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Attenzione: la recensione contiene spoiler!

La seconda serie di 12 episodi dell’anime corrisponde al periodo del manga che va dalla guarigione di Futaro dall’influenza rimediata nella gita scolastica in montagna e fino alla gita di classe a Kyoto. Più o meno copre i volumi da 4 a 10 del manga (che termina a 16).

La seconda serie illustra pertanto la trama che porta le cinque gemelle alla promozione al terzo anno delle scuole superiori e alla seguente gita a Kyoto (che come si vedrà sarà particolarmente significativa sia per Futaro sia per le gemelle in virtù di quanto accaduto cinque anni prima...). La trama include poi diversi accadimenti e soprattutto flashback che spiegano alcuni punti che nella prima serie erano solo abbozzati e non permettevano allo spettatore di capire a cosa si riferissero.

Gli accadimenti principali sono:
- la lite tra le sorelle che porterà Nino e Itzuki ad andarsene temporaneamente da casa per poi riappacificarsi grazie anche all’intervento di Futaro;
- la rinuncia temporanea da parte di Futaro del ruolo di precettore e la conseguente reazione delle gemelle che, pur di averlo ancora come insegnante, si coalizzano contro il padre e vanno a vivere in una casa in affitto;
- la gita delle vacanze primaverili vinta sia da Miku che da Futaro;
- gli esiti positivi del test di ammissione al terzo anno;
- la necessità di lavorare da parte di tutte le sorelle per aiutare Ichika a pagare l’affitto;
- la competizione tra le sorelle per conquistare Futaro che sfocerà anche in colpi “bassi” tra di loro pur di raggiungere lo scopo e in palese violazione della loro regola di aiutarsi sempre e di essere solidali e senza segreti tra loro;
- la gita a Kyoto.

La seconda serie vira in modo preponderante sul tema dell’amore e della infatuazione a vario titolo e momento delle cinque gemelle verso Futaro. Mentre quella di Miku era palese fin dai primi 12 episodi, quella di Yotsuba e di Ichika erano più o meno solo abbozzate, nella seconda serie di episodi esplode quella di Nino che, dopo aver scoperto che la persona di cui si era innamorata nella gita in montagna non era altro che Futaro con la parrucca bionda, si ricrede nei suoi confronti a seguito di una serie di episodi e alla fine si dichiara apertamente a Futaro e inizierà a tampinarlo in modo esplicito infischiandosene delle altre sorelle, andando in competizione senza esclusione di colpi (particolarmente “basso” è quello di Ichika che si finge Miku per dichiarare a Futaro che Ichika è innamorata di lui).
Itzuki, tra le cinque gemelle, resta sempre quella più “freddina” nei confronti di Futaro: sembra sempre avere un atteggiamento maturo e affettuoso, ma non da mai l’idea di essersi infatuata perdutamente di lui come le altre sue sorelle. Yotsuba al pari di Itzuki, resta spettatrice nelle “retrovie” delle scaramucce tra le sorelle e coerentemente con il suo carattere buono e assolutamente corretto e onesto con loro evita di mettersi in competizione con loro per un motivo che verrà rivelato durante la gita al luna park: lei era stata la causa del trasferimento nella scuola di Futaro. A causa dei brutti voti da lei rimediati era costretta a cambiare scuola e le altre sorelle, pur di non separarsi l’hanno seguita pur non essendo necessario. Per questo motivo, cerca di impegnarsi allo spasimo per recuperare a scuola e superare gli esami per non costituire ancora un problema per le sorelle...

