Un CEO giapponese arrestato per frode con carte Pokémon e Yu-Gi-Oh false

L'uomo è accusato di aver rubato più di un milione di dollari

di Mistral

Sfruttando il grande successo commerciale degli ultimi anni delle carte Pokémon e Yu-Gi-Oh!, Nishiura Keiichiro, l'ex CEO della compagnia di card trading C-Labo, è riuscito a rubare più di un milione di dollari alla sua azienda, grazie alla vendita di carte false. Solamente dopo il suo arresto a metà novembre, i dettagli di questa incredibile storia sono venuti alla luce. Vediamoli assieme.
 
Un CEO giapponese arrestato per frode con carte Pokémon e Yu-Gi-Oh false

Grazie al fatto che molte carte Pokemon e Yu-Gi-Oh! possono valere ingenti somme di denaro grazie al mercato di collezionisti sempre più agguerriti e ai prezzi di scambio delle carte saliti alle stelle durante la pandemia di COVID-19, sempre più frodi vengono segnalate sul web e sui giornali. In questo caso ci troviamo davanti a un vero e proprio crimine architettato nei minimi dettagli.

Il 15 novembre, la polizia metropolitana di Tokyo ha arrestato per violazione della legge sulle Società il quarantottenne Nishiura Keiichiro, l'ex presidente della società di trading di carte C-Labo, in carica dal 2016. La C-Labo è una società associata all'azienda Animate, uno dei più famosi retailer di oggetti legati al mondo degli anime. Nishiura è accusato di aver rubato quasi 180 milioni di yen (1.203.015 dollari) dal suo ex datore di lavoro. 

L'uomo ha ammesso, infatti, di aver falsificato i registri contabili per simulare l'acquisto da parte dell'azienda di oltre 40mila carte collezionabili di seconda mano da parte di un altro complice. Tutte queste carte provenivano da venditori fraudolenti e il falso acquisto comprendeva molte carte Pokémon e Yu-Gi-Oh!. Falsificando l'estratto conto con il nome del complice, Nishiura è riuscito quindi a incassare il bonifico in contanti, prendendosi ben 160milioni di yen (e lasciandone 20 milioni al suo socio)!

L'arrestato era inoltre riuscito, nel corso della carriera, a evadere dal fisco la notevole somma di 45 milioni di yen. Ma i soldi ricavati dalle vendite illecite dove finivano? Semplice, servivano a mantenere lo stile lussuoso della vita di Nishiura! "Nishiura ha speso tutto in hotel, vini costosi, viaggi all'estero in compagnia di donne, auto di lusso e pagando il proprio affitto. Credo che abbia speso almeno 100 milioni di yen", ha dichiarato un giornalista del sito di notizie Friday Digital.

Alla luce dei numerosi reati commessi dall'ex presidente, C-Labo, travolta dallo scandalo, ha rilasciato una dichiarazione. "C-Labo si scusa con i propri clienti e partner commerciali, ma anche con tutti coloro che hanno rapporti con C-Labo, per aver causato un grande peso e preoccupazione".

E voi, cosa ne pensate di questa storia? Sacrifichereste le vostre collezioni di carte per del buon vino e viaggi con belle donne?

Fonti consultate:

Comicbook
Unseen Japan

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