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5.0/10
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A giudicare dal numero di recensioni inserite nella scheda, "School Days" ha ottenuto l'effetto desiderato: far discutere e in forma quasi plebiscitaria far votare a favore o contro l'opera. L'ho visto tutto di un fiato perché, nonostante avessi curiosato qua e là, volevo vedere come si arriva all'epilogo piuttosto "forte" e "sanguinoso".
Alla fine della visione, mi ha dato l'impressione di essere un prodotto "controverso", la cui originalità consisterebbe nell'inserire in un contesto narrativo tipico da rom-com scolastica e harem una dose di cinismo, nichilismo e anche surrealismo oltre il limite della credibilità. Aggiungerei anche una buona dose di "disagio" mentale (e mi riferisco alle due protagoniste) e il thriller/horror finale...

Attenzione: la parte seguente contiene spoiler

I tre protagonisti principali (Makoto, Sekai e Kotonoha) sono tre ragazzi delle superiori: il primo si innamora di Kotonoha, e Sekai si offre di aiutare Makoto per conquistarla. Una volta riuscita nell'intento, Sekai non molla Makoto e con una disponibilità al limite dello stalking continua a tampinarlo, per essere aggiornata sugli sviluppi. Che per Makoto non arrivano nel senso sperato: un timido ragazzo gentile e imbranato diventa un "arrapato" di prima categoria e, visto che Kotonoha è piuttosto "all'antica" (recte: non cede alle richieste classiche di un ragazzo alle prime esperienze amorose), Sekai capisce subito il punto debole della loro relazione e irretisce Makoto con il sesso fino a "conquistarlo".
L'assurdo della storia è che Kotonoha continui a credere e affermare che Makoto è il suo ragazzo, senza voler capire che lui è interessato a Sekai. E lo fa in un modo che rasenta la follia o la malattia mentale: nonostante tutti la prendano in giro, lei continua ostinatamente a credere e aspettare Makoto come Hachiko aspettava il suo padrone a Shibuya. Sembra un po' anche "Basic Instinct" senza la parte violenta della stalker...

In tutto questo, Makoto è una sorta di "uomo zattera" che si fa irretire da qualunque ragazza si dimostri interessata a lui. Più che crudele e senza scrupoli (vero dongiovanni o casanova), è piuttosto un personaggio che non sa dire di no: e per questo è ancora più stupido, imbranato e irreale. Pensare che un ragazzo possa nel giro di un semestre sollazzarsi con una decina di ragazze che semplicemente si offrono a lui, e lui (senza qualità particolari) diventi "popolare" è alquanto fastidioso e ingenera nello spettatore, più che odio per un personaggio negativo, invidia per la fortuna che suo malgrado si ritrova. Sul finale, quando c'è il ritorno di fiamma con Kotonoha, sembra che lo faccia per pietà e perché tutto il suo harem gli ha voltato le spalle per la storia della gravidanza indesiderata di Sekai.
Insomma, un imbelle senza alcuno scopo se non quello di accoppiarsi random... e anche sulla gravidanza asserita da Sekai, sul finale se ne esce come il classico maschietto che non sa prendersi le proprie responsabilità... e sarà la goccia che farà traboccare il vaso per Sekai.

Ma è sul versante femminile che l'anime ci va giù pesante: le ragazze che a vario titolo si offrono a Makoto, salvo poi sparire quando Sekai divulga la notizia di essere incinta, sono veramente "pessime". Sebbene consapevoli della relazione prima tra Makoto e Kotonoha e poi con Sekai, se ne fregano e ci provano senza tanti problemi... nonostante i vari rapporti di amicizia. La cattiveria e la mancanza di scrupoli le rende delle "piccole iene" pronte a distruggere la felicità altrui solo per il gusto di farlo, senza avere un reale e forte interesse per una relazione con il bellimbusto.
Le due protagoniste alla fine si manifestano per quello che sono: due squilibrate che per un fessacchiotto uccidono... e la scena finale sulla barca a vela sembra degna de "Il silenzio degli innocenti" o di un film horror.

Sembra che questo anime voglia rappresentare il peggio dell'animo umano, e se vogliamo chiamarlo realismo... ma lo fa come se fosse una soap opera: in modo superficiale, approssimativo e veramente odioso... Vedere ragazzi di quindici-sedici anni comportarsi come adulti navigati e senza rimorsi o scrupoli rende il tutto inverosimile e assurdo.
Unico punto di pregio è quello di aver stravolto i canoni delle rom-com dell'epoca (ma anche di oggi), e su questo aspetto non so se sia un effetto realmente voluto, vista l'origine della serie tratta da una visual novel di cui è stato preso in considerazione tra i possibili finali disponibili quello più cruento... A me è sembrata più una becera operazione commerciale a budget ridotto.
Infatti, dal punto di vista tecnico l'opera denota l'origine piuttosto datata, con volti poco espressivi e molto "uguali", soprattutto per le ragazze... animazioni al minimo sindacale e cura degli sfondi e dei dettagli molto "cheap". Opening ed ending non mi hanno entusiasmato.