Birthdays the Beginning - Recensione PS4

Darwin è il protagonista del nuovo titolo di Toybox Inc.

di pedruto

Yasuhiro Wada, celebre ideatore della serie Harvest Moon, a capo della sua giovane compagnia Toybox Inc., ha lavorato ad un nuovo progetto per un gioco di tipo gestionale mai visto finora. Con la collaborazione di Arc System Works, sono stati ripresi alcuni canoni della saga sopra citata per applicarli ad un contesto molto più ampio di quello dell'agricoltura: l'evoluzione! È così che nasce Birthdays the Beginning, un sandbox gestionale per PlayStation 4 e PC, un titolo in cui la teoria darwinistica fa da protagonista assoluto.
 
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Mentre stiamo sfogliando un vecchio libro ci imbattiamo in una mappa misteriosa. Seguendone le indicazioni arriviamo all'interno di una grotta: qui un bagliore di luce ci trasporta in un altro mondo in cui il nostro avatar è un esserino rosso dagli occhi gialli. Faremo la conoscenza di Navi, la nostra romboidale guida, che ci spiegherà l'esistenza di un Mondo Cubo da noi liberamente modellabile, sul quale dovremo operare per portare la vita. È così che hanno inizio le nostre avventure da divinità creatrice, nel prosieguo delle quali verremo a sapere che questo mondo straordinario è in qualche modo collegato al nostro!
Il comparto narrativo della campagna del gioco è piuttosto scarno, tanto da risultare superfluo: giocheremo perché siamo spinti a dare vita a nuovi organismi più che per scoprire nuovi dettagli sulla trama, che, in realtà, procede solo all'inizio e alla fine di ciascuno dei 4 scenari disponibili.
 
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Ma passiamo subito al fulcro del gioco: il gameplay. Le nostre mansioni si suddividono in 2 fasi costantemente alternate. Durante la Modalità Micro possiamo spendere i nostri PV (una sorta di punti azione) per plasmare il Mondo Cubo innalzando montagne, creando fiumi e mari, controllando temperature e umidità, ecc. Mentre, invece, nella Modalità Macro possiamo far passare gli Anni Cubo (ricaricando i nostri PV) per vedere gli effetti delle nostre scelte sull'ecosistema, che possono portare alla nascita di nuove specie o all'estinzione di altre (durante la campagna partiremo dagli organismi unicellulari fino ad arrivare all'uomo). Se abbiamo ancora PV a disposizione possiamo anche impiegarli per far scorrere il tempo molto più velocemente. Ritornando in Modalità Micro, dopo qualche Anno Cubo, potremo raccogliere degli oggetti apparsi sulla mappa: saranno utili, ad esempio, per ripristinare PV senza far passare il tempo, oppure per effettuare modifiche dirette all'ecosistema e alla conformazione geografica del Mondo Cubo. Ma la cosa più importante è cercare le nuove forme di vita nate per poterle fotografare, catalogarle ed acquisire esperienza necessaria a far salire l'avatar di livello, così da godere di maggiori PV.
 
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Il ruolo più importante di tutto il gameplay è quello svolto dalla temperatura. Le condizioni di nascita (o di morte) di nuovi organismi si basano quasi esclusivamente su di essa (un ruolo marginale lo svolgerà l'umidità), così che sarà sufficiente innalzarla, o abbassarla, a seconda dei nostri scopi. Per aumentarla è necessario incrementare la superficie del Mondo Cubo bagnata dai mari e ridurre le alture a favore degli abissi marini, il contrario per abbassarla. Ovviamente esistono anche oggetti come surriscaldamento e raffreddamento globale per velocizzare il processo. E il punto più debole del gioco sta proprio in questo: per tutto il corso dell'avventura non farete altro che queste azioni, cioè modificare la temperatura e far passare gli Anni Cubo. Basta, stop, praticamente nient'altro. Se inizialmente Birthdays the Beginning vi darà l'impressione di essere un gioco profondo con delle meccaniche complicate, mano a mano che ci giocherete e diventerete più competenti vi renderete conto del nulla cosmico che è a livello di gameplay. Davvero uno spreco di potenziale e di tante buone idee.
 
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Altra cosa non proprio splendida della produzione è il fatto che, al di là di statistiche e dati visualizzabili durante la Modalità Macro, non vedremo MAI, le specie da noi fatte nascere interagire tra loro! È piuttosto ridicolo notare un velociraptor che passa di fianco ad un brachiosauro senza attaccarlo, per poi vedere l'animazione del velociraptor che mangia un cosciotto di carne spuntato dal nulla. Tantomeno il nostro avatar potrà interagire con le creature, salvo la foto iniziale quando vengono scoperte. Sono sì piccole cose, ma che avrebbero giovato molto al titolo, che si riduce così ad una mera collezione di figurine, neanche poi così vasta: la collezione completa conta appena 292 specie, complessiva di piante, animali, dinosauri e quant'altro. Davvero troppo poche, considerando che ci sono anche molti reskin. Sono previsti alcuni pacchetti DLC gratuiti che ne aggiungeranno di nuove, staremo a vedere, quindi, se da questo lato il gioco verrà migliorato nell'immediato futuro.
 
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Tecnicamente il gioco è piuttosto scarso, con modelli delle specie molto approssimativi, ma la grafica cartoonesca è comunque molto godibile e riesce a metterci una pezza. I cali di frame si avvertono solo quando ci spostiamo ad alta velocità con l'avatar nel Mondo Cubo, ma rimangono davvero inaccettabili considerando ciò che avviene su schermo (cioè quasi nulla). Tutto sommato, non è un titolo che punta sulla grafica, quindi non ci sentiamo di bacchettarlo più di tanto su questo aspetto.
Terribile è invece il comparto audio, estremamente monotono e per nulla memorabile. Anche la traduzione dei testi in italiano è piena di errori, sia veri e propri di traduzione sia di battitura. Ma è già un miracolo che il titolo sia arrivato con una traduzione nella nostra lingua.
Infine, oltre alla campagna, è presente una modalità free in cui dar sfogo alla propria fantasia e creatività, e una modalità challenge, in cui sono presenti 10 sfide a tema dinosauri sempre più difficili da portare a compimento con un Mondo Cubo preimpostato. Quest'ultima risulta un po' breve, così come la campagna che, per quanto vogliate impiegarci, sicuramente completerete in meno di 10 ore.
 
 
Birthdays the Beginning di Toybox Inc. e Arc System Works è un titolo dalle grandi potenzialità e nato da brillanti idee, completamente gettate al vento a causa di uno sviluppo del gameplay mal studiato che azzoppa l'intera produzione. Se siete amanti dei gestionali non troppo complessi e vi piace collezionare, qualche soddisfazione ve la toglierà. Se invece vi aspettate un titolo profondo siete completamente fuori strada.


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