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Dopo aver letto il manga (ancora in corso) mi sono gustato anche l'anime che, da quanto visto, corrisponde dal punto di vista narrativo ai primi sei volumi del fumetto. E devo riconoscere che dal punto di vista della trama è piuttosto fedele salvo qualche piccolo cambiamento.

I personaggi sono del tutto simili dal punto di vista grafico al manga e devo riconoscere che la doppiatrice di Hayase Nagatoro ha fatto un lavoro a dir poco superlativo: come pronuncia "senpai" scandendolo "sen-pa-i" mi fa letteralmente spaccare! C'è tutto lo spirito canzonatorio (ma anche benevolo) del personaggio verso il povero senpai Naoto.

Il punto di forza dell'anime (ma anche del manga) rispetto ad altri anime sul tema scolastico, slice of life, rom-com, ecc. è che riesce ad essere al contempo "frivolo", leggero ma anche un po' "impegnato; non che sconfini nella pura introspezione psicologica, anzi...

Il "bullismo", a parte qualche "traccia" apparente iniziale, è solo il pretesto che la vulcanica Hayase utilizza per avere una scusa per avvicinare Naoto e tenerlo sotto pressione affinché si sblocchi e cominci a considerarla. Anche all'inizio, quando i due si conoscono "casualmente" in biblioteca, Hayase - a differenza delle altre - legge con attenzione il manga cui stava lavorando Naoto e invece di umiliarlo "gratuitamente" cerca di spiegargli anche il motivo della improponibilità della storia come l'aveva elaborata... è vero che arriva a farlo piangere, ma non lo fa col solo scopo di umiliarlo...

Man mano che si frequentano gli atteggiamenti da bullo di Hayase sfumano nella comicità: quante volte difende Naoto dalle prese in giro delle amiche ("verginello", "erbivoro", ecc.) definendolo come un pervertito; in molte occasioni poi le sue provocazioni diventano maldestre e si rivelano un boomerang per lei costringendola poi a cambiare atteggiamento, diventando iperprotettiva nei confronti di Naoto. E quante volte interviene per difendere Naoto, dimostrando che è sostanzialmente la persona dei suoi desideri? Onestamente concordo con quanto scritto in altra recensione: chi non vorrebbe avere/aver avuto a scuola una ragazza che ti tampina come Hayase? che ti dà del filo da torcere e ti costringe a tirare fuori il meglio di te stesso, superando le ansie, i complessi e le paure? Una persona che alla fine si dimostra leale e comprensiva, sulla quale contare nei momenti di bisogno e capace di coinvolgere anche le sue amiche? Che si dedica a te in ogni modo per darti una mano? E l'aggressività che Hayase manifesta è in realtà solo un modo per mascherare le sue insicurezze e le sue paure... Naoto sia nell'anime sia nel manga, progressivamente capisce tale aspetto e piano piano (coi suoi tempi) lancia dei messaggi più o meno espliciti che consentono ad Hayase di capire cosa realmente prova nei suoi confronti e facendo sì che l'esuberanza della ragazza resti limitata all'entusiasmo di scoprirsi e conoscersi sempre più.

Insomma, anime e manga, meritano di essere visti e letti... e anche la, minima, componente "ecchi" non guasta. Mi spiego: l'anime, al pari del manga, è etichettato come un prodotto per ragazzi. A parte qualche situazione ben gestita, mi sembra che siamo ben lontani dalla volgarità: anzi, le trasparenze, le provocazioni, i dialoghi, i doppi sensi, gli ammiccamenti rendono questo manga meno "mieloso" e un po' più reale rispetto ad altri tutto sguardi, imbarazzi, sogni, equivoci e sofferenza sentimentale.

Anche l'amore tra ragazzi ha una componente "fisica" da cui non possono prescindere e che va raccontata... e in questo il manga fa ancora centro per il modo più o meno diretto e scanzonato con cui lo racconta.