Il franchise di South Park non è propriamente dei più popolari in campo videoludico (per ragioni abbastanza ovvie) e nonostante di titoli dedicati agli abitanti della sgangherata cittadina ne siano usciti parecchi davvero pochi sono giunti in Europa ed ancor meno sono stati degni di nota, con i due giochi pubblicati da Ubisoft e sviluppati da Obsidian "Il bastone della verità" e "Scontri di-retti" a tenere alta la bandiera della serie sulle nostre console, ebbene anche THQ Nordic ha voluto provare a dire la sua con South Park: Snow Day!, affidandosi allo studio >Question, autore di un paio di giochi indipendenti e nient'altro, con risultati che centrano in pieno la definizione di mediocrità, vi diciamo perché nella nostra recensione
 
Ritornare a South Park è sempre bello, rimanerci un po' meno

La trama di Snow Day! non sfigurerebbe davanti al più classico degli episodi di Natale di una qualsiasi serie americana dei primi anni 2000: una tempesta di neve comicamente devastante ha infatti colpito la cittadina di South Park, causando negli adulti il terrore più puro alla vista di disastri naturali, gente congelata, edifici sommersi dai ghiacci e quant'altro, ma al tempo stesso scatenando nei bambini del vicinato l'ilarità più pura che si prova al sentir pronunciare le parole "scuole chiuse", ecco quindi che in barba alla furia di madre natura il sempreverde menefreghista Eric Cartman raduna la sua banda di amici per riprendere il gioco di ruolo che avevano interrotto anni orsono in quanto, a loro dire (e citando in una maniera che fa sorridere i due capitoli dello studio francese), "le regole non erano abbastanza chiare e QUALCUNO ne ha approfittato per diventare fin troppo OP e rovinare il gioco a tutti gli altri"; al tempo stesso però, secondo il deviato giudizio dei bambini, la tempesta di neve che affligge la città non avrebbe origini naturali ma sarebbe stata causata da strane formule magiche ed è quindi loro dovere indagare in tal senso.
 
Per quanto il titolo non brilli, lo humor della serie rimane un punto stabile

Una volta creato il nostro avatar con un editor piuttosto povero di opzioni (ma che potremmo arricchire con nuovi vestiti e quant'altro completando sfide opzionali) verremo richiamati dal nostro mago dalle ossa grosse al Kupa Keep, la nostra base operativa dove potremo cambiare l'equipaggiamento e potenziarci prima di scegliere quale capitolo affrontare, la storia infatti si divide in 5 atti che, tuttavia, dovremo affrontare senza pause nel corso dello stesso, in quanto il titolo presenta diverse componenti roguelike che rendono i capitoli delle vere e proprie run a tutti gli effetti, una volta scelta la nostra missione infatti si terrà prima di partire una sorta di "concilio" tra i membri delle due fazioni coinvolte dove verranno scelte le cosiddette carte Bullshit, ossia delle super da poter utilizzare a comando un tot di volte durante la run sia per noi che per i nostri avversari, in cui figura veramente la qualunque tra spade laser, capacità di ingigantirsi, occhi laser, bolle scudo e quant'altro, inoltre sempre in questa fase (e successivamente anche durante la run grazie all'aiuto dell'invalido bardo Jimmy) potremo scegliere il corrispettivo dei perk di cui il nostro personaggio godrà durante la partita.
Una volta terminato questo siparietto ci imbarcheremo effettivamente nella nostra missione dove si dovremo completare diversi obiettivi, ma il tutto si tradurrà praticamente sempre in "Parti dal punto A, vai al punto B, elimina tutti i nemici nel mezzo, poi vai al punto C e nel mentre elimina altri nemici..." e così via, in missioni che sfiorano la durata di un'ora e passa se si decide di esplorare tutte le location alla ricerca di segreti e forzieri, in quanto le valute di cui dovremo preoccuparci saranno prevalentemente due: la carta igienica (diventata oggetto ricercato dopo la presa d'assalto dei supermercati), che utilizzeremo da Jimmy per potenziare e rerollare i perk, e la materia oscura (del quale non vi diciamo la provenienza perché forse è meglio), che potremo utilizzare al Kupa Keep (presso una faccia amica che non vi sveliamo per non togliervi la sorpresa) per ottenere potenziamenti permanenti alle nostre statistiche; con così tante sezioni di combattimento ci si aspetterebbe sicuramente che quest'ultimo fosse godibile e stratificato, invece per tutto il tempo ci si limita a pigiare un singolo tasto per eliminare chiunque il prima possibile oppure ad utilizzare una delle tre armi a distanza (un arco, un bastone ed una bacchetta magica lanciafiamme) onde evitare di sporcarsi le mani direttamente, certo c'é una leggera varietà tra le tre armi da mischia (un paio di daghe, una combo di spada e scudo ed un'ascia a due mani) e gli status alterati che possono infliggere agli avversari, ma ciò non cambia la base grezza e caciarona, la situazione inoltre non viene migliorata neanche dai poteri che potremo utilizzare tramite una sorta di barra del mana che si ricaricherà infliggendo o subendo danni e benché qui si noti un po' più di varietà (tra peti che ci tratterranno in aria, strani totem curativi a base di patatine al formaggio, cariche frontali e quant'altro) non basta a salvare il pacchetto, che risulterà estremamente ripetitivo già dopo il completamento dei primi due capitoli.
 
