Svelata Junkertown, nuova mappa di Overwatch

Approdiamo nella terra di Roadhog e Junkrat per nuovi match

di Nibel

Dopo la scoperta tramite datamining dell'ultima patch, Blizzard ha infine svelato, durante la Gamescom 2017, Junkertown, la nuova mappa di Overwatch in arrivo prossimamente su tutte le piattaforme in cui è supportato il titolo (PlayStation 4, Xbox One e PC). Ovviamente, i fortunati attualmente presenti all'evento di Colonia potranno già provare Junkertown tramite le postazioni apposite del publisher.
 
OWJunkertown.jpg

Insieme all'annuncio sono stati rilasciati inoltre due video: il primo consiste nella consueta anteprima della mappa stessa, mentre il secondo, ben più esilarante, si tratta di un cortometraggio dedicato a Junkrat e a Roadhog, interamente creato col motore di gioco, che svela parzialmente la lore di questa nuova zona e, soprattutto, ci permette chiaramente di capire cosa scorteremo durante le nostre future partite. Nella galleria in calce potete inoltre trovare diversi screenshot, tratti dalla mappa in questione.
 
 
Junkertown è una mappa Trasporto situata nelle aspre distese dell'Outback australiano. Costruita sui resti di un omnium distrutto, Junkertown è il covo di una banda di fuorilegge nota come i Junker, guidata da una spietata regina. Quando non sono impegnati a demolire quel che resta dell'omnium per cercare rottami di valore, i Junker amano assistere ai combattimenti nella cosiddetta Discarica, un'arena i cui combattenti si sfidano per la gloria, i soldi... e la sopravvivenza.
 
 
Costruita sui resti dell'omnium australiano, Junkertown fu un tempo la "casa dolce casa" della nostra coppia di geni del crimine preferita: Junkrat e Roadhog. Dai tempi del loro esilio ordinato dalla Regina di Junkertown, questo pericoloso duo ha rapinato, saccheggiato e bombardato obiettivi in tutto il mondo all'ostinata ricerca di TESORI, ALTRI TESORI!

E ora, i famigerati Junker sono tornati al loro nido, con una pila di tesori per riconquistarsi le grazie della Regina. Ma com'è facile intuire, un piano non è un piano senza una buona dose di esplosioni... 

Fonte consultata

Versione originale della notizia