Arrivano finalmente le etichette per segnalare la presenza delle microtransazioni

Una svolta decisiva per respingere l'invasione delle microtransazioni?

di Nibel

Negare la presenza delle microtransazioni, sempre più invadente nel mercato videoludico, equivale, senza troppi giri di parole, a voltare lo sguardo nei confronti di una realtà talmente scomoda a cui gli stessi giocatori, giustamente, vorrebbero venisse finalmente posto rimedio. L'ESRB (ente di classificazione americano), a fronte delle numerose lamentele emerse con titoli quali L'Ombra della Guerra e Star Wars Battlefront II, si è finalmente svegliato, confermando l'arrivo di una nuova etichetta che indicherà ai consumatori la presenza di acquisti all'interno dei giochi... ma non solo.
 
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L'idea dell'ESRB consiste nell'evidenziare tutti le possibili spese aggiuntive in un titolo, includendo microtransazioni e DLC di ogni tipo nella classificazione, per consentire ai genitori di monitorare al meglio ciò a cui i bambini rischiano di andare incontro.

Tuttavia, ciò vuol dire che l'etichetta in questione non farà distinzione tra giochi basati principalmente su microtransazioni e titoli che presentano espansioni, sia ottime che meno, come nel caso di The Witcher 3. Sarà la scelta giusta?
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