Recensione
Recensione di Xxx aka Skorpion
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Non sono un amante dei recap, ma quando un lavoro è fatto bene bisogna ammetterlo.
"Kimi ni todoke" è un manga shoujo nato dal pennino di Karuho Shiina nel 2006; nel 2009 è stato adattato in una serie anime fedele alla trama del manga e nel 2011 è iniziata la seconda serie animata.
La storia parla di Kuronuma Sawako, chiamata da tutti "Sadako" per la sua somiglianza con il quasi omonimo personaggio di "The Ring", infatti molti suoi compagni di scuola sono intimoriti dal suo aspetto e dalla credenza diffusa che Sawako porti sfortuna. La svolta si ha con la comparsa di Kazehaya Shouta, il protagonista maschile della serie; è grazie a lui che Sawako inizia ad aprirsi con gli altri e comincia a trovare degli amici.
Questo episodio che fa da apripista alla seconda serie non è altro che un recap della prima serie dal punto di vista di Kurumi (Kurumizawa Ume), rivale in amore della protagonista Sawako. Tuttavia non è solo un recap che ripropone scene tratte dalla prima serie incollate alla bell'e meglio, sono presenti scene mai viste e pensieri di Kurumi.
Da ricordare la parodia/citazione di "Death Note", che ho trovato molto divertente, e ironica se si pensa che Kurumi è doppiata da Aya Hirano, così come Misa in "Death Note".
La realizzazione tecnica è ottima. I disegni sono stupendi e non hanno niente da invidiare a quelli del manga, in particolare i visi sono fatti benissimo, ma in generale i personaggi sono ottimamente realizzati, senza nulla togliere agli sfondi. Buono è anche l'uso delle luci e degli effetti. Le animazioni sono realistiche e fluide. La colonna sonora combacia perfettamente con gli eventi.
La opening "Soufuu" di Tanizawa Tomofumi (stesso autore della opening "Kimi ni todoke" della prima serie) e la ending "Kimi ni todoke..." di MAY'S sono due vere perle. Belle le canzoni e le scene sono adatte al ritmo della canzone, il video della opening in particolare è molto bello.
Il doppiaggio per me è a dir poco superbo, non c'è una sola parola fuori posto.
Aya Hirano nel ruolo di Kurumi riesce perfettamente a interpretare la "doppia faccia" della ragazza, sapendo destreggiarsi sia con un tono di voce "puccioso" sia con uno forte e deciso. La stessa Sawako si stupisce di questo brusco cambio di voce.
Mamiko Noto riesce a esprimere perfettamente l'ingenuità e l'innocenza della protagonista mentre Daisuke Namikawa, che presta la voce a Kazehaya, ci regala un'interpretazione molto emozionante e realistica sia mentre si preoccupa per Kurumi rimasta sola, sia davanti alla dichiarazione della ragazza.
Insomma "Unrequited Love" è un recap molto riuscito che in soli 22 minuti riesce a emozionarti e a farti sorridere.
"Kimi ni todoke" è un manga shoujo nato dal pennino di Karuho Shiina nel 2006; nel 2009 è stato adattato in una serie anime fedele alla trama del manga e nel 2011 è iniziata la seconda serie animata.
La storia parla di Kuronuma Sawako, chiamata da tutti "Sadako" per la sua somiglianza con il quasi omonimo personaggio di "The Ring", infatti molti suoi compagni di scuola sono intimoriti dal suo aspetto e dalla credenza diffusa che Sawako porti sfortuna. La svolta si ha con la comparsa di Kazehaya Shouta, il protagonista maschile della serie; è grazie a lui che Sawako inizia ad aprirsi con gli altri e comincia a trovare degli amici.
Questo episodio che fa da apripista alla seconda serie non è altro che un recap della prima serie dal punto di vista di Kurumi (Kurumizawa Ume), rivale in amore della protagonista Sawako. Tuttavia non è solo un recap che ripropone scene tratte dalla prima serie incollate alla bell'e meglio, sono presenti scene mai viste e pensieri di Kurumi.
Da ricordare la parodia/citazione di "Death Note", che ho trovato molto divertente, e ironica se si pensa che Kurumi è doppiata da Aya Hirano, così come Misa in "Death Note".
La realizzazione tecnica è ottima. I disegni sono stupendi e non hanno niente da invidiare a quelli del manga, in particolare i visi sono fatti benissimo, ma in generale i personaggi sono ottimamente realizzati, senza nulla togliere agli sfondi. Buono è anche l'uso delle luci e degli effetti. Le animazioni sono realistiche e fluide. La colonna sonora combacia perfettamente con gli eventi.
La opening "Soufuu" di Tanizawa Tomofumi (stesso autore della opening "Kimi ni todoke" della prima serie) e la ending "Kimi ni todoke..." di MAY'S sono due vere perle. Belle le canzoni e le scene sono adatte al ritmo della canzone, il video della opening in particolare è molto bello.
Il doppiaggio per me è a dir poco superbo, non c'è una sola parola fuori posto.
Aya Hirano nel ruolo di Kurumi riesce perfettamente a interpretare la "doppia faccia" della ragazza, sapendo destreggiarsi sia con un tono di voce "puccioso" sia con uno forte e deciso. La stessa Sawako si stupisce di questo brusco cambio di voce.
Mamiko Noto riesce a esprimere perfettamente l'ingenuità e l'innocenza della protagonista mentre Daisuke Namikawa, che presta la voce a Kazehaya, ci regala un'interpretazione molto emozionante e realistica sia mentre si preoccupa per Kurumi rimasta sola, sia davanti alla dichiarazione della ragazza.
Insomma "Unrequited Love" è un recap molto riuscito che in soli 22 minuti riesce a emozionarti e a farti sorridere.