Il mantenimento del 2D in occhi e bocca aiuta molto con le espressioni

Quantomeno dal punto di vista tecnico il titolo si difende molto bene, benché infatti sia stata utilizzata una grafica totalmente 3D (che va decisamente in contrasto con la serie) gli occhi e le bocche sono stati mantenuti in 2D, permettendo a tutto il cast di mantenere le loro tipiche espressioni (cast che, fortunatamente, vanta tutti i doppiatori inglesi originali), buone anche le performance, in quanto non abbiamo riscontrato glitch o bug di alcun tipo (benché, nella versione PC da noi testata, ci siamo ritrovati a dover usare la particolare opzione di "frame smoothing", in quanto tenerla disattivata causava un aumento dell'attività della CPU fin troppo accentuato per la grafica cartoonish del gioco); la questione durata è alquanto spinosa, in quanto il titolo in sé è facilmente completabile in circa 4 o 5 ore, ma chiaramente ce ne serviranno parecchie altre per portare al massimo le nostre statistiche passive, cosa tuttavia non particolarmente incentivata, in quanto davvero troppo basiche e senza powerspike degni di nota (si tratterà quasi sempre infatti di aumento della salute e del danno o riduzione dei costi di upgrade delle carte), inoltre abbiamo doverosamente usato la parola "circa" in quanto morire in qualsiasi momento della run significherà dover ricominciare il capitolo totalmente da capo, fortunatamente potremo sia affrontare l'esperienza sia in cooperativa fino a quattro giocatori online tramite invito o matchmaking (sostituiti da bot discretamente efficienti qualora si giocasse in singolo) sia regolare la difficoltà generale, ma ciò non rende perdere un'ora di progressi meno frustrante (considerato che, di solito, le run di questo genere di titoli sono rapide proprio per ridurre questo genere di situazioni).

 
Per quanto sia più che evidente la volontà degli sviluppatori di creare un titolo dedicato soprattutto ai fan della serie, ciò non toglie che South Park: Snow Day! sia un gioco davvero fin troppo ripetitivo e mediocre sotto ogni aspetto, che fa un uso non azzeccato della struttura roguelike per raccontare una storia che impallidisce rispetto a quella dei due titoli che lo hanno preceduto, una vera occasione sprecata che, considerato quantomeno il prezzo budget al quale viene proposto, potrà essere goduta pienamente da una compagnia di quattro amici appassionati del brand che sarà in grado di cogliere tutte le molteplici citazioni all'interno del prodotto.