Nintendo fa causa ad Archbox per pirateria Switch: chiesti 4,5 milioni di dollari

Un nuovo episodio di Law & Order per la grande N

di Antreah91

Nintendo ha avviato un’azione legale contro James C. Williams, conosciuto online con il nome di Archbox, ex moderatore del popolare subreddit /SwitchPirates, accusato di aver distribuito migliaia di copie illegali di giochi per Nintendo Switch. La società giapponese chiede un risarcimento di 4,5 milioni di dollari e un’ingiunzione permanente che vieti all’imputato di proseguire qualsiasi attività connessa alla pirateria.
 
Nintendo chiede 4,5 milioni contro Archbox


Secondo i documenti depositati in tribunale, Williams avrebbe gestito una rete di siti web e canali privati dedicati alla diffusione di giochi piratati per console Switch. Attraverso questi “negozi pirata”, gli utenti potevano scaricare copie non autorizzate di titoli Nintendo e di altri sviluppatori.
In alcuni casi, l’accesso ai contenuti sarebbe stato subordinato a donazioni o a piccoli pagamenti che garantivano un accesso prioritario alle librerie di giochi illegali. Williams avrebbe inoltre fornito istruzioni e strumenti per aggirare le protezioni hardware e software della console, facilitando così l’utilizzo di copie pirata. L’ex moderatore avrebbe promosso queste attività direttamente su Reddit, sfruttando la popolarità del subreddit /SwitchPirates, che contava oltre 190.000 iscritti. Nintendo lo accusa di aver “favorito e incoraggiato sistematicamente la violazione del diritto d’autore” e di aver tratto vantaggio economico da tali pratiche.

La società giapponese aveva già inviato a Williams una lettera di diffida (cease and desist), ma l’uomo non avrebbe cessato le sue attività. Successivamente, non si è presentato in tribunale né ha risposto alla causa intentata da Nintendo, spingendo l’azienda a chiedere un giudizio predefinito, ossia un verdetto emesso in assenza di difesa. Nel documento presentato dai legali, Nintendo parla di una “violazione massiva e deliberata del copyright” e stima che la diffusione di copie pirata attraverso i canali gestiti da Williams abbia causato “perdite economiche significative e un danno d’immagine” all’azienda.

L’azione legale rientra in una più ampia campagna di contrasto alla pirateria portata avanti da Nintendo, che negli ultimi anni ha colpito diversi gruppi e individui coinvolti nella distribuzione illegale di software e strumenti per console modificate. Il caso di Archbox evidenzia come la pirateria contemporanea non si limiti più a singoli utenti isolati, ma si sviluppi attraverso comunità online strutturate, capaci di promuovere e monetizzare contenuti illegali su larga scala.

Se la corte accoglierà la richiesta di giudizio predefinito, Williams dovrà versare a Nintendo 4,5 milioni di dollari di risarcimento e interrompere in modo permanente qualsiasi attività collegata alla distribuzione di materiale pirata.

 
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