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Quarto, imprevisto ed evitabile capitolo, fatto da Daedalic per lucrare sulla loro Ip più nota e prendere in giro la loro fanbase, che come nel noto caso del Mass Effect di EA si era in parte lamentata del finale agrodolce del 3. Il suddetto finale, personalmente, lo apprezzai, mi pareva coerente visto che l'umorismo di Deponia scendeva spesso nella cattiveria gratuita , con un protagonista, Rufus, che per quanto buffo, rimaneva comunque negativo.

In questo episodio, non più doppiato in italiano, nonostante i grandi sforzi dell'utenza, la scusa per tornare in campo saranno le modifiche fatte alla linea temporale ed il moltiplicarsi di paradossi. Va detto che gli sviluppatori teutonici si sono impegnati al massimo nell'ingarbugliare tutto nel modo più grottesco possibile, anche per nascondere un minimo il fatto che non vi sia senso negli avvenimenti e nella loro concatenazione.

Grafica, animazioni e gameplay (osservazione, inventario, interazione), sono uguali spiccicati ai tre capitoli precedenti, se però in passato vi erano state differenze, oltre che nel cinismo anche nel dosaggio di rompicapi, in questo capitolo si è preferito puntare più sui minigiochi, carucci ma davvero basilari, sulle prove a tempo (che odio) e soprattutto sulla ripetizione delle azioni, cosa che unita al precedente elemento, mi ha causato una forte tentazione di mollar tutto ad un passo dalla fine, desiderio, oltretutto, già causato in precedenza da un elemento-trappola nell'altrimenti ottima ambientazione del Luna Park. In quel caso il cursore non mi segnalava di poter interagire direttamente con un elemento, ma secondo gli sviluppatori, io giocatore, dovevo tentare lo stesso, cosi per sfizio, anche se non aveva senso, ed il bello è che dovevo pure tentare piu di una volta per attivare l'azione, invece di cercare disperatamente un oggetto o posizione per sfruttarlo. Un'idea terribile, di quelle che ti costringono a vedere le soluzioni se non hai fortuna o sei un inesperto che va alla cieca. Solo una mancanza di esperienza o una più verosimile voglia di allungare il brodo possono concepire una roba simile e ancora non me ne capacito da una team generalmente tanto solido.

Per quanto riguarda i tempi del gioco, la parte centrale è quella a mio avviso migliore, la più ricca e tradizionale, quella iniziale è comunque più pacata nel suo sistema di riavvolgimento e si fa apprezzare, ma il terzo tempo invece, gioca troppo con il loop automatico e i portali tachionici, solo per il gusto di cambiare quadro, confonderti e farti perdere tempo, invece di ragionare come si conviene nel genere avventura. Insomma... diverte fino ad un certo punto.

Lo dico senza mezzi termini, Doomsday è si un prodotto carino, ma è il peggiore della saga. Ai fini narrativi questo capitolo risulta superfluo ed inutile e avere un paio di approfondimenti su Goal, Toni e Lotti, non bastano a giustificarlo. Tuttavia... per quanto sia evidente come abbiano riciclato il più possibile, volendo andare oltre le scelte infelici di design, riconosco a Daedalic di saper sempre inventare siparietti e personaggi nuovi di buon livello. Come per il finale del terzo capitolo "Addio Deponia / Goodbye Deponia", probabilmente andrò controcorrente nell'affermare questo, ma spero onestamente che Daedalic si fermi quì con la saga. Ho apprezzato tutti i capitoli, seppur in percentuali differenti, ma mi pare lampante che per quanto riguarda la loro visione artistica, non abbiano molto altro da dire su Rufus, Goal ed Elysium.