Recensione
Svolto cronologicamente dopo la disfatta di Cell, nel film il mondo torna in pace e decide di festeggiarla organizzando un torneo d'arti marziali di matrice bizzarra tipica dei tv game nipponici, nella quale sarà possibile sfidare Mr.Satan come premio, una volta vinta la competizione. Inutile dire che i Guerrieri Z vedono l'evento come una ghiotta occasione per confrontarsi, tant'è che a partecipare all'evento ci sono proprio tutti: Gohan, Piccolo, Crilin, Trunks, Yamcha e TenShinHan. Purtroppo l'incontenibile aura emanata da Saiyan, Namecciani e Terrestri desta l'attenzione di Bojak, demone confinato in una barriera oscura eoni or sono da un sigillo contiguo dei quattro Re Kaioh, sciolto dopo la morte del Re Kaioh del Nord, dipartito con Goku nella disfatta di Perfect Cell.
Gohan sarà costretto a ricorrere al medesimo potenziale utilizzato nel corso del Cell Game, per salvare i suoi amici e il mondo che ama.
Questo nono lungometraggio è l'ultimo dedicato alla prima lunghissima parte di Dragonball Z avente protagonista Goku: lo stile di disegno è molto buono, la colonna sonora s'attesta all'altezza della media cinematografica, e i colori sono particolarmente sgargianti. Questo film, peraltro, rappresenta purtroppo l'ultima possibilità di vedere in scena i personaggi di TenShinHan e Yamcha.
Gohan sarà costretto a ricorrere al medesimo potenziale utilizzato nel corso del Cell Game, per salvare i suoi amici e il mondo che ama.
Questo nono lungometraggio è l'ultimo dedicato alla prima lunghissima parte di Dragonball Z avente protagonista Goku: lo stile di disegno è molto buono, la colonna sonora s'attesta all'altezza della media cinematografica, e i colori sono particolarmente sgargianti. Questo film, peraltro, rappresenta purtroppo l'ultima possibilità di vedere in scena i personaggi di TenShinHan e Yamcha.
