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The last of us parte 2 è il seguito perfetto. La dimostrazione di come si possa migliorare nettamente un gioco che già era un capolavoro. Ho sempre pensato che il primo The last of Us fosse un ottimo gioco perché riusciva a rendere estremamente emozionante una storia tutto sommato semplice e con una narrazione molto ispirata, ma abbastanza lineare. Parte 2 non si limita a ripetere la formula. La storia viene raccontata per mezzo di un intreccio impressionante di eventi che si svolgono in tempi diversi, con un continuo balzo dal passato al presente. Il tutto attraverso il punto di vista delle due protagoniste. I risultati sono tanto devastanti quanto inaspettati e la trama rimane costantemente imprevedibile.

Devo comunque ammettere che sono giunto a queste conclusioni solo dopo aver completato il gioco. Infatti durante le circa 25 ore di partita ci sono state diverse fasi che mi hanno lasciato un po’ perplesso, non perché fossero deludenti, ma perché tracciavano una prospettiva che non mi piaceva. In particolare non avevo condiviso un certo colpo di scena che si verificava al termine del prologo. Mi sembrava che il gioco avesse perso mordente e che non avrebbe avuto scopi troppo interessanti a livello di trama. Ma mi sbagliavo. La storia di The last of Us parte 2 è un crescendo, un aumento progressivo di intensità ora dopo ora. Il finale ne è ovviamente il culmine. Anche questo però in un primo momento non mi aveva colpito troppo. Poi però mi sono reso conto che continuavo a pensarci. Esso racchiude il significato di tutta la storia di questo secondo capitolo che altrimenti non potrebbe essere compresa. Il finale di questo gioco non è la ciliegina sulla torta, ma è la torta stessa.
Come al solito però non è solo la trama ad affascinare. Il resto lo fa la narrazione, che in questo capitolo raggiunge livelli estremamente ambiziosi. Articolata e complessa, ma mai dispersiva o incomprensibile.

Le protagoniste del gioco sono state caratterizzate spietatamente bene. Ma anche il resto dei personaggi è da lodare. Ho apprezzato molto come viene trattato (seppur in modo indiretto) il tema della violenza, che alla fine il giocatore finisce per odiare completamente. Più direttamente vengono trattati odio e vendetta, anche in questo caso in modo impeccabile.
Purtroppo devo ammettere che non sono un amante di questo genere di ambientazioni urbane e americane post apocalittiche. È un puro gusto personale sia chiaro. Rimane il fatto che sono realizzate molto bene.

Il gameplay ha fatto ulteriori passi in avanti rispetto al primo capitolo. Numerose sono le possibilità per affrontare i vari schemi di gioco. Ho apprezzato, così come per il primo capitolo, il fatto di avere comunque molti limiti nelle munizioni e armi a disposizione, il che sprona il giocatore a fare del suo meglio per evitare di essere scoperto.

In conclusione, The last of us parte 2 è un gioco indimenticabile che non si limita a gestire l’eredità del primo capitolo, già di per sé ottimo, ma che propone una storia ancora più ambiziosa ed elaborata che non potrà fare a meno di instillare nel giocatore numerosi dubbi, perplessità e riflessioni destinati a durare anche dopo aver tolto il disco dalla console.