Svecchiare un franchise lungo numerosi anni non è un'impresa semplice, in particolare considerando che i fan, diventati appassionati di quelle storie ormai conosciutissime e così tante volte viste, potrebbero storcere il naso al minimo accenno di volontà da parte del suo creatore di rinnovare o addirittura stravolgere determinati elementi chiave dell'opera.
Dragon Ball Fusions, nuova coraggiosa iterazione della longeva produzione videoludica di Bandai Namco, si pone proprio come il titolo giusto per sfidare i fan più accaniti di Goku e compagni: cosa accadrebbe se il mondo delle Sfere del Drago che conoscevate diventasse una vera e propria arena, priva di limiti spaziotemporali nell'accogliere al suo interno personaggi provenienti da tutti gli universi narrativi della saga (incluso il recente Dragon Ball Super)?
E se fosse possibile trasgredire tutte le regole della tecnica di fusione avanzate nel corso della serie Dragon Ball Z?

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I giocatori di Dragon Ball Xenoverse non si troveranno stupiti nell'osservare e riflettere su tali quesiti, poiché abituati alle ''bizzarrie'' derivate dal concetto di multiverso introdotto per l'occasione.
Dragon Ball Fusions si pone dunque come un ''Xenoverse tascabile'', ma riuscirà effettivamente a soddisfare le aspettative degli appassionati?
 
STORIA

Dimenticatevi per un po' delle battaglie di Dragon Ball Z viste e riviste in televisione, e lasciate spazio ad una trama completamente originale, plasmata da voi (un personaggio maschile o femminile, differente anche in base alla razza scelta tra Saiyan, Majin, Namecciani, Terrestri e Alieni generici) e dai vostri compagni di avventura. Insieme al vostro amico/rivale Pinich e grazie alle Sfere del Drago, invocate l'immortale Shenron, da cui esaudite il desiderio di realizzare il torneo di arti marziali più grande di sempre, capace di accogliere i guerrieri più forti dell'intero universo: ciò comporta la creazione di numerosi varchi dimensionali, espediente ideale affinché arrivino nel mondo del vostro personaggio e di Pinich i tantissimi nemici e alleati introdotti nelle diverse serie di Dragon Ball. Una volta fatta la conoscenza di Bulma, verrete ufficialmente introdotti nel mondo che avete da sempre desiderato, ma non sarà poi così semplice raggiungere il torneo di arti marziali: dovrete prima allenarvi, diventare più forti e ricercare degli alleati fidati che possano darvi man forte nell'impresa. Fortunatamente, ci sarà il robottino Ziku, una creazione di Bulma simile ad un Nintendo 3DS, ad aiutarvi ad individuare tramite un radar al suo interno incorporato i vostri futuri compagni d'avventura... a patto che accettiate eventuali errori di calcolo da parte sua! Incontrerete quasi immediatamente, infatti, Nappa e Radish, due volti molto familiari e decisamente poco amichevoli per i fan cresciuti con Dragon Ball Z; ed ecco che giunge il primo di una serie di ostacoli che dovrete sormontare prima di arrivare al vostro torneo.

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In vostro soccorso giungeranno due bambini, Goten e Trunks, che diventeranno vostri compagni di viaggio quasi del tutto inseparabili per l'intera durata del gioco. Successivamente, conoscerete anche Pan, figlia di Gohan e Videl nella serie di Dragon Ball GT, pronta ad aiutarvi nel raggiungere il vostro obiettivo, soprattutto incuriosita dalla possibilità di poter conoscere le versioni giovanili dei suoi zii e addirittura del suo stesso padre.
Ospite d'onore all'interno delle vostre fila di guerrieri inarrestabili potrà anche essere Goku bambino (con conseguenti spassosi dialoghi tra padre giovanissimo e figlioletto) e, ovviamente, personaggi originali creati dall'editor del gioco.
Nel corso della vostra avventura avrete modo di conoscere un buon numero di potenziali alleati e di altrettanti nemici come il potentissimo Broly e il perfido Baby.
Benché l'avventura non brilli di colpi di scena eclatanti e di espedienti che sappiano creare un po' di imprevidibilità alle vicende, il vostro viaggio nel mondo di Dragon Ball Fusions risulterà piacevole e vi ricorderà quei momenti in cui da bambini immaginavate di essere protagonisti delle avventure di Goku e compagni... a patto che sappiate sopportare alcuni elementi del gameplay che vi lasceranno abbastanza perplessi.
 
