Nel grande cerchio della vita, c'è chi si ricorda degli anniversari e chi è proprio negato nel farlo, ma qualcosa che ci stupisce sempre è rendersi conto di quanti anni siano passati da un primo incontro, da un evento importante, da una nascita.
Può lasciare un po' stupefatti dunque sapere che oggi ricorre il ventennale di Pokémon, e che sono passati dunque vent'anni da quando (in Giappone) Squirtle, Charmander, Bulbasaur e compagnia hanno visto la luce per la prima volta.


Il 27 febbraio di 20 anni fa, in Giappone, vedevano la luce i Pokémon!

 
Pokémon ventennale 4


Quando si affronta un lungo percorso, è normale fermarsi e guardare indietro.
Smettere, per un attimo, di pensare al traguardo che si para davanti a noi, più o meno distante, e rivolgere i nostri pensieri a quanto percorso finora.
Pensare al Bosco Smeraldo, al caldo estivo filtrato dal fitto intreccio di foglie e rami degli alberi, con tutti quei coleotteri in giro in attesa di essere catturati, e i Pigliamosche forse non particolarmente brillanti nella lotta, ma sicuramente ricchi d'entusiasmo.
Pensare alle difficoltà di quel vecchio amico che cercava di battere un serpente di roccia con un topo elettrico.
Pensare a quel venditore di Magikarp che sembrava averci fregato, e invece ne è valsa la pena.
Pensare a quell'incontro mozzafiato nelle profondità di una centrale elettrica abbandonata.
Pensare allo sciame di Butterfree che se ne va, al tramonto, e un pezzo del nostro cuore con loro.
Pensare al fatto che abbiamo tante cose in comune: la stessa terra, la stessa aria, lo stesso cielo... E che se cominciassimo a considerare quello che ci accomuna, invece di mettere in risalto le differenze, un giorno, chissà...
Pensare a quei diari, nel laboratorio in rovina.
Pensare alla Bestia Marina, e alla musica che la risveglia dal suo sonno.


La prima pubblicità

 

 
Pensare alla Torre Bruciata, al buio, alla rovina, alla sensazione di disperazione che traspaiono da quel gigantesco monumento alla follia dell'uomo, ridotto ad un mucchio di lussuose pareti in cenere. E alla speranza di un futuro migliore, racchiusa nelle mistiche creature nascoste nei sotterranei.
Pensare all'entusiasmo dei Totodile saltellanti.
Pensare a quella lotta furibonda sulla cima della Torre di Latta, e sulla cima del Monte Argento.
Pensare all'inquietante musica passata dalla radio all'interno di quelle lugubri rovine, tra l'odore di polvere e muffa, l'aria umida, l'ansia di trovarsi davanti a qualcosa di senza tempo, tutte sensazioni che ci alterano la percezione della realtà, al punto da farci credere che quelle scritte sui muri ci stiano osservando.
Pensare "ma perché diavolo quel Gyarados era rosso?".
Pensare al cielo stellato, all'aria frizzante di una notte di primavera, all'odore dell'acqua pura, e al cuore in gola assistendo per la prima volta alla danza dei Clefairy sulla cima del Monte Luna.
Pensare alla Charific Valley.
Pensare a quella povera bambina rimasta senza genitori.
Pensare al fatto che nessuna bicicletta riparata può mai sostituire una persona importante.
 
Pokémon ventennale 2
 
Pensare alle follie della Quizzoteca, e non capire ancora oggi se il suo proprietario era geniale o un po' triste.
Pensare a come ci sentivamo il cuore in gola, sul palco davanti a quel pubblico gremito, impegnati a dare il massimo insieme ai nostri amici per stupire la giuria e la folla, dopo così tanto impegno e preparazione.
Pensare al calore soffocante ed intenso del Percorso 111, e alla frescura ed umidità della Vecchia Nave.
Pensare alla versione Xatu di Titanic.
Pensare a quanto forte ci batteva il cuore nel varcare le soglie delle tre caverne leggendarie, e a quanto repentinamente esso saltava un battito nel momento in cui i suoi abitanti si risvegliavano.
Pensare al buon vecchio Lino, e alla sua crescita personale.
Pensare a quella volta che Grovyle si è sentito un po' Rocky Joe.
Pensare alle ore, ai giorni, spesi in mezzo all'acqua, con solo lo scroscio delle correnti e il fruscio del vento tra le foglie, alla disperata ricerca di un benedettissimo Feebas.
Pensare al potere dell'aura, che vive per sempre.
Pensare all'odore dell'acqua salata, al sole sulla pelle, al rumore del legno, e all'instabilità umida di ogni passo girando per la meravigliosa Orocea.
 

