Ecco il giocatore medio di Xbox One

Una ricerca di Windows Central ha svelato le statistiche che delineano i profili dei giocatori su Xbox One

di DannyK

Windows Central ha diffuso alcuni documenti interni della Microsoft riguardanti le abitudini dei possessori di Xbox One, grazie ai quali la casa di Redmond ha stilato una vera e propria statistica sul "giocatore medio", che si è rivelata essere più interessante e meno scontata del previsto.
 
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Ci sembra giusto ricordare che, riguardo ai dati di cui sopra, il campione di circa 2000 videogamers è stato prelevato soltanto dalla popolazione USA, perciò non rispecchia affatto quanto potrebbe accadere in altre parti del mondo. Vediamo il riepilogo dei dati raccolti:
Secondo Microsoft c'è poca correlazione tra l'età ed il tempo che un utente trascorre giocando; ciò che conta di più è l'autonomia. Un adolescente avrà molto più tempo a disposizione di un genitore con bimbi piccoli.
Sono state inoltre identificati diverse categorie riguardo al tempo trascorso su Windows Live: circa il 53% degli utenti rientrano nel profilo "social", il che vuol dire almeno 17 ore settimanali trascorse in attività multiplayer

La ricerca approfondisce anche le motivazioni che spingono i giocatori Xbox, categorizzando quasi 8000 utenti in quattro mercati diversi. Sono stati identificati 12 aspetti fondamentali nelle motivazioni che spingono i players ed altrettanti tipi diversi di scelte di gioco e da questi sono stati elencati 9 tipi diversi di giocatori che condividono caratteristiche simili.

Di seguito i grafici che le elencano:

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Di seguito le categorie di giocatore individuate. Nel segmento 9 sono individuati gli "esperti", ovvero quelli che spendono più tempo e soldi e che preferiscono RPG Fantasy Sci-fi. In verde chiaro ci sono invece i "competitivi" ovvero quelli che amano la personalizzazione ed il successo. I giocatori di compagnia sono quelli che utilizzano la console prevalentemente con la famiglia e gli amici, contrapposti ai solisti che invece preferiscono esperienze immersive di single player ed hanno sessioni di gioco più lunghe rispetto alla gran parte degli altri segmenti.
 
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Secondo Microsoft la ricerca sarà utile intanto per dimostrare che, contrariamente a chi pensa siano solo uno svago, non esiste un solo motivo per utilizzare i videogames e, forse più importante, per capire quali sarebbero le funzionalità ed i servizi più utili da integrare nel Windows Live.

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