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8.0/10
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Ogni volta che penso a "Excel Saga" non posso fare a meno di immaginarmi un gruppo di autori che passa il sabato sera a sghignazzare facendo una maratona su Youtube dei finti trailer di Maccio Capatonda. Perché questo è fondamentalmente "Excel Saga": 'cazzeggio' allo stato puro.

Tratto dall'omonimo manga di Koshi Rikudo, "Excel Saga" è la storia di Excel, una disoccupata, e Hyatt, una principessa aliena che muore una puntata sì e l'altra pure, le quali lavorano per l'ACROSS, l'organizzazione per la realizzazione dell'Ideale. Il loro compito è conquistare il mondo agli ordini de Il Palazzo. Dall'altra parte, a difendere l'umanità, c'è la Squadra Comunal Combattente, formata da tre impiegati comunali che sono anche i vicini di casa di Excel e Hyatt. Senza alcun motivo logico si dipana parallelamente la storia di Pedro, immigrato sudamericano che muore nella prima puntata a causa di Excel e vedrà sua moglie sposarsi con un altro.
Se cercate un filo logico nella trama di "Excel Saga" o una risposta anche alla più elementare domanda, state freschi, già il sottotitolo parla chiaro: animazione sperimentale insensata, e comunque lo scopo di questa serie non è fornire una trama solida. Il vero obbiettivo di "Excel Saga" è sfottere la gloriosa storia degli anime. Quest'anime infatti è un vero e proprio tritacarne di serie, generi e luoghi comuni di anime e manga, una citazione e una parodia continua che rovescia e sbeffeggia storie e situazioni che ci hanno accompagnato per anni. Non per niente ogni episodio si apre sempre con la gag dell'autore del manga che dà la propria autorizzazione affinché "Excel Saga" diventi un anime una volta sportivo, un'altra poliziesco, un'altra ancora fantascientifico... (c'è anche la puntata parodia degli hentai, mai andata in onda perché gioca proprio con il concetto di scandalo e decuplica sarcasticamente le scene hot e quelle di violenza). Proprio il suo particolare umorismo lo ha reso letteralmente il capostipite di un genere di comicità citazionista che, a partire dal suo esempio, ha portato alla nascita di tutta una serie di anime che ne riprendono la vena dissacratoria e parodistica, come "Gintama", "Abenobashi", "Dai Mahou Togue" o "Host Club". Ovviamente, per godere appieno di tutte le gag e le citazioni che Excel Saga sciorina nel corso dei suoi ventisei episodi, è necessario avere una buona conoscenza in materia di manga, altrimenti il rischio è rimanere interdetti. Difatti, quando lo vidi in televisione per la prima volta, molti episodi mi lasciarono con l'amaro in bocca; solo con gli anni ho potuto godere appieno di tutte le chicche comiche celate nella trama, piacere cresciuto di pari passo con la mia cultura di manga e anime. D'altronde cosa ne potevo sapere che Excel ha sempre fantasie erotiche su Il Palazzo di stampo omosessuale perché si prendono in giro le appassionate dello yaoi? O che il terzultimo episodio è inspiegabilmente tristissimