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Okay, lasciatemelo dire: Shinichiro Watanabe è un genio. Proprio così, un genio degli anime. Ora, per chi non lo sapesse o ricordasse (o per chi non ne avesse letto la scheda qui sul sito per pigrizia), Shinichiro Watanabe è il regista di "Cowboy Bebop". "Samurai Champloo", però, è una serie completamente diversa se non per qualche punto, tra cui il mix di generi.
Ma quali sono le differenze con quel capolavoro di "Cowboy Bebop"? Prima di tutto, la colonna sonora: mentre Bebop usa soprattutto jazz e blues (ma anche rock), quest'anime ha un tema hip-hop, che chiaramente è un genere diversissimo dagli altri due - infatti non è più Yoko Kanno a dirigere la colonna sonora, bensì Nujabes, il quale purtroppo è morto. Secondo, il genere: mentre il primo è un fantascientifico/noir, questo è storico (più o meno)/commedia. Insomma, questo è davvero un anime originale pieno di trovate divertenti e momenti spassosi.
I personaggi di rilievo, oltre ai tre protagonisti, sono pochissimi e in generale la serie ha quasi tutti episodi autoconclusivi (proprio come "Cowboy Bebop"). L' anime, poi, non ha significati di fondo, e questa è una grande differenza con il capolavoro di Watanabe.
Davvero bella è la canzone utilizzata nell'ultimo episodio: "San Francisco", eseguita dai Midicronica.