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7.0/10
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Dopo aver letto “Suzuka” ho proseguito a leggere il manga dedicato a Fuuka, che appare nella parte finale di "Suzuka" come figlia della coppia Yamato Akitzuki e Suzuka Aishina.

L’opera, anch’essa piuttosto corposa (20 volumi e poco più di 200 capitoli) mi ha permesso di apprezzare maggiormente lo stile di Seo Kouji. In particolare il suo gusto per i “colpi di scena”...
In generale, mentre il manga "Suzuka", oltre a essere una rom-com scolastica a tema sportivo, affronta l’evoluzione del rapporto tra i protagonisti fino alla formazione della famiglia affrontando anche temi piuttosto impegnativi quali la gravidanza inaspettata, l’aborto, la rinuncia ai propri sogni, il passaggio repentino al mondo adulto, "Fuuka" abbandona (dopo l’incipit) il contesto scolastico per concentrarsi solo su quello del contesto musicale. Infatti affronta le peripezie di una band che si forma alle scuole superiori e che poi tra mille difficoltà intraprende la strada lastricata di sofferenza verso il successo e verso la crescita interiore dei personaggi protagonisti. Il tutto condito con l’intreccio di varie storie d’amore e di vita, secondo il solito approccio tipicamente nipponico che il successo e la felicità si ottengono solo con il duro lavoro e applicazione e nulla nella vita è “regalato”.

La particolarità del manga sta anche nell’intreccio tra “Suzuka” e “Fuuka” tanto che il secondo possa rappresentare non tanto una prosecuzione del primo quanto una sorta di spin-off in cui Yamato e Suzuka appaiono in diversi “camei” nella loro qualità di genitori di Fuuka e rendono i due manga piacevolmente interconnessi. Pertanto consiglio la lettura preliminare di Suzuka per apprezzare tutte le “sfumature” di Fuuka, anche se non è strettamente necessario!

Lo stile del mangaka è notevole: scrivere un manga a tema musicale è (senza alcuna offesa o mancanza di rispetto) far “parlare un muto”. Se la musica è il leit motiv, è difficile percepire in tutte le occasioni in cui c’è una canzone cantata, un concerto o anche una “jam session” capire appieno il senso delle vignette. Seo Kouji è abilissimo nel rendere i disegni delle circostanze molto “dinamici” ossia è stato bravissimo a rendere il movimento dei musicisti ripresi mentre cantano e suonano con delle stupende rappresentazioni, ma resta sempre il limite dell’assenza di suono e canto che sono l’essenza della musica...
A parte le considerazioni generali, anticipo che recensire in modo completo il manga non è possibile se non spoilerandone alcuni aspetti peculiari, pertanto chi volesse continuare nella lettura della recensione deve accettarne l’anticipazione della descrizione della trama, perché al tema musicale e agli intrecci amorosi si aggiunge, al pari di altre opere di Kouji, sempre un evento “traumatico”… “Uomo/donna avvisato/a, mezza salvato/a”…

Attenzione: la recensione contiene pesanti spoiler!!!

Nello sviluppo della trama nella fase iniziale (intorno al 36° capitolo sui 200 scritti) avviene un evento che rappresenta a tutti gli effetti un “plot twist” che non mi era mai capitato di affrontare prima (non ho la presunzione di ergermi a esperto di manga/anime essendomi avvicinato a questo mondo molto tardivamente) e che inizialmente mi ha da un lato “destabilizzato” e dall'altro “incuriosito”. Il buon autore fa morire la protagonista Fuuka in un incidente (è investita da un autocarro su un attraversamento pedonale) proprio nel momento in cui la band che lei aveva fortemente voluto e costituito stava iniziando a farsi conoscere al pubblico...
Grande colpo ad effetto che mi ha lasciato letteralmente spiazzato! La protagonista che dà il nome al manga finisce tragicamente... e quindi? Dalla morte di Fuuka ho avuto qualche “dubbio” a continuare la lettura, ma con Suzuka ho imparato ad apprezzare lo stile del mangaka che alla rom-com introduce sempre elementi “drama” per rendere la narrazione sempre poco prevedibile.