Ma sostenere che la serie sia solo incentrata sull’amore delle gemelle è un po’ riduttivo. In realtà il tema del rapporto tra le gemelle permea tutta la seconda serie dell’anime: giocoforza crescendo ciascuna di loro dimostra di avere aspirazioni e necessità che non possono ricondursi ad un gruppo coeso e unito come lo hanno inteso e in questi episodi risulta chiara la tensione del passaggio dalla fanciullezza all’età adulta delle ragazze che devono in qualche modo rompere le catene con cui si solo legate tra loro in questa forma di complementarietà forzosa e limitante per la crescita di ciascuna. E da questo punto di vista la trama del manga e dell’anime è alquanto significativa: dietro le scaramucce familiari si vede tutta la drammaticità (e comicità) della crescita e dell’evoluzione delle gemelle nei sentimenti tra loro e con il padre (quindi non solo nei confronti di Futaro) e la presa di coscienza e di responsabilità delle loro azioni per il loro futuro e la loro esistenza. In questa delicata fase della loro crescita si innesta il ruolo di Futaro: ancora una volta il suo ruolo per le ragazze non sarà quello di un semplice precettore o educatore ma quello di una figura di riferimento che andrà a colmare in qualche parte l’assenza del padre o di un'altra figura di guida. Le gemelle hanno sempre più preso consapevolezza del suo ruolo di punto di riferimento e non lo nascondono... Futaro invece non dimostra ancora di percepire tale cambiamento (o meglio credo che cerca di non considerarlo, perché sarebbe stato di intralcio per la sua carriera di studente...) e resta sempre asettico e freddo da questo punto di vista. E tale atteggiamento manda letteralmente “in bestia” le gemelle che non riescono a capacitarsi di come possa restare insensibile alla loro affettuosità...

Ma Futaro sembra anche essere una persona di solidi principi e capacità morale, tanto da avere il coraggio di litigare al telefono col padre delle gemelle esortandolo in modo piuttosto offensivo ad essere più presente nella vita delle ragazze dopo il litigio tra loro e la relativa fuga da casa di Nino e Itsuki, arrivando a rinunciare all’incarico di precettore perché si era trovato in grande difficoltà a colmare anche le lacune familiari, dovendole conciliare anche con i suoi impegni di studio e familiari (è orfano di madre e si deve occupare anche della sorellina, visto che il padre svolge un lavoro a turni). Ecco che l’anime e il manga perdono fortunatamente un po’ della patina di leggerezza e superficialità: nulla di trascendentale, la “drammaticità” delle situazioni di tensione sono sempre mitigate in modo ottimistico ma fa capire che oltre alla storiella quasi “fiabesca” dei sei protagonisti c’è un minimo di introspezione e approfondimento dei personaggi.

A tal proposito, inizia anche a spiegarsi l’episodio dell’incontro del giovane Futaro con una bambina di cui ignora il nome a Kyoto, di cui sembra essersene innamorato e a cui aveva promesso che sarebbe impegnato nello studio.
Questo episodio del passato è il “tormento” di Futaro che ritorna vivido nel momento in cui Itsuki scopre la foto di lui e della ragazza conservata nel libretto scolastico e che è stata anche lo spunto per il primo innamoramento di Nino nei confronti del ragazzo della foto. Futaro, per togliersi l'imbarazzo di rivelare la verità, la spaccia per essere la foto che ritrae un suo caro parente di cui per equivoco e per caso si ritroverà ad impersona nella gita in montagna facendo credere a Nino che fosse reale... con tutta la serie di equivoci che si risolveranno solo negli episodi della seconda serie.

L’episodio di Kyoto inizia ad essere il nuovo “leitmotiv” dell’anime: Itsuki capisce che la ragazza della foto era una di loro (e probabilmente sa chi era...), si fa raccontare la storia da Futaro e viene a sapere che è la persona di cui è segretamente innamorato... Ma anche Futaro inizia ad avere alcuni dubbi a riguardo dell'identità della ragazza incontrata a Kyoto, ma non sa ancora capire chi delle ragazze fosse...
I continui equivoci, flashback e “giochini” delle gemelle lasciano ancora in sospeso lo spettatore su chi sarà tra le gemelle quella che si sposerà con Futaro.

In attesa di vedere il film (la cui uscita è prevista nella primavera 2022) che porterà a conclusione la trasposizione del manga in anime e che rivelerà l’identità della fortunata, l’unico modo per sapere come finisce è quello di leggere il manga: e la scelta non sarà così scontata come appare nei due anime.
Ma un indizio è contenuto nella scena della campana al termine della gita primaverile, dove si vedono i piedi di una delle gemelle che corre verso Futaro pensieroso prima del ritorno a casa sotto la campana della leggenda, che narra che se una coppia la suona assieme, vivranno insieme per il resto della loro vita.

L’indizio sta nella "vigoria" della corsa: a buon intenditor...