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"Do you remember my lullaby" è un "videogame" realizzato dallo studio Freebirds, gli stessi creatori del gioco indipendente e dal grande successo di critica "To the Moon".
Questo è uno dei loro lavori precedenti, e come "To the Moon" è stato realizzato con il software RPG Maker e distribuito gratuitamente sul sito internet della compagnia.

Ho messo la parola "videogame" tra virgolette perché questo "Lullaby" non è propriamente un videogame. Certo, si installa su PC e graficamente sembra un videogame, ma invece "Lullaby" è una storia, un racconto breve e non interattivo della durata di circa trenta minuti. Le uniche azioni richieste a chi ci "gioca" sono appunto quelle di installare i file necessari su PC, lanciare l'applicazione e premere cinque o sei volte il tasto invio per scorrere i pochissimi dialoghi presenti all'interno del racconto.
Solo questo.

Ora, si potrebbe disquisire su cosa è considerato un videogame e cosa non lo è, ma per quel che mi riguarda, è abbastanza evidente che la parola "videogame" ha al suo interno la parola "game / gioco", e questo aspetto in "Lullaby" manca completamente.
Il suo creatore ha usato come mezzo per raccontare la sua storia quello del videogame, un po' come fanno gli animatori che realizzano film in CG anziché in animazione tradizionale. Una scelta sicuramente strana e anche coraggiosa per un certo verso.
L'unico problema è che la cosa non era molto chiara. Ho scaricato il file del gioco, che ripeto è gratuito, perché mi aspettavo appunto un videogame, e non quella che sembra una sequenza d'introduzione molto lunga. Diciamo che c'è un po' di delusione su questo fronte.
La storia presentata però è più che discreta nella sua semplicità, e soprattutto invita a riflettere visto che ha al suo interno diverse chiavi di lettura, e che la si può interpretare in vari modi in base alla sensibilità personale di chi la guarda.

Graficamente, è identico a "To the Moon", dato che è stato realizzato con lo stesso programma, pertanto la grafica è quella da jrpg ad otto bit. Per l'audio invece non ci sono voci ma ci sono solo pochi brani, di cui il più importante è la ninna nanna che da il titolo al racconto.
Come detto, il tutto dura appena trenta minuti, ma arrivati alla fine viene fornita una password da usare sul sito della compagnia e poter accedere ad altri contenuti.

Se avete già giocato e apprezzato "To the Moon", e vi avanza mezz'ora di tempo, vale la pena provare anche questo lavoro precedente degli stessi creatori.