GAMEPLAY

L'universo di gioco si presenta esplorabile da cima a fondo, permettendovi di muovervi con il vostro personaggio dove meglio vi aggrada e di cimentarvi in scontri sempre individuabili: spostandovi in volo da una parte all'altra noterete infatti alcuni nemici, aspiranti concorrenti al torneo di arti marziali, percorrere l'area di gioco e, a volte, inseguirvi fino a proporvi un combattimento amichevole. E' l'occasione ideale per scoprire le meccaniche da jrpg studiate per dare un tocco di strategia in più ad un titolo che, di base, sarebbe altrimenti un picchiaduro, come classico per una serie videoludica di Dragon Ball: agirete a turni, scegliendo accuratamente quale personaggio sfruttare per attaccare il nemico, studiando le sue potenzialità derivate da uno specifico elemento più efficace rispetto ad un altro; si tratta di una meccanica analoga al gioco di carta, sasso e forbici, in cui l'alleato più affine all'elemento Potenza sferrerà colpi decisamente più critici all'avversario di tipologia Tecnica, il compagno affine all'elemento Velocità attaccherà efficacemente un nemico di tipologia Potenza e così via. Il gioco vi ricorderà, attraverso un utile disegno collocato sullo schermo touchpad della console, tutte le debolezze di ciascuna tipologia elementale: a voi non resterà altro che osservarle se vorrete vincere in maniera veloce e indolore lo scontro.
Non dovrete solo scegliere l'attacco di base più consono all'occasione, ma anche sfruttare l'Attacco Zenkai, una modalità a tempo che vi permetterà di colpire più volte il nemico designato affinché riusciate a riempire la vostra barra di aura e, di conseguenza, al fine di sferrare la skill più potente a vostra disposizione. Il successo di tale mossa e la sconfitta del nemico vi consentirà di renderlo vostro alleato e dunque di aggiungerlo tra le vostre fila in futuro, un espediente non solo utile per potenziare la squadra con personaggi ben livellati di base, ma anche necessario al fine di proseguire: Dragon Ball Fusions presenta infatti diverse barriere che vi bloccheranno qualora vorreste proseguire in un'ulteriore area di gioco, ciascuna avente specifici requisiti da soddisfare in materia di sfere d'energia e di diverso colore; se ad esempio riuscirete ad aggiungere come vostro alleato un ex nemico di tipologia Potenza, le sfere rosse in vostro possesso aumenteranno, consentendovi di incrementare il livello massimo di queste ultime trasportabili.
Avanzando nell'avventura, inoltre, si sbloccherà una modalità che potrà rivelarsi un salvavita negli scontri più difficili: la Ultra Fusion, la tecnica ideata per unirvi (letteralmente) ai vostri alleati nel corso delle battaglie al fine di rendervi momentaneamente un unico ed invincibile guerriero; ciò vi consentirà di attaccare senza sosta il nemico (almeno fino allo scadere del tempo), per poi automaticamente lanciare una bomba di aura concentrata micidiale. Al termine della fusione, anche gli alleati che in precedenza risultavano K.O. torneranno in vita con un quantitativo di HP ben preciso, il che tornerà decisamente utile qualora aveste tra le vostre fila un alleato capace di curare voi e i vostri compagni.

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La vera debolezza del combat system si presenta non tanto nelle modalità Zenkai e Ultra Fusion (che potrebbero quasi essere definite ''lamer'' sotto certi aspetti, poiché vi troverete a fare troppo affidamento su di esse per vincere), quanto nei turni dell'avversario: davvero esagerati, anche nei momenti in cui sarete in netto vantaggio o avrete parato con successo un suo attacco, il nemico avrà sempre e comunque la precedenza rispetto a voi. Starete così ad osservare impotenti i colpi assestati da quest'ultimo (magari bloccandoli scegliendo la direzione da cui il nemico potrebbe attaccare mentre si teletrasporta in tutte le vostre direzioni) e innervosendovi qualora trovaste un avversario come Janenba capace di rigenerare la salute passivamente ad ogni turno.
Al termine dello scontro otterremo una serie di abilità apprendibili in base alla razza del proprio personaggio e degli alleati, tuttavia spesso e volentieri risulteranno, nella schermata, le medesime mosse utilizzate nel corso del combattimento; quale utilità effettiva ci sarebbe nel riapprendere le stesse e identiche skills se persino i propri alleati le hanno già apprese da tempo? Nessuna. In più, capiterà più di una volta che le abilità che effettivamente potrebbero risultare utili non saranno apprendibili dal proprio personaggio e alleati per via dell'incompatibilità della razza o non risulteranno mai come ricompensa. Scordatevi di trovare l'abilità per trasformarsi in Super Saiyan quando meglio vi aggrada, il titolo richiederà infatti un continuo grinding estenuante nel tentativo di ottenerla come drop di conclusione battaglia. Ed è proprio in tal senso che Dragon Ball Fusions, come rammenta il nome stesso del titolo, punta tutto sulle fusioni piuttosto che sulle trasformazioni, elemento che invece dovrebbe essere essenziale per un gioco basato sulla saga di punta di Toriyama.

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Se ne avrete abbastanza di proseguire con la trama principale di gioco, potrete cimentarvi in un numero discreto di missioni secondarie, capaci di ricompensarvi con nuovi alleati (come il potente Bardack) e tanti punti esperienza. Spesso e volentieri dovrete affrontare i vostri futuri compagni di squadra seguendo le loro regole (vincere entro un tot di limite di tempo, sconfiggere più avversari nello stesso momento o scagliando una determinata tecnica), ma non sempre ciò si rivelerà una passeggiata nel parco: a volte sarete costretti a tornare ad interagire con il personaggio che vorreste in squadra una volta giunti in prossimità della conclusione del gioco a causa della notevole difficoltà dell'obiettivo, rappresentata in particolare dalla tipologia di missioni secondarie che richiedono di dare il colpo di grazia a tutti i nemici sullo schermo e nello stesso tempo; in caso di fallimento, questi ultimi riotterranno immediatamente tutta la salute persa.
Ci saranno inoltre alcune aree, come il mondo in cui risiede il Dio Bills, che vi porteranno a racimolare un numero incredibile di sfere dell'aura (999 per ogni tipologia elementale) e pertanto vi porteranno via tanto tempo, aumentando esponenzialmente la durata del gioco, che non supererà le 15 ore se vi concentrete solo sulla trama principale.

Un'ottima aggiunta per incrementare ulteriormente la longevità del titolo risulta poi nella modalità online, disponibile anche per via locale, che vi permetterà di affrontare i vostri amici in scontri a turni.
Non abbiamo avuto occasione di testare tale feature a causa dell'assenza di giocatori effettivi, ma siamo certi che, nella giusta misura, non mancherà di divertire gli utenti.

GRAFICA E COMPARTO SONORO
 

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Dragon Ball Fusions presenta dei modelli di personaggi deformed, quasi ''chibi'' e pertanto dall'aspetto infantile; il vostro personaggio non è esente da tale regola, anche se l'editor di inizio gioco vi permetterà di modificare persino la sua altezza, tra il buon numero di opzioni disponibili (modifica della forma degli occhi e del loro colore, dei capelli, dell'uniforme ecc.).
Per i maniaci del 3D stereoscopico, purtroppo, tale opzione non sarà attivabile, risultando in un calo della profondità visiva dell'ambiente open world, generalmente ben caratterizzato e contraddistinto in base alle zone così come per i vari modelli dei personaggi. Visiterete nel corso dell'avventura alcune piccole aree familiari agli appassionati della serie, come la casa di Goku, la Capsule Corporation, Satan City e il mondo di Re Kaioh del Nord, utili nel caso dovreste recuperare gli HP persi in battaglia e per intraprendere nuove missioni secondarie. La struttura ad open world ricorda quella di una piramide in cui, man mano che ci si avvicina alla cima, si percepirà di essere ad un passo dal ''paradiso'', di sentirsi finalmente vicini alla vittoria del torneo di arti marziali più grande dell'universo e, pertanto, ogni sezione/piano è dipinta a dovere in modo da trasmettere al giocatore questo tipo di percezione. Tuttavia, il comparto sonoro non compie l'obiettivo di esaltare tutto ciò: le OST risultano monotone, spesso sottotono, non donando l'epicità ricercata da un'avventura che inserisce al primo posto la volontà del protagonista di essere ricordato da tutti come il guerriero più forte di sempre.
 
 
Dragon Ball Fusions è, in parole povere, il cugino sfortunato di Dragon Ball Xenoverse, di cui non sono state espresse adeguatamente le potenzialità a causa di un sistema di combattimento sbilanciato ed incapace di premiare a dovere i giocatori, in quanto preferisce avvantaggiare il nemico e adottare un RNG fastidioso quando si tratta di ottenere nuove mosse per il proprio personaggio e relativo team. La tematica delle fusioni è sì all'ordine del giorno, sacrificando però le innumerevoli altre possibilità offerte di base dalla serie in materia di trasformazioni (dipendenti dall'RNG sovraccitato) e di power-up, visivamente splendidi.
Se siete alla ricerca di un gioco di Dragon Ball memorabile, la vostra scelta ricadrà inevitabilmente nella serie Xenoverse o, addirittura, nelle vecchie glorie come Dragon Ball Budokai Tenkaichi 3.