The Crew 2 - Recensione

Il racing game di Ubisoft raddoppia e diventa social

di Mozza

A 4 anni di distanza dal primo capitolo, Ivory Tower torna in strada con The Crew 2. Vediamo come se la sono cavata.
 

Cosa succede se si mischiano le corse con i social network? Ubisoft prova a darci una risposta con The Crew 2, seguito del gioco di corse arcade uscito 4 anni fa su quella che al tempo era la next gen e su Xbox 360. A far da sfondo alle nostre scorribande ci sono gli interi Stati Uniti d’America, così come era già nel primo capitolo, riscostruiti in versione ridotta dove potremo visitare alcuni tra i luoghi più famosi, l’opera di restringimento non è stata però estremizzata e ci ritroveremo comunque a correre su un'area vasta circa 5 mila km quadrati. La particolarità che distingue The Crew 2 dal predecessore, ma anche dagli altri titoli, è la varietà di mezzi che potremo adoperare, come macro categorie ne avremo 3 che potremo switchare in tempo reale durante la parte esplorativa, queste sono terra, acqua e aria. Ogni tipologia di mezzo disporrà poi di varie sotto categorie, ci troveremo quindi a poter usare macchine di tutti i tipi, si va da moto stradali e da cross a varie tipologie di aerei e diverse imbarcazioni. Alla base di The Crew 2 c’è la Live Xtrem Series, un evento televisivo in diretta che prevede l’organizzazione di gare folli tra vari contendenti, nel corso dell’evento infatti cambieremo mezzo passando dalla terra ferma all’acqua e/o il cielo dando vita così a un risultato molto scenico. Vista l’impostazione fuori di testa, la scelta di Ivory Tower non poteva che essere quella di creare un arcade puro senza alcuna velleità simulativa, questo però ha portato The Crew 2 ad avere un modello di guida che presenta alcuni problemi. La maggior parte dei mezzi, vista anche la necessità di distinguerli per classi predefinite, hanno un comportamento un po’ estremizzato e poco appagante, per esempio un’auto stradale è difficile da far derapare perchè per questo c’è la categoria drift che però ha invece un’eccessiva difficoltà nell’avanzare normalmente. Per fare un esempio, anche con auto molto potenti come la Formula 1, è presente la Red Bull del 2017 vista la partnership tra Ubisoft e il noto produttore di energy drink, è praticamente impossibile vedere un sovrasterzo di potenza, il massimo a cui potremo ambire sarà un sottosterzo che porterà le ruote anteriori a fumare come se l’auto fosse una trazione anteriore, anche in fase di frenata vedremo il mezzo scodare un minimo ma niente di esagerato e difficile da controllare. Non tutti i mezzi comunque sono trattati alla stessa maniera, alcuni come le moto da cross sono caratterizzate peggio di altri mezzi, questo ci porterà quindi a usarli solo quando necessario per la singola gara per poi dedicarci ad altri per il resto del gioco.
 


Ma a cosa servono gli interi Stati Uniti d’America in un racing game? Semplice, The Crew 2 non si limita a essere un gioco di gare su circuito, asfaltato o meno, ma è un open world dove potremo esplorare il mondo di gioco, questo non ci servirà solo per andare da una gara all’altra in giro per la mappa ma anche per partecipare ad alcune piccole sfide dedicate a categorie di mezzi specifiche o universali, avremo quindi dei punti dove dovremo cercare di superare una certa velocità massima per entrare in classifica, fare almeno un certo punteggio nel drift o eseguire uno slalom. Ad affiancare queste sfide e cercare di aumentare la voglia di esplorazione della mappa, Ivory Tower ha inserito anche delle sfide fotografiche, ci verrà quindi richiesto di cercare alcuni luoghi o animali dove scattare delle foto. Anche se il gioco prevede la ricerca di queste sfide. Purtroppo l'intento degli sviluppatori non è del tutto riuscito, non si è infatti molto stimolati a girare liberamente per la mappa, questo succede perchè comunque è possibile richiamare gli eventi  dal menù di gioco e ci si può teletrasportare direttamente sul luogo d’interesse risparmiando tempo.
 

