Nel 2017 ricorre il trentesimo anniversario di Street Fighter, un caposaldo dei videogiochi che ha appassionato intere generazioni (compreso il sottoscritto) prima sui cabinati delle sale giochi e successivamente sulle console di casa.
Per festeggiare l’avvenimento Capcom ha deciso di rilasciare Ultra Street Fighter 2: The Final Challengers una nuova versione in esclusiva per Nintendo Switch che permette, grazie alle uniche caratteristiche della console ibrida della casa di Kyoto, di giocare e sfidare gli amici ovunque si trovino.

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Questo “nuovo” titolo è dotato di un sistema di combattimento e di giocabilità migliorato rispetto ai capitoli precedenti e di diversi nuovi contenuti, ma può vantare soprattutto solide basi attinte direttamente da Super Street Fighter 2 Turbo, ovvero la versione del 1994 caratterizzata dalla presenza di quattro lottatori aggiuntivi rispetto al gioco originale (Cammy, Deejay, Fei Long e T.Hawk) e dalla barra che permette di effettuare i supercolpi.
Quello che salta subito all’occhio è la presenza di due nuovi lottatori che vanno ad aggiungersi ai diciassette personaggi presenti: Evil Ryu, ovvero la versione malvagia e consumata dal Satsui no Hado visto per la prima volta in Street Fighter Alpha 2, e Violent Ken, una versione cattiva e manipolata da M. Bison del biondo protagonista apparsa per la prima volta in SNK VS Capcom: SVC Chaos.

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Tra le tante opzioni presenti in Ultra Street Fighter 2: The Final Challengers vi è anche la possibilità di scegliere tra due diverse grafiche: quella classica degli anni ’90 in formato 4:3 con bande laterali e una più moderna in 16:9 con il character design che si era già visto nel remaster uscito per PlayStation 3 nel 2013 intitolato “Street Fighter 2 Turbo HD Remix”. In questa nuova versione i lottatori graficamente sono caratterizzati da un stile più fumettoso e risultano fisicamente più robusti, tanto che alcuni somigliano a dei veri e propri armadi. Lo stesso trattamento è stato riservato anche alle musiche e agli effetti sonori, per cui fa una certa impressione risentire i suoni originali utilizzati nei capitoli degli anni ‘90.

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Alle classiche modalità di gioco Arcade e Versus sono state aggiunte le funzionalità Online che permettono di combattere un avversario tramite connessione internet e una modalità cooperativa che si ispira alla “Dramatic Battle”, che si era vista in Street Fighter Alpha, in cui due combattenti uniscono le forze per sconfiggere i malvagi nemici rappresentati da Akuma, Evil Ryu, Violent Ken e M. Bison.

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La vera novità di questa versione è comunque “la via dell’Hado” in cui potremo vestire i panni di Ryu in un minigioco in prima persona che sfrutta le caratteristiche dei Joy-Con: con determinati movimenti sarà possibile riprodurre le sue mosse tipiche a partire dal Hadoken fino allo Shoryuken e il Tatsumaki Senpuukyaku. L’idea di base è molto carina (chi non ha mai provato a lanciare un Hadoken?) ma dopo un paio di partite il minigioco potrebbe risultare monotono e fin troppo semplice per gli appassionati della saga. Anche i comandi non sono stati perfezionati a dovere e spesso si corre il rischio di eseguire un colpo diverso da quello che si voleva effettuare, con il risultato di creare una certa dose di frustrazione nel giocatore.

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L’iniziale positiva sensazione di trovarsi di fronte a molteplici cambiamenti rispetto ai capitoli precedenti viene purtroppo contraddetta da alcuni aspetti poco curati: la modalità Arcade è completamente priva di qualsivoglia storia se non un paio di cutscene che appaiono alla fine della battaglia una volta sconfitti tutti gli avversari. In questo titolo sono stati eliminati i minigiochi, come la famosissima distruzione della macchina, e le modalità cooperativa e in prima persona rischiano di annoiare in poco tempo il giocatore anche più incallito. Ciò che veramente fa la differenza è sicuramente la modalità Online perché permette di sfidare giocatori da tutto il mondo sfruttando appieno la portabilità della console Switch.

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Sul fronte della giocabilità sono state introdotte alcune modifiche parziali al sistema di combattimento che solo gli hardcore fan potranno apprezzare fino in fondo e che vanno a migliorare parzialmente l’esperienza di gioco rispetto alla versione per PlayStation 3. I comandi risultano precisi sia su Joy-con che su Controller Pro, ma alcuni problemi di giocabilità si riscontrano quando si vuole giocare in due con i joy-con singoli, in quanto le loro ridotte dimensioni potrebbero impedire alcune volte di effettuare con precisione le mosse speciali.
 
Ultra Street Fighter 2 farà sicuramente felici gli appassionati del gioco da bar anni ’90 ma le aggiunte apportate alla versione Remaster del 2013 risultano alla lunga inutili e addirittura frustranti come la nuova modalità “La Via dell’Hado” a causa della difficoltà di realizzare in modo preciso la tecnica speciale che si era scelto di eseguire.
Le caratteristiche di Switch permettono al giocatore di sfidarsi con gli amici o online ovunque vi troviate ma se usate i Joy-Con singoli questi potrebbero risultare troppo piccoli e scomodi per effettuare le combinazioni di tasti necessarie per realizzare certe mosse durante i combattimenti.
Ultra Street Fighter 2 risulta quindi un titolo che mi sento di consigliare solo ai fan di vecchia data. Se le intenzioni di Capcom erano di festeggiare un anniversario così importante si poteva (e si doveva) sicuramente fare di più, specialmente considerando il rapporto contenuti/prezzo che trovo decisamente insufficiente. Ad esempio perché non inserire altri titoli passati e fare un’edizione “Omnia” che comprendesse anche la serie Street Fighter Alpha e Street Fighter III?