EA e i cheaters di Battlefield 1, una battaglia infinita

Electronic Arts e DICE continuano l'iniziativa FairFight per un online privo di cheaters

di Nibel

Che si tratti di Overwatch, Fortnite o qualsiasi altro titolo multiplayer online, l'unica costante è la presenza, irrinunciabile, di orde di cheaters pronti a sfoggiare ogni tipo di trucco pur di vincere facilmente, credendo di avere abilità che, sfortunatamente per loro, esistono solo nelle loro fantasie. Tra le tante compagnie intente a combattere questo fenomeno incessante, Electronic Arts risulterebbe tra le più attive, almeno secondo quanto emerso da un recente post sul blog di Battlefield 1.
 
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Nel testo in questione viene infatti rimarcato come, nel solo mese di ottobre, gli sviluppatori abbiano "eliminato" ben 8500 cheaters, lavorando sempre più a stretto contatto con diverse terze parti nell'iniziativa FairFight, intenta ad estirpare completamente i giocatori disonesti dai loro titoli.

A rimarcare ciò, DICE si è espressa anche in merito ai diversi post diffamatori emersi sui social media, sostenendo fermamente che i loro controlli sono infallibili e totalmente in grado di distinguere un cheater da un giocatore veramente abile. Ma tutte queste azioni e precauzioni basteranno a terminare la battaglia infinita tra sviluppatori e le persone disoneste?
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