Dead Cells, progetto creato da Motion Twin, cerca di rifarsi ai classici roguelike (titoli dove il mondo si ricrea ad ogni nostra morte cancellando tutti i potenziamenti già conquistati) unendo questo elemento al gameplay alla metroidvania. Grazie a GoG abbiamo avuto la possibilità di provare il titolo disponibile in accesso anticipato, contenete 14 livelli e i boss aggiunti finora.
La nostra avventura inizierà da una cella dove un essere simile ad un blob prenderà possesso di un cadavere senza testa. All’inizio avremo soltanto una spada a nostra difesa, ma dopo pochi passi potremo scegliere se equipaggiarci con uno scudo come arma secondaria, oppure un arco; la scelta che effettueremo non solo cambierà il modo in cui potremo affrontare il gioco, ma anche i potenziamenti di cui potremo disporre. Ogni equipaggiamento ha un colore differente: rosso-attacco, verde-salute, viola-agilità. Queste statistiche possono essere potenziate grazie a degli scroll reperibili nella mappa di gioco durante le nostre esplorazioni. Troveremo anche pergamene speciali contenenti abilità potenziabili permanentemente (al contrario di quelle normali) grazie ad alcune sfere rilasciate dai nemici sconfitti. Ogni volta che moriremo, infatti, perderemo ogni equipaggiamento e potenziamento ottenuto durante la partita precedente, con l'unica eccezione, appunto, delle tecniche speciali e delle pergamene uniche. Potenziando queste pergamene con le sfere blu che ci dropperanno i nemici otterremo vari bonus: una quantità d’oro che ci verrà regalata ad ogni nuova run, tecniche speciali o una maggior ricarica di salute.
Il sistema di combattimento si rifà molto ai classici metroidvania: velocità e precisione saranno fondamentali per schivare e per parryare. In Dead Cells, infatti, la semplice schivata non basterà per difenderci dagli attacchi dei nemici e, in alcune occasioni, l’utilizzo dello scudo si rivelerà fondamentale a causa dell’esiguo numero di ricariche disponibili per la vita. Il nostro personaggio potrà recuperare salute solo con l’utilizzo della fiaschetta che si porta dietro, e che si potrà usare una o al massimo due volte nelle fasi iniziali e si potrà ricaricare esclusivamente in determinati punti, rintracciabili tra un'area e l’altra. Questi punti ricaricano la fiaschetta e anche la nostra salute, poiché, una volta lasciata un'area, non ci sarà possibile tornare indietro, costringendo ogni giocatore a fare attenzione alle sue azioni ed in alcuni casi a usare le armi secondarie per tenersi fuori dal raggio dei nemici o, eventualmente, per distruggere dei burattini che generano scudi sui nemici. Le armi secondarie sono di vario tipo e, proprio come le primarie, scaleranno su una determinata statistica della pergamena.
I boss di Dead Cells non posseggono nessuna barra speciale che li differenzi dai nemici comuni, ma sono facilmente riconoscibili: i mid-boss sono nemici affrontabili mentre girovaghiamo all’interno del dungeon e trattasi di creature più resistenti dei mostri normali che una volta sconfitti dropperanno un pezzo di equipaggiamento; i secondi saranno i boss di zona che possono essere individuati grazie ad una bandiera collocata prima di entrare nella loro area, e sconfiggendoli otterremo nuovi poteri permanenti per il nostro personaggio (ad esempio, il primo boss ci offrirà l’opportunità di creare delle liane da scalare per avanzare nei livelli). Gli scontri con i boss sono tutti ben strutturati, anche grazie ad un pattern di attacchi facilmente memorizzabile.
Dead Cells si propone al giocatore con una veste grafica che si rifà molto ai classici degli anni '80 come Prince of Persia e Metroid. Tale scelta non cozza per nulla con il gameplay del gioco, proponendo delle animazioni veramente ben curate e naturali. Le musiche ben si amalgamano con gli ambienti di gioco, immergendo il giocatore in un mondo vivo e pericoloso. Abbiamo, inoltre, potuto costatare come il titolo sia fruibile al cento per cento sia con il gamepad sia con l’utilizzo di tastiera e mouse, complice anche l’ottima stabilità di 60 fps del titolo.
Dead Cells si dimostra un buon roguelike, con una curva di difficoltà piuttosto alta, ma che gradualmente scenderà ad una soglia di difficoltà media una volta che si sono effettuate 2/3 run, grazie anche al sistema di salvataggio di oggetti importanti e poteri. Ci teniamo a ricordare che Dead Cells è ancora un titolo in accesso anticipato, per il momento sono disponibili 14 livelli, ma è tenuto in costante aggiornamento dagli sviluppatori.
Pro
- Colonna sonora ben integrata
- Gameplay intuitivo
- Difficoltà non troppo punitiva...
Contro
- ...tranne all'inizio
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