Il primo incontro

 

 
Pensare al profumo dei fiori, alla sensazione di libertà e d'avventura, e al forte vento tiepido che soffia perennemente vicino all'Impianto Turbine.
Pensare al silenzio sacrale della cattedrale di Cuoripoli, al centro di quella regione che nasconde dentro di sé l'essenza primordiale del legame tra tutte le creature del mondo.
Pensare alla difficoltà nel camminare nella Gran Palude, con gli scarponi che affondano nel fango, l'odore acre nell'aria, i Croagunk che ti guardano da lontano e ti prendono in giro, finché tu non prendi loro.
Pensare a quella cacciatrice che credeva di poter mercanteggiare con gli affetti altrui, e per questa freddezza ha pagato molto, molto caro.
Pensare a tutto quel tempo passato a giocare sotto terra, tra bandierine ed arredamenti.
Pensare alla grande rivincita del perdente, nel roboante teatro della Lega di Sinnoh, e alla sua vittoria tra fiamme e lacrime.
 
Pokémon ventennale 3

Pensare al respiro che ci si strozzava in gola appena messo piede nella grande metropoli di Austropoli, con grattacieli, una folla fittissima, i vicoli bui e l'odore d'asfalto, le fognature, gli edifici di lusso, i musei, l'energia del fiume umano freddo e sempre di fretta.
Pensare a quella ruota panoramica, a quel confronto fatto non di colpi, ma di idee, di ideali, e di verità.
Pensare a quell'attacco al festino che mai fu.
Pensare all'apocalisse di un castello che sorge dal nulla, al male che vi si annida dentro, da estirpare, ed al bene che ancora è covato in pochi cuori prigionieri da liberare con la chiave della purezza, della determinazione e dell'amicizia.
Pensare al coraggio del piccolo, quarto moschettiere.
Pensare al fatto che anche se non ci si capisce, non è un buon motivo per respingersi, perché ci sono due lati per ogni discussione, ma nessun punto di vista che ha tutte le risposte.


Train on

 

 
Pensare al sapore di quel caffè nel bar di Luminopoli, alle sue vie meravigliosamente costruite, la sua torre brillante, il suo spirito allegro, poetico ed accogliente.
Pensare alla sensazione di correre in sella ad un Gogoat, con il vento tra i capelli (appena tagliati).
Pensare alla dolcezza di quella bambina e del suo Espurr, e dell'emozionante avventura vissuta insieme a loro.
Pensare alla delicata emozione nel coccolare i nostri piccoli amici.
E pensare agli amici grandi, di sempre, e alla definizione del percorso di ognuno.
 

Let's join hands

 

 

Oggi siamo tutti ideologicamente qui, al bar di Olivinopoli, fuori il pallido sole pre-primaverile che già illuminava i primi pomeriggi passati davanti ad Italia Uno sedici anni or sono ancora splende, le onde sono increspate quel tanto che basta dal farci avere voglia di avventura e tutti insieme alziamo i calici e ci uniamo ad un brindisi.
Questo è per voi, che ci siete stati dal primo giorno, e per voi che siete appena arrivati.
Questo è per voi, che non avete mai mollato, per voi, che ve ne siete andati e siete tornati, per chi ha smesso ma ricorda queste avventure con tenerezza e anche per voi che oggi le rinnegate.
Un brindisi per tutti noi, per le avventure passate e mai dimenticate, per gli amici che ci sono sempre stati e per quelli che non ci sono più, per i nemici che non finiranno mai e così pure la nostra voglia di affrontarli.
Che il futuro, nello studio, nel lavoro, nell'amore, nella famiglia, nelle passioni e nell'allenamento di Pokémon vi arrida.

E ora la parola a voi: qual è il vostro ricordo più bello legato ai Pokémon?
Fatecelo sapere nei commenti, e ricordate:
 
Teniamoci per mano, ancor di più nei momenti difficili
Cominciamo da zero, e teniamoci per mano
Teniamoci tutti per mano, ancor di più nei momenti difficili
Lavoriamo insieme, e teniamoci per mano
Teniamoci sempre, sempre per mano.