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Avendo visto il film del 2019 dopo la serie, la sensazione che ho provato è la medesima: ottima produzione con tutti i limiti della trama della serie in episodi che ho già recensito e alla quale rimando.
Ad onor del vero, avrei preferito che fosse approfondito il passato di Violet, prima della sua cattura da parte del fratello del maggiore Gilbert Bouganvillea, e invece si è preferito aggiungere altre due storie sulla falsariga della serie in episodi, che nulla aggiungono e nulla tolgono a quanto già conoscevamo della protagonista, della sua attività e delle sue capacità.

Ops... Mi devo correggere: in realtà il film aggiunge qualcosa alla serie.
Da un lato include ulteriori capacità, competenze e qualità di Violet, che si scoprirà essere anche una perfetta docente di “bon ton” per figlie di facoltosi nobili.
Dall’altro approfondisce un po' di più il personaggio del postino Benedict.

Ammetto di non aver letto la light novel, pertanto potrebbe anche essere che la storia includa anche quanto rappresentato nel film. Ma ai fini di quello che interessa la storia di Violet, ribadisco, non aggiunge nulla di particolarmente significativo...
Probabilmente le mie aspettative erano diverse e, al di là dell’ottimo comparto grafico e realizzativo, il film mi sembra solo un modo “furbo” per allungare la “minestra”, e resta come sospeso, senza un collegamento/collocamento rispetto alla serie, che almeno ha una sequenza logica.

Attenzione: la seguente parte contiene spoiler

Nel concreto, la prima parte del film è imperniata sulla missione di Violet, che si reca presso una scuola per sole figlie di nobili e ricchi per insegnare alla figlia del cliente le buone maniere di una damigella del suo rango.
Ed ecco palesarsi un punto dolente: da quando Violet è diventata la novella sig.na Rottermeier del cartone animato “Heidi”? A parte la battuta, Violet, da perfetta e mirabile dattilografa/traduttrice di emozioni, dispensa alla sempre meno riottosa Isabella Bartlett York tutti gli insegnamenti possibili, per renderla una perfetta dama da sposare a qualche ricco rampollo di buona famiglia? Non voglio sembrare per forza critico e ironico “a prescindere”, ma in nessun episodio della serie Violet sembra aver frequentato corsi specifici sul tema, a meno che nel suo passato infantile appartenesse a qualche nobile famiglia.
Violet dà così sfoggio di incredibili doti di capacità di insegnamento, anche perché Isabella è particolarmente riottosa e insofferente alle maniere che si addicono a una ragazza del suo rango. Ovviamente l’occasione è buona per raccontare la sua vera storia di ragazza povera, che un giorno di scopre essere figlia di un riccone, che la preleva e la porta a vivere con sé. E anche di raccontare la storia di Taylor, bambina trovatella che Isabella ha adottato, per evitare che restasse da sola in strada.
Violet con la pazienza e la sensibilità che la contraddistinguono pian piano “doma” la fiera Isabella e la convince ad accettare il suo “ruolo” di dama altolocata e promessa sposa di un nobile. Mi sembra inutile precisare che Violet riuscirà anche a migliorare il rapporto tra Isabella e le sue compagne di corso...

Questa parte del film ci mostra una Violet un po’ più “intima”, nel senso che, sia nella parte del film con Isabella sia quella successiva con Taylor (sorella acquisita di Isabella), la vedremo in attività quotidiane quali condividere lo stesso letto con Isabella (su richiesta di quest’ultima...); fare il bagno assieme (idem con Taylor), mostrando le sue protesi; il ballo delle debuttanti in società, dove, sebbene in abito “maschile”, colpisce tutti per la sua avvenenza... e anche io mi associo nel riconoscere che sia uno splendore...
Insomma, una Violet un po’ più “umana”... ragazza che condivide pensieri con Isabella... anche se sembra essere sempre priva di quella civetteria o emozioni tipiche delle ragazze...

Nel successivo episodio la trama, con la scusa che arriva Taylor a cercare Violet, Violet sparisce un po’ a beneficio del postino Benedict, sia nel momento in cui cerca di diventare “insegnante” del mestiere di postino a Taylor sia in quello del viaggio con Taylor per consegnare la lettera alla sorella Isabella...
Anche, e soprattutto, in questo caso la storia è struggente...

Che aggiungere? Il film resta un prodotto molto bello al pari del livello dimostrato dalla serie. Resta tuttavia il rammarico per non aver dato qualche elemento in più su Violet...
Per chi ha apprezzato come me la serie, il film deve essere visto con la consapevolezza di vedere due puntate in più che aggiungono poco, ma non tolgono nulla a quanto già apprezzato.