E infatti i “colpi di scena” non finiscono con quello della morte di Fuuka, ma sono sapientemente disseminati lungo il percorso dei protagonisti in modo da tener viva sempre la narrazione, intrecciando le vite e i passati dei vecchi e nuovi protagonisti in modo da poter dare sempre nuova linfa alla narrazione che altrimenti resterebbe un po’ monotona, appiattitita e scontata. Alcune soluzioni sono piuttosto “furbe” e a limite della credibilità: la nuova cantante che il protagonista Yuu incontra guarda caso si chiama anche lei Fuuka Aoi e dopo varie vicissitudini diventerà la nuova cantante della band fondata dalla prima Fuuka. Poi si scopre che Fuuka 2 è la figlia del camionista che ha ucciso la Fuuka 1, poi arriverà (un arco di qualche capitolo, ma significativo per tutto il resto della storia per le conseguenze) una Fuuka 3 che non è altro che un “impostore” (un ex compagna di classe di Yuu che invaghita di lui ai tempi delle superiori e assomigliando in maniera impressionante a quella morta si presenta alla band, mettendoli anche nei guai).

Tuttavia essendo un prodotto shounen, ci stanno questi escamotage “tecnici” per allungare la trama e renderla un po’ più articolata fino al finale che comunque resta parzialmente “aperto” nel senso che conclude la storia con la band ancora in rampa di lancio verso l’affermazione e il successo...

Lato personaggi posso scrivere che i protagonisti sono i componenti della band più la Fuuka deceduta, l’amica di infanzia di Yuu e affermata cantante, il gruppo musicale famoso (“hedgehogs”) che sarà a più riprese il mentore e il principale sponsor del gruppo di Yuu e Fuuka, la discografica, la manager e poi una miriade di ulteriori personaggi che in qualche modo lasciano un’impronta nella storia aiutando il gruppo a farsi strada tra 1000 peripezie e difficoltà. I personaggi principali citati sono comunque ben caratterizzati e Seo Kouji dedica qualche arco narrativo a tutti in modo da dare un “colore” a tutti e spiegare i loro atteggiamenti, le loro aspirazioni, i loro punti deboli, le loro frustrazioni. Non si ha tuttavia un approfondimento molto spinto in profondità perché il tema musicale e il desiderio di raggiungere il successo assecondando ove possibile la propria passione e divertimento è predominante e fa superare a tutti i limiti caratteriali, i lutti, le difficoltà vere della vita e pertanto la trama resta sempre caratterizzata dalla determinazione dei personaggi a dimostrare di essere all’altezza dei loro sogni.

Anche la componente “romantica” e palpitazione di cuori, sebbene presente, non risulta predominante come in Suzuka o altre opere di genere. Yuu Haruna, Fuuka Akitzuki e Aoi, Sara Iwami (sorella del chitarrista degli Hedgehogs), Makoto Mikasa e Kazuka Nachi (tutti i componenti della band) più Koyuki Hinashi (amica di infanzia di Yuu e cantante famosa) sono più o meno ben delineati nel senso sopra espresso e alla fine della storia coroneranno anche le loro storie d’amore (inclusi anche la cantante e il bassista degli hedgehogs).

Gli elementi che caratterizzano il manga sono pertanto:

- la ricerca dell’affermazione di se stessi (inteso a livello individuale) in uno con il desiderio di trovare un obiettivo comune tra i componenti della band (per il bene comune);
- l’amicizia, nella forma più ampia del termine e i sentimenti di amore (incluso quello gay di Makoto, anche se alla fine si innamora della tastierista degli Hedgehogs).

Il tutto condito in un percorso coerente (anche un po’ lungo) e appassionato che non potrà non piacere a chi apprezza i manga a tema “musicale”.

In fondo nel mondo musicale è ancor più valido il detto: “It’s a long way to the top if you wanna rock ‘n roll”!