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Incuriosito dal leit motiv della trama (ben riassunto nel titolo), ho iniziato a guardare la serie per l'argomento trattato e per l'ambientazione della rom-com non più liceale ma universitaria, sperando che la storia potesse dimostrare dei contenuti "un pochino" più adulti e introspettivi.

Il successo del manga e della sua trasposizione animata mi hanno definitivamente convinto a cercare di capire un fenomeno che, a quanto pare, in Giappone (e forse anche in altre parti del mondo) è lecito: "noleggiare" una ragazza tramite delle apposite app e portali per una determinata tariffa oraria. L'oggetto del "contratto" consiste nel trascorrere delle ore con il cliente, che comunque dovrà attenersi a un rigido protocollo a tutela delle ragazze selezionabili da un elenco in cui vengono illustrati i pregi e le caratteristiche. L'utilizzo classico sarebbe quello di pagare una ragazza per sentirsi il più possibile a proprio agio e trascorrere assieme dei momenti positivi, simulando sebbene per un periodo ridotto di tempo una relazione, proprio come se fosse una vera fidanzata.
Lungi da me qualsiasi giudizio di natura legale, morale ed etica di tale pratica (e gli eventuali rischi...): sono convinto che, se le persone sono tutte "consenzienti" e si comportano secondo le regole concordate, non ravviso alcun problema a che un uomo affitti una donna e viceversa.

Il fatto è che, nell'anime in questione, il tema delle ragazze in affitto diventa solo il pretesto e lo strumento per costruire una storia inizialmente comica (ma anche estremamente puerile) in cui il protagonista Kazuya utilizza questo servizio per cercare di dimenticare la sua ex (Mami) e superare la solitudine. Sceglie una ragazza di nome Chizuru e inizia a richiederne i servigi, finendo in un loop infinito di situazioni grottesche in cui, per appagare il suo ego e superare le sue frustrazioni, la presenta come fidanzata sia agli amici sia soprattutto alla insopportabile e "dominante" nonna, che lo vorrebbe vedere crescere e sistemarsi per potergli affidare l'attività di famiglia.
Così la trama è perlopiù incentrata sul tema dell'inganno che Kazuya mette in atto e le conseguenze che gli si ritorcono contro, piuttosto che sull'approfondimento dei personaggi e dei temi sottesi alla pratica di affittare una ragazza per trascorre dei lieti momenti con lei.
Ovviamente, Kazuya finirà con l'innamorarsi di Chizuru come Dante con Beatrice o Petrarca con Laura: un'infatuazione a senso unico, infantile, dove Chizuru viene rappresentata come l'ideale femminile della ragazza perfetta (che in realtà non è...), e le puntate trascorrono su questo binario in cui lei pian piano (ma molto piano) comincia a considerare Kazuya qualcosa di più di un cliente, anche alla luce degli intrecci familiari che si instaurano.

Per non farci mancare nulla, l'autrice introduce progressivamente anche l'harem... Passi che la ex fidanzata Mami si possa ricredere (o meglio ingelosire) su Kazuya, ma introdurre poi Ruka e Sumi (a loro volta ragazze in affitto) che si innamorano di Kazuya è stato l'escamotage per allungare senza fine la storia, facendola scadere nel banale, già visto, tanto più che, per come si comportano i protagonisti e gli amici, piuttosto che studenti universitari, sembrano adolescenti in età puberale...
La storia così si trascina per ventiquattro episodi con pochissimi cenni di avanzamento dei personaggi: tutto piuttosto prevedibile e alla lunga affaticante, proprio per la ripetitività e superficialità delle situazioni.
Purtroppo, da quanto ho potuto appurare, il manga al quale si ispira la serie animata denota gli stessi limiti, con l'aggravante che sembra aver sfondato abbondantemente i duecento capitoli, senza che nella trama si siano verificati degli accadimenti che abbiano fatto progredire il rapporto tra i due.

A peggiorare la valutazione dell'anime, contribuisce in modo determinante il protagonista Kazuya: il classico "uomo zattera" sempre in balia delle correnti, incapace di prendere una decisione in autonomia e sempre alla mercé della ragazza di turno. In una recensione precedente è stato definito "inetto", e non posso fare altro che concordare al 100%: non basta caratterizzarlo come un buono, onesto e generoso (caratteristiche apprezzate da tutti), se poi risulta così insopportabilmente indeciso e contorto al limite del reale, senza un minimo di scopo nella sua esistenza e verso il futuro.
Chizuru riceve invece un ben altro trattamento e, soprattutto nella seconda parte degli episodi, si capiranno alcuni aspetti del suo passato e della sua famiglia, tanto da renderla molto più “umana” rispetto alla ragazza "ideale", perfetta e professionale dei primi episodi.
Proprio scavando il fondo del barile, Kazuya e Chizuru hanno un aspetto in comune: l'essere oppressi dalle aspettative che, o dall'esterno o si sono posti loro stessi, li opprimono e li costringono a trovare una mediazione per continuare a vivere. In Kazuya è evidente il contrasto tra quanto si aspetta la nonna e la sua incapacità di rispondere ai suoi standard. In Chizuru, il sogno di diventare attrice si scontra con la dura realtà del mondo dello spettacolo, nonostante l'impegno e la dedizione profusi... il duro passaggio dall'adolescenza all'età adulta.
Su Mami, Ruka e Sumi, ma anche sulle nonne di Kazuya e Chizuru, non ci spenderei troppe parole: più che personaggi a tutto tondo, sono delle macchiette caratterizzate. Mami è utile sono per il suo "bipolarismo" (buono e cattivo), per ravvivare ciclicamente l'incedere "stanco" della trama.

Il punto di forza dell'opera sembra essere il comparto tecnico. Il character design mi è sembrato molto simile a quello del manga, rendendo l’opera gradevole da visionare. Sulle musiche ritengo che siano nulla di eccezionale, ma in linea con lo spirito del manga (comico, romantico e demenziale).

Insomma, "Rent-a-Girlfriend" è un anime che deve essere considerato come mero intrattenimento: una rom-com harem che prende spunto da un fenomeno interessante (e delicato) come le "fidanzate a noleggio", per poi virare immediatamente e superficialmente sul "leggero" e comico: un po' poco per un’opera che vedrà ricevere anche una terza stagione...