bit ma ad essi sono stati associati degli splendidi effetti generati grazie all’Unreal Engine 4, che rendono l’acqua quasi reale e che sfuocano gli elementi in secondo piano. L’effetto generale mi ha piacevolmente impressionato rendendo Octopath Traveler una vera chicca nel genere.
Anche il comparto sonoro è stato curato in ogni aspetto creando musiche di forte impatto che difficilmente riuscirete a togliervi dalla testa e che riescono a enfatizzare i momenti più importanti delle storie proposte. A tutto questo è d'obbligo aggiungere una traduzione completamente in italiano di grande impatto e rifinita nei minimi dettagli.
 
 
Octopath Traveler presenta uno stile visivo unico in grado di amalgamare una grafica a 16 bit con effetti grafici ad alta risoluzione, un gameplay semplice che richiede una buona dose di tattica e ben otto storie in grado di appassionarvi per tantissime ore. La vera sorpresa è che non ci troviamo di fronte alla solita storia “il mondo sta per finire”, i protagonisti di Octopath Traveler affrontano delle situazioni “normali” come vendicare un re, salvare il proprio mentore oppure realizzare il sogno di esplorare il mondo e lo fa attraverso storie uniche e mai banali con molti colpi di scena in grado di sorprendere l’utente finale. L’unico “difetto” è che le storie non si intrecciano mai tra di loro lungo l’avventura andando a forzare in alcuni punti la narrazione.
Nonostante quest’ultimo aspetto Octopath Traveler è uno dei migliori JRPG usciti negli ultimi anni e una vera perla da scoprire per tutti gli appassionati e anche per chi si approccia per la prima volta ad un genere che per troppo tempo è stato considerato, ingiustamente, superato.