Le gare, così come le fasi free roaming, si basano su 2 parametri di crescita distinti, per ogni azione eseguita infatti avremo in premio sia del denaro che dei follower, con i soldi potremo comprare nuovi mezzi con cui correre mentre i fan ci faranno aumentare di livello sbloccando così dei punti chiamati icona. Questi possono essere spesi per migliorare varie caratteristiche dei mezzi nelle categorie comfort, veicolo e gioco per ottenere dei vantaggi come un più rapido recupero del turbo o una sua maggiore durata oppure tolleranza superiore nell’eseguire alcune manovre richieste. Spendere questi punti non è però l’unico sistema per migliorare le proprie prestazioni, alla fine di ogni gara otterremo infatti delle casse premio che possono contenere o dei pezzi per potenziare il mezzo oppure alcune componenti che hanno solo un fine estetico. Prima di affrontare una qualsiasi gara, ci potremo rendere conto se sia alla nostra portata o meno confrontando il livello del nostro mezzo con quello suggerito, ognuna poi può essere affrontata a livello facile o, una volta superata, anche difficile che richiederà un mezzo con un punteggio maggiore. La maggior parte degli eventi sono gare fini a se stesse e utili sono a potenziare i mezzi e/o accumulare crediti per comprarne di nuovi, una volta presi poi ci verranno sbloccati ulteriori gare, dedicate alla specifica categoria, e l’accesso agli eventi Live Extrem Series.
 

Dal punto di vista tecnico The Crew 2 non può essere certamente definito esaltante, il gioco gira a 30 frame per secondo ma non presenta un gran mole poligonale e su alcuni dettagli è anche un passo indietro rispetto al primo capitolo. Di positivo c’è da segnalare il meteo dinamico, durante le partite avremo un’alternanza del giorno e della notte ma anche delle stagioni e del clima, alcune conseguenze però non sono riprodotte al meglio come nel caso della neve dove l’auto sembra più sporca di vernice bianca. La cattiva riproduzione degli effetti sull'auto è un difetto che si presenta anche per i danni da impatto, questi sono solo estetici e sono riprodotti in maniera molto approssimativa. Il gioco non sarà certo ricordato come un esempio di quello che possono fare le console e i pc di oggi, fortunatamente però il frame rate è stabile, almeno su PlayStation 4 Pro che è stata la console usata per il test, e questo lo rende godibile senza difficoltà. Buona invece la parte audio, il rombo dei motori è convincente e sentire lo scoppiettio dello scarico in certe situazione è una bella goduria. Nota di demerito per il doppiaggio, lodevole la scelta di Ubisoft di localizzare le voci in italiano ma purtroppo la scelta dei doppiatori e la loro recitazione non è stata altrettanto apprezzabile.
Da segnalare anche alcuni problemi di design e realizzazione. Vista la natura open world, in molte gare è possibile sbagliare percorso, questo capita per via di una mappa che alle volte risulta poco utile e per l’assenza di indicazioni vocali. Altro inconveniente che può capitare è di trovarsi bloccati tra rocce e vegetazione, magari perchè distratti dalla mappa o per aver sbagliato strada, in questi casi è possibile tornare sul percorso tramite la pressione di 2 pulsanti, purtroppo però l’operazione è abbastanza lenta e, alle volte, vi penalizza doppiamente perchè vi ritroverete posizionati in un punto distante da dove siete usciti o vi siete incastrati. Per sopperire in parte al problema lentezza, Ivory Tower ha introdotto un vistoso effetto elastico, se rimarrete indietro causa incidente spesso non sarà impossibile recuperare gli avversari, dal lato opposto della medaglia invece vi sarà difficile scappare troppo dagli altri piloti, questo può aumentare un po’ il senso di sfida ma dall’altro mortifica l’impegno del giocatore. Il problema della lentezza poi non riguarda solo il ritorno in pista, infatti tutti i caricamenti  del gioco richiedono purtroppo delle attese esagerate, mentre questa può essere giustificata per l’arrivo sulla mappa che non presenta poi ulteriori interruzioni, non è lo stesso per molti menù.
 

Allo stato attuale The Crew 2 è un gioco di corse prettamente single player, anche se senza l’accesso della console  al PlayStation Network non ci si avviava nonostante avessimo una copia fisica, è possibile interagire con altre persone online solo per le classifiche delle sfide, per vedere i tempi/punteggi nelle varie gare e per girare in compagnia per la mappa. Ulteriori modalità, più orientate al multiplayer vero, arriveranno nel corso dei prossimi mesi tramite alcuni aggiornamenti già previsti.
 
 
The Crew 2 è un gioco purtroppo riuscito solo a metà, alcuni limiti tecnici e la scelta di farlo uscire con la sola parte single player, in attesa di aggiornamenti futuri per la parte multiplayer, penalizzano un gioco che comunque risulta divertente nella parte di guida. Vedremo nei prossimi mesi se Ivory Tower manterrà la promessa con l’aggiunta di contenuti come il multiplayer, questo dovrebbe aumentare la longevità che di suo è già discreta, a patto però di voler fare tutte le sfide non solo della Live Xtreme Series ma anche battere gli altri piloti e cimentarsi nelle sfide e fare le foto.

 

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