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9.0/10
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Mahoromatic è una produzione articolata su due serie (più vari OAV) realizzata tra il 2001 e il 2003 da nientepopodimeno che lo studio Gainax. E già, lo stesso di <i>Fushigi no Umi no Nadia</i> ("Il mistero della pietra azzurra") e <i>Shin Seiki Evangelion</i> ("Neon Genesis Evangelion"), mica pizza e fichi!
La prima serie - "Mahoromatic: Automatic Maiden" - consta di dodici episodi più l’OAV speciale di fine anno; la seconda - "Mahoromatic: Something More Beautiful" o "Motto Utsukushii Mono" per i giappofili (per gli altri: significa esattamente la stessa cosa) - è composta da quattordici episodi più l’OAV speciale estivo. Inoltre è proprio dello scorso anno la pubblicazione dei due OAV "Mahoromatic: Tadaima Okaeri".
Il manga originale di Bunjūrō Nakayama e Bow Ditama è in otto volumi, realizzati dal 1998 al 2004, e vanta un tentativo di pubblicazione anche in Italia purtroppo interrotta al terzo/quarto volume (non ricordo precisamente) per motivi imprecisati.

Mahoro è un'androide da combattimento che, durante gli anni ‘80, venne schierato dall’agenzia Vesper per opporsi all’invasione aliena da parte dei Saint. A causa del suo massiccio utilizzo in battaglia e dell’ingente impiego della sua energia vitale, le viene comunicato che purtroppo sta raggiungendo il suo limite di operatività e che quindi le restano trentasette giorni di vita, giorni che possono essere innalzati a 398 a patto di disinstallare la maggior parte dei sistemi di armamento dal suo corpo meccanico.
La Vesper, riconoscendo i suoi meriti di servizio, le offre la possibilità di passare come meglio desidera gli ultimi giorni di vita che le rimangono e Mahoro decide di impiegarli mettendosi al servizio come governante del quattordicenne Misato Suguru, un ragazzo orfano di padre e di madre che vive da solo. Il perché della scelta di Mahoro lo scoprirete durante la visione della serie…
La storia in pratica narra la faticosa ricerca da parte di Mahoro, nei suoi ultimi giorni di vita, di conoscere ed integrarsi in un mondo diverso e sicuramente migliore di quello oppresso dalla guerra in cui ha sempre vissuto. L’androide sarà però costretta suo malgrado a fare continuamente i conti col proprio passato, che non vuole abbandonarla e che sembra cercare di impedirle di raggiungere la seppur breve felicità tanto desiderata.

La trama si sviluppa in modo lineare e graduale, intervallata di tanto in tanto da puntate molto divertenti, portandoci a conoscenza di molti punti oscuri già a partire dalla prima serie, le cui puntate iniziali sono ovviamente introduttive. Il ritmo della narrazione è costante, né troppo lento, né eccessivamente veloce. L’opera risulta pertanto un buon mix di azione, sentimento, commedia e anche un po’ di "ecchi" che non guasta mai (ma niente a che vedere con quello spinto delle produzioni più recenti, come potete immaginare).
A livello comico sono degni di nota in particolare i siparietti tra Mahoro e Suguru, quando lui tenta senza successo di nasconderle le sue riviste pornografiche, e le vere e proprie battaglie di gelosia tra la protagonista e Shikijo-sensei, professoressa maniaca con una passione perversa per il quattordicenne.
Le animazioni e i disegni made in Gainax sono certamente sinonimo di garanzia, ovviamente considerando che la serie ha pur sempre più di un lustro di età. La colonna sonora è gradevole, anche se non particolarmente degna di nota; d’altronde non è certo questo il punto forte dell’anime.

Ora veniamo alle mie considerazioni personali. Fatico veramente a trovare le parole per descrivere un’altra grossa scoperta fatta durante la mia ricerca nell’archivio degli anime usciti negli ultimi anni. Due giorni: tanto ci ho messo a mangiarmi letteralmente le ventisei puntate delle due serie. E il risultato è che Mahoromatic è balzato letteralmente nella mia Top Five, surclassando altri titoli di tutto rispetto.
La protagonista è assolutamente deliziosa in ogni suo comportamento (anche quando mena le mani e spara con una pistola abnorme), per cui la metto sicuramente ai primi posti nel mio harem di ragazze 2D: quando veste la tuta da combattimento poi la trovo assolutamente sexy...
Ahehm scusate... dicevo che la storia è una delle più coinvolgenti che abbia mai seguito, è un tumulto di emozioni. Inevitabilmente ci si trova a fare un tifo scatenato perché si arrivi infine alla felicità per i due protagonisti, ma poi ritorna la consapevolezza di quell’ombra di morte che ne oscura il futuro. Trovo che sia proprio in questo dualismo il fascino di quest’opera: tutti noi che ne rimaniamo coinvolti ci troviamo a sperare che quel limite di 398 giorni prima o poi si dilati e sparisca del tutto, ma, dopo i momenti felici, alla fine di ogni episodio ci rendiamo conto che il tempo avanza noncurante degli avvenimenti e dei desideri dei protagonisti. Eppure quell’ombra costantemente presente non turba la serenità di Mahoro che è ammirevole nel perseguire i suoi scopi, nonostante tutto.
Il finale c’è (e già questa è una buona notizia) ed è tutto da vedere. Mi spiace, ma non posso dirvi nulla se non che di sicuro non è ciò che pensate.
Insomma, un anime da 9 1/2 e forse anche qualcosina di più, che ritengo assolutamente imperdibile per tutti quelli come me che amano le storie sentimentali, ma condite di un buon carico di azione e divertimento. Sperando che prima o poi riprendano la pubblicazione del manga in Italia.</i></i>