Il primo Watch Dogs segnò l'ingresso di Ubisoft nel mondo dei giochi sandbox, introducendo meccaniche assolutamente innovative ed inedite, che soprattutto per colpa di un gameplay decisamente monotono non elevarono il titolo al livello di capolavoro. Con Watch Dogs 2 si è provato a dare un colpo di mano importante alla serie, stravolgendone i punti cardini e cercando di ricalibrare sia l'atmosfera all'interno del gioco, sia il pubblico a cui si rivolge.
 
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A differenza dell'oscuro Aiden Pearce, questa volta vestiamo i panni dello scanzonato 24enne Marcus "Retr0" Holloway, un hacker nerd dotato di capacità atletiche e di combattimento decisamente sopra la norma, almeno rispetto allo stereotipo che abbiamo di queste figure. Lo stravolgimento dell'atmosfera parte dal ruolo dei comprimari, praticamente inesistenti nel primo, assolutamente fondamentali nel secondo; Marcus infatti non agirà da solo, ma entrerà a far parte di un gruppo di attivisti hacker, i DedSec, che hanno come fine quello di rovesciare la Blume Corporation, una società senza scrupoli che tramite il controllo del software ctOS 2.0 può acquisire dati personali, informazioni private e qualunque cosa possibile sulle persone, al fine di sfruttarli per il proprio tornaconto.

Fin qui la cosa è abbastanza banale. Il punto è che resta così.

La trama non decolla praticamente mai, tutto il contesto ruota attorno a questo gruppo di adolescenti con grosse capacità, che però non fanno altro che buttare lì volgarità in gergo giovanile (leggasi "bella zio") ed andarsene in giro per la città a compiere attività che permettano di accumulare i followers (l'equivalente dei punti esperienza in versione hacker), grazie ai quali aumentare la propria capacità di calcolo sfruttando anche i pc di queste persone; queste attività vanno dal fare cose spericolate e ben oltre la legalità, allo stalkerare personaggi famosi per pubblicare le loro cose private in rete. A questo punto la domanda sorge spontanea: perchè stiamo combattendo una società malvagia, facendo le stesse cose che fa lei?
 
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Semplice, perchè noi siamo giovani, spensierati, diciamo parolacce e non lo facciamo per arricchirci, ma solo per divertimento. Francamente la risposta non basta a favorire l'immedesimazione nella figura di Marcus come era accaduto con Aiden che, con tutti i limiti del caso, aveva un motivo per essere contro tutto e tutti. L'ambiente di San Francisco, per quanto ben realizzato, non migliora l'immersività generale a causa di un'intelligenza artificiale molto limitata. Per capirci, la società non risponde minimamente alle attività della DedSec, che potrà andare in giro ad assassinare polizia e civili senza veder calare di uno i suoi followers e senza suscitare nessun tipo di reazione. Le persone si accorgeranno di tutto ciò che noi faremo con il cellulare, ma non reagiranno di fronte ad eventi ambientali ben più importanti che avvengono a pochi passi da loro.
 
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Le missioni invece hanno fatto decisamente un passo in avanti, anche quelle che sembrano essere più ripetitive a livello di obiettivi, presentano comunque caratteristiche diverse che abbasseranno drasticamente il senso di dejà-vu. Quasi tutte potrebbero essere affrontate utilizzando le nostre abilità Stealth, di Hacker, o di Combattente. Il condizionale però è d'obbligo, perchè a conti fatti Ubisoft avrebbe anche potuto fare a meno di inserire le armi da fuoco (con le quali il 24enne si destreggia al pari di un marine addestrato), dato che i nemici ci saranno troppo superiori in numero per scontri di questo tipo e che le dinamiche di sparatoria non sono proprio da third person shooter. Anche le meccaniche stealth sono minate da un grosso limite: non si possono nascondere i corpi dei nemici ko. In pratica, visto che il numero delle guardie è sempre molto soverchiante, non ha senso andarsene in giro ad addormentarne una alla volta, perchè ben presto un corpo verrà scoperto e partirà la caccia all'uomo. Anzi, non utilizzando attacchi letali (sfruttando ad esempio le cariche elettriche date dal sovraccarico di un contatore), le altre guardie saranno anche in grado di far riprendere il collega. Spesso e volentieri l'unico modo che avremo per superare delle missioni sarà di affidarci ai due droni che possiamo costruire e pilotare: il robot terrestre jumper, in grado di attraversare cunicoli stretti e di hackerare fisicamente i device, ed il drone volante, non in grado di interagire, ma che ci da la possibilità di scandagliare l'intera zona individuando tutto ciò che c'è di utile nell'area. Quindi alla fine le abilità che ci tireranno fuori dai casini, saranno quasi sempre quelle che partono dal nostro cellulare.
 
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Il comparto tecnico è all'altezza delle aspettative, seppur non mancano alcuni cali di framerate e popup, soprattutto nei casi di sovraffollamento o di cambi di direzione veloci in auto; in generale la città è ben rappresentata e l'orizzonte visivo è piuttosto lungo. Non è eccellente la resa della pioggia, mentre gli effetti di esplosioni o dell'acqua sono ben fatti. La fisica invece è abbastanza approssimativa, soprattutto quella legata alla guida degli automezzi che, sebbene sia migliorata rispetto al passato, è ancora molto arcade, con picchi di bruttezza legati alle frenate ed agli incidenti. La città inoltre è davvero poco trafficata, molto al di sotto di quella che potrebbe essere una simulazione verosimile di San Francisco, non restituendo l'idea di un posto "vivo", ma solo di una cornice in cui far accadere gli eventi. Non abbiamo onestamente notato bug di particolare importanza, probabilmente anche perchè abbiamo provato il gioco sulla nostra Xbox One già con la patch 1.02 installata.
 
 
Conclusioni

Parliamoci chiaro, Watch Dogs 2 non è un brutto gioco di per sé, ma per Ubisoft è un'occasione mancata di costruire una storia valida con delle fondamenta solide, sacrificate sull'altare della "caciara" da giovani hacker dotati, buttandola sulla sregolatezza e superficialità generale. Il comparto tecnico è buono, con una fisica sufficiente ed una guida ancora troppo arcade, che però ha a disposizione un numero enorme di veicoli. Di sicuro è un gioco che può essere apprezzato da chi cerca 20/25 ore di divertimento ad alto potenziale, senza dover seguire una trama impegnata o situazioni complesse. Altrettanto certamente potrà rivelarsi una delusione per chi cerca un vero gioco sandbox (le meccaniche di gioco riducono drasticamente le possibilità di scelta su come completare una missione), con una storia ricca di colpi di scena e personaggi carismatici.