Poco più di 3 anni fa Atlus ebbe un'idea alquanto bizzarra, ossia unire il franchise di Shin Megami Tensei con quello di Fire Emblem, per dare vita ad un gioco di ruolo alquanto peculiare basato sul mondo dello spettacolo; per quanto assurdo, il gioco riuscì a far breccia nel cuore dei fan dei due brand e riscosse un discreto successo, tanto da decretarne un porting su Nintendo Switch, ecco che arriva quindi Tokyo Mirage Sessions #FE Encore, riuscirà a smuovere ancora una volta l'interesse degli appassionati di giochi di ruolo in un mercato così affollato e con tanti nuovi esponenti del genere in arrivo? Scopritelo nella nostra recensione
 
TMS review

La trama di Tokyo Mirage Sessions si apre con la sparizione di massa di un gruppo di persone a teatro, tra queste vi è anche Ayaha Oribe, idol e sorella maggiore di una dei due protagonisti, Tsubasa Oribe, la piccola, grazie ad una strana luce che la avvolge e la protegge, rimane l'unica sopravvissuta della strage; circa 10 anni dopo, Tsubasa è ormai una liceale, appassionata di musica e che sogna di darsi al mondo dello spettacolo per trovare informazioni sulla sparizione di sua sorella; quando un giorno decide di recarsi ad un talent show per aspiranti cantanti, viene seguita da un suo compagno di scuola, Itsuki Aoi, durante i provini tuttavia qualcosa va storto: strane creature incappucciate simili a fantasmi appaiono e rubano qualcosa dall'animo delle persone, rendendole inermi, e Tsubasa viene portata in una dimensione parallela per un trattamento simile.
Senza esitazione, Itsuki decide di seguirla e proprio quando sta per essere lui stesso aggredito da un fantasma, la sua forza interiore si manifesta sotto forma di sfera lucente e, scagliandola contro l'entità, lo libera dalla forza oscura che si era impossessata di lui, rivelando un cavaliere vestito di nero di nome Chrom, insieme si lanciano al salvataggio della ragazza che, messa alle strette, sprigiona la stessa luce che la protesse anni prima ed risveglia una paladina di nome Caeda, le due entità eteree decidono quindi di donare ai loro compagni i cosiddetti Carnage, armi che permettono ai ragazzi di trasformarsi ed usufruire dei loro poteri.
Scampato il pericolo iniziale e reclutati da un'agenzia che conosce bene la minaccia dei Mirage (questo il nome degli oscuri fantasmi che rubano i Performa, la luce interiore delle loro vittime), i nostri protagonisti dovranno sbaragliare la minaccia una volta per tutte e svelare il mistero della sparizione di Ayaha, aiutati di volta in volta da nuovi alleati.
 
cast iniziale
 
Alla base, il gioco si presenta con una struttura praticamente identica a quella di uno Shin Megami Tensei, con dungeon da esplorare, possibilità di colpire i nemici sul campo per ottenere un vantaggio in battaglia, main quest e sidequest, ma è nel sistema di combattimento che si vedono le somiglianze maggiori, infatti i nemici utilizzano un sistema di debolezze praticamente identico a quello della saga Atlus, in questo caso tuttavia, qualora dovessimo colpire un avversario con l'elemento giusto, non finirà a terra stordito ma bensì daremo il via ad una cosiddetta Session, al nostro attacco seguiranno infatti quelli dei nostri alleati (con un massimo di 3 persone totali in campo), a patto che abbiano l'abilità giusta per connettere i loro attacchi con il nostro, utilizzando spesso questa funzionalità sarà possibile riempire delle barre apposite per scatenare degli attacchi SP, ossia le mosse finali di ogni personaggio.
Il sistema di leveling è piuttosto interessante, in quanto non saranno solo i personaggi a salire di livello, ma anche i loro Carnage (l'ottenimento delle abilità e mosse d'attacco è infatti legato al progresso di questi ultimi [con un sistema già visto in giochi come Tales of Vesperia], rendendo importante livellarli tutti, qualora un Carnage dovesse darci una mossa che abbiamo già, questa verrà potenziata) e il cosiddetto "stage rank" (ranking che salirà man mano che i personaggi eseguiranno Sessions e parteciperanno alle battaglie, permettendogli di ottenere abilità passive uniche), tutto ciò crea un ecosistema di progressione interessante che invoglia a livellare tutti i personaggi e le loro rispettive armi per trovare sempre quello più adatto ad ogni occasione.
Abbiamo citato più volte le armi e, a differenza dei classici giochi di ruolo, queste ultime non potranno essere comprate ma solo craftate (utilizzando componenti lasciati dai nemici alla loro sconfitta) nel Bloom Palace, il nostro hub centrale dove potremo parlare direttamente con i nostri eroi eterei, sviluppare particolari skill e, soprattutto, accedere ai leveling dungeon, questa meccanica (sbloccata appena dopo la seconda boss battle) si rivela una risorsa preziosissima e che riduce il grinding ai minimi termini, avremo infatti a disposizione tre tipi di dungeon:

- Uno per gli oggetti (che ci permetterà di ottenere molti consumabili)
- Uno per le abilità (dove potremo ottenere oggetti appositi per livellare i Carnage)
- Uno per l'esperienza (dove potremo ottenere oggetti per livellare i personaggi)

Per quanto i puristi dei giochi di ruolo potrebbero non apprezzare questa semplificazione, vi assicuriamo che risulta estremamente comoda (soprattutto per il fatto che, al loro interno, il livello dei nemici scala dopo ogni battaglia vinta per poi resettarsi una volta usciti) e dedicandogli circa 20 minuti tra un dungeon e l'altro sarete sempre pronti per affrontare il boss di turno.
 
TMS combattimenti

Per quanto riguarda l'aspetto tecnico è notevole come il passaggio su Switch abbia giovato al titolo, i modelli poligonali risultano più definiti, i colori più accesi e non sono presenti rallentamenti di alcun tipo, sia in modalità fissa che portatile il gioco rimane infatti ancorato ai 30fps, inoltre, grazie alla possibilità di poter salvare in qualsiasi momento, il gioco risulta perfetto per la console d'appartenenza; più che gradevole la colonna sonora che può vantare ottime tracce musicali ed intermezzi cantati sia in inglese che in giapponese (trattamento che purtroppo non è stato riservato anche ai testi di gioco, che si presentano totalmente in inglese), a tal proposito le scene animate rendono davvero in modo eccellente.
La durata complessiva è più che adatta, si parla di 40/50 ore per portare a termine la storia principale e circa una ventina in più per completare ogni subquest e contenuto post-game.
 
 
Nonostante si avvalga della collaborazione tra due franchise, Tokyo Mirage Sessions #FE Encore riesce ad avere un'anima tutta sua, risultando un gdr alquanto classico da giocare ma che non disdegna note stilistiche varie che lo fanno risaltare, con un art direction eccezionale ed una colonna sonora ben orchestrata; nonostante il suo cast non brilli per originalità vi intratterrà comunque per tutto il tempo che gli dedicherete, se non l'avete giocato su Wii U, vi consigliamo caldamente di recuperarlo, dato che su Nintendo Switch si presenta più in forma che mai.