Si può dire che il franchise di Persona sia uno di quelli che, dalla pubblicazione del terzo capitolo in poi, ha scalato sempre di più la vetta consolidandosi come un capostipite del suo genere e che quindi l'utenza attende spesso con una certa trepidazione, il 2024 però per Atlus sarà decisamente di più l'anno di Metaphor Re:Fantazio, ma nonostante ciò la compagnia non voleva lasciare a bocca asciutta i fan più accaniti del brand e perciò ha deciso di ricorrere alla cara vecchia operazione di remake, ecco quindi arrivare sui nostri scaffali Persona 3 Reload che, seppur avendo superficialmente la stessa pelle, lo dobbiamo precisare: sembra veramente un altro gioco, e lo diciamo nel miglior senso possibile, ci siamo addentrati per diverse ore nel Tartarus e per le vie più trafficate che mai della città di Tatsumi ed oggi siamo pronti a parlarvi con piacere nella nostra recensione della seconda vita di uno dei gdr più amati dalla fanbase
 
Ad un anno dalla remastered della sua versione portatile, Persona 3 torna nella sua forma più smagliante

Se è vero che tutto cambia e si rinnova fortunatamente una cosa rimane: la tramaMakoto Yuuki è uno studente orfano trasferitosi da poco a Tatsumi Port Island per frequentare il liceo Gekkoukan e nonostante abbia le migliori intenzioni per quanto riguarda la sua vita scolastica l'accoglienza non è delle più rosee, allo scoccare della mezzanotte infatti l'aria si fa pesante, il panorama cupo e, soprattutto, strane bare spuntano come funghi intorno a lui, ma niente gli impedisce di raggiungere sano e salvo il suo dormitorio, dove fa la conoscenza di un inquietante ragazzino che gli chiede di firmare un contratto nel quale afferma di "assumersi pienamente le responsabilità delle sue azioni" poiché "la fine di tutto è vicina"; non lo rassicura decisamente il fatto che, nonostante i suoi primi giorni a scuola vadano a gonfievele tra nuove amicizie ed attività doposcuola, durante alcune notti venga visitato sempre dallo stesso ragazzino e sopratttutto si ritrovi catapultato in un'ascensore senza meta al cospetto di un grottesco maggiordomo dal naso lungo di nome Igor e la sua assistente di blu vestita Elizabeth, che affermano che si impegneranno ad aiutarlo il più possibile proprio perché ha firmato il contratto.
Dopo altri giorni di calma piatta una sera qualcosa va storto: la compagna di classe Yukari Takeba irrompe in camera sua intimandogli di scappare con lei e per quanto la cosa possa sembrare romantica in realtà ciò è dato dal fatto che il dormitorio è stato attaccato da uno strano mostro nero pieno di mani, la ragazza prova a difendersi puntandosi stranamente una pistola alla tempia, ma la sua esitazione è abbastanza per permettere alla creatura di disarmarla dall'arma da fuoco, che prontamente finisce nelle mani del nostro eroe, che, come se lo avesse fatto già mille volte, sussura senza esitazione: Per...so..na; la forza dell'anima del ragazzo si manifesta in un'essere etereo che gli permette di respingere l'invasore, tuttavia non essendo abituato al suo controllo la situazione degenera e l'anima pura si trasforma presto in un cupo mietitore armato di spada che divora il mostro senza pensarci due volte, prima di svanire nel nulla e lasciare lo studente privo di sensi.
 
Il risveglio del nostro persona Orfeo è solo l'inizio del viaggio

Dopo diversi giorni di coma Makoto si risveglia e prontamente gli viene data una delucidazione sulla situazione: ciò che lui ha affrontato è uno Shadow, un essere misterioso fatto di ombre che come tutti i suoi simili si sta mobilitando per attaccare la città e causare la sindrome apatica a chiunque venga aggredito, trasformandolo in un guscio vuoto, queste creature sono in grado di agire indisturbate durante l'Ora Buia, a tutti gli effetti una venticinquesima ora collocata tra la mezzanotte e l'una, e sembrano provenire dal Tartarus, una misteriosa torre che si sostituisce all'accademia Gekkoukan in quel periodo di tempo, per contrastarli la presidentessa del consiglio scolastico Mitsuru Kirijo ha istituito il gruppo S.E.E.S., unendo sotto la stessa bandiera altri portatori di Persona, la manifestazione della forza interiore dell'animo ed unico mezzo per sconfiggere gli Shadow, grazie al nostro prezioso intervento (in quanto unico portatore con la capacità di comandare più Persona) sarà quindi premura del gruppo scoprire quale sia l'origine della misteriosa torre e fermare gli invasori non solo prima che facciano danni, ma, come aveva anticipato il ragazzino, prima che "la fine di tutto" giunga.
 
Anche stavolta l'intervento di Igor e la sua assistente sarà provvidenziale per il nostro potenziamento

Le fondamenta del gameplay di Persona 3 Reload non sono radicalmente diverse da come i fan di lunga data le conoscono e sulla carta rimangono pressoché invariate, sarà nostra premura infatti non solo vivere al meglio la vita scolastica e quotidiana approfondendo la conoscenza e scoprendo la storia dei tanti personaggi secondari per sviluppare gli ormai famosi Legami Sociali con lo scopo di potenziare le Personae da noi create ma anche esplorare a fondo la torre Tartarus, preparandoci all'inevitabile scontro con il boss di turno ogni qualvolta giungerà la luna piena, tuttavia se è vero che superficialmente sembra tutto uguale i fan più accaniti non faranno fatica a notare tanti cambiamenti di piccole ma anche medie dimensioni volti non solo a rendere l'esperienza più fresca ma anche più godibile sia per i neofiti che per i veterani: la prima grande e soprattutto notabile differenza è costituita dall'introduzione della staffetta, meccanica chiave di Persona 5 che torna in pompa magna, permettendoci di passare l'azione ad un secondo membro del party ogni qualvolta che colpiremo la debolezza di un nemico ottenendo l'ormai caratteristico "ancora 1", fino ad arrivare al fatidico Assalto, l'attacco di gruppo in grado di infliggere ingenti danni agli avversari, ed è proprio alla fine di questa che si vede un'altra grande novità ossia il rinnovamento della Mano Arcana, in Persona 3 (e purtroppo anche Persona 4) l'ottenimento di nuove Personae al di fuori della fusione era infatti relegato ad uno strano minigioco post battaglia che ci chiedeva di prendere al volo la carta che ci interessava tra un gruppo di carte rotanti, ebbene in Reload queste non solo sono più ferme che mai permettendoci di scegliere con calma, ma vedono un'ulteriore utilità con l'aggiunta dell'Impulso Arcano, capiterà infatti tra queste ricompense di fine battaglia di trovare anche le carte degli arcani maggiori e non solo ognuna di esse ci darà un buff per quella giornata (come più esperienza o più soldi ricevuti) ma qualora dovessimo riuscire a raccogliere il massimo consentito (inizialmente fissato a due e che si espanderà avanzando nella storia) tutte le carte ricompensa verranno potenziate al tier successivo, permettendo effettivamente alle persone che dedicheranno tempo per eliminare gli avversari sul loro cammino di essere adeguatamente ricompensate.
Altra graditissima modifica è la semplificazione delle richieste di Elizabeth, chi ha giocato i capitoli originali infatti si ricorderà benissimo quanto alcune di queste portassero veramente ad un grind folle per droppare determinati oggetti o ci chiedessero capacità di chiaroveggenza per capire come ottenere oggetti particolari dagli npc, ebbene tutto ciò che adesso ci richiederà la svampita attendente sarà reperibile in maniera decisamente più facile e senza interminabili giri di conversazioni con gli npc, inoltre, qualora dovessimo cercare un oggetto nel Tartarus, ci sarà indicato in maniera chiara e limpida in che blocco trovarlo e se sarà rilasciato dai nemici o si trova in uno scrigno.
 
I cut-in dei personaggi che compariranno ogni volta che colpiremo una debolezza con successo sono davvero spettacolari

Non è tutto oro quel che luccica però ed i cambiamenti non solo sono in positivo ma anche, in un certo senso, a nostro svantaggio, Atlus sa bene quanto nei titoli originali fosse facile prima di una boss fight recarsi con l'apposito teletrasporto all'ingresso del Tartarus, pagare un'irrisoria cifra di appena 500 yen al misterioso orologio ed avere l'intero party curato e pronto al combattimento, ebbene questa cosa è si ancora fattibile, ma non a quel prezzo, è stata infatti introdotta una nuova valuta chiamata frammenti del crepuscolo che verrà utilizzata principalmente per aprire speciali forzieri bloccati in giro per il Tartarus e, appunto, utilizzare l'orologio di cura, l'inghippo viene dal fatto che questi frammenti si troveranno prevalentemente una sola volta in diverse location nel mondo di gioco (indicati da un flebile bagliore blu a terra) ed occasionalmente li troveremo esplorando il Tartarus o ci verranno regalati da Elizabeth, rendendoli una valuta estremamente rara e da dosare, specialmente considerato che la cura presso l'orologio (che adesso potrà spawnare anche nel mezzo del Tartarus per comodità) ne costerà ben 7.
Altro piccolo "nerf" al giocatore è l'aumento decisamente tangibile della difficoltà delle battaglie contro i boss, non solo questi infatti saranno più aggressivi già dalla difficoltà media costringendoci a soppesare per bene le nostre mosse, ma abuseranno veramente parecchio (ove possibile) degli status alterati, costringendoci ad avere sempre con noi una scorta ben nutrita e varia di oggetti, ma le battaglie con i boss principali della storia sono state arricchite con nuove e letali mosse (vi basti pensare che il primo grande boss che incontrerete, che i fan ricorderanno per la sua meccanica di richiederci di terminare lo scontro entro un lasso di tempo, ora inizialmente ci darà un senso di falsa sicurezza per poi metterci a disposizione ancora meno tempo che nel capitolo originale) che richiederanno anche ai fan più navigati di rivedere le loro strategie.
A tutti questi cambiamenti più grossi se ne aggiungono altri minori ma sempre tangibili come il cambio totale delle domande dei quiz scolastici, il cambio totale delle combinazioni di fusione di tutte le Personae, un influsso maggiore nel Tartarus di materiali vendibili per soldi uniti a sconti settimanali anche sull'equipaggiamento per far fronte alla nuova richiesta di oggetti, possibilità di vedere al volo quali confidenti ci siano nelle varie aree delle mappe, possibilità di collegarsi online per vedere cosa hanno fatto gli altri utenti in quello specifico giorno e tanto altro.
 
Grazie al nuovo engine le ambientazioni sono più vive che mai

Dal punto di vista tecnico dire che siamo soddisfatti sarebbe riduttivo, il passaggio ad Unreal Engine 4 (oltre a darci un assaggio di come apparirà Metaphor Re:Fantazio) ha davvero giovato al titolo, specialmente per quanto riguarda le ambientazioni scolastiche ed urbane che adesso risultano veramente piene di vita, i corridoi del liceo saranno colmi di studenti che vanno e vengono in ogni dove e le strade della città di Tatsumi piene di ogni tipo di soggetto: ragazze che fanno gossip, coppiette intente a fare foto o scambiarsi effusioni, amici intenti a chiacchierare su una panchina e perfino i cittadini colpiti dalla sindrome apatica, che appariranno in gran numero imbambolati e con gli occhi vuoti, da non dimenticare inoltre il Tartarus che, sebbene risulti ancora un po' monotono a livello di ambientazione, adesso è colmo di dettagli e macchinari che si spostano al nostro passaggio, rendendolo inquietante al punto giusto, l'unica ambientazione in cui abbiamo reputato che sia stato fatto un lavoro un po' sommario in tal senso è il Night Club Escapade, dove nonostante la pista da ballo sia gremita di persone solamente 3 si muoveranno un po', mentre tutte le altre 20 e passa saranno ferme in posa, cosa che risulta un po' comica; fortunatamente non è solo l'engine che ha subito un restyle ma anche i menù, che adesso risultano stilosissimi e pieni di transizioni che vi faranno venire più di una volta voglia di mettere pausa solo per ammirarle.
Dulcis in fundo (oltre alla presenza del doppiaggio sia in lingua inglese che giapponese) torna prepotentissima la colonna sonora, sempre capitanata dal DJ Lotus Juice affiancato stavolta non più dalla storica Yumi Kawamura ma dalla nuovissima star di YouTube Azumi Takahashi, che non ha solo reinterpretato in maniera eccellente tracce storiche come Mass Destruction e When The Moon's Reaching Out Stars, ma è riuscita a dire la sua anche con le nuove tracce, tra cui Full Moon Full Life che va a rimpiazzare Burn my Dread come canzone di apertura (e fidatevi che i fan riconosceranno tantissimi easter egg e foreshadow sia nel video che nel testo) oppure Color Your Night (canzone che sentirete durante le vostre passeggiate notturne in città e che siamo certi che non vi leverete più dalla testa) e It's Going Down Now (nuovo tema di battaglia).
Se proprio dovessimo fare i pignoli e trovare il pelo nell'uovo che trattiene il gioco dal raggiungere la votazione massima è la totale assenza del contenuto post-game The Answer presente nella versione FES e di tutta la storyline dedicata alla protagonista femminile esclusiva di Portable.
 
 
Non vogliamo girarci troppo intorno: quando viene annunciata un'operazione di remake è esattamente questo che ci aspetteremmo, Persona 3 Reload riesce a rimanere fedele a se stesso pur introducendo una serie di novità e quality of life che lo rendono non solo l'esperienza definitiva del titolo per i neofiti ma anche un secondo, terzo, decimo o quel che sia viaggio obbligato per i fan storici, che finalmente possono vedere il loro tanto amato titolo nella sua forma migliore; a questo punto possiamo solo sperare che il suo successo spinga Atlus a riservare lo stesso trattamento al quarto capitolo, nel mentre noi vi consigliamo di recuperare il prima possibile quello che si prospetta come uno dei migliori gdr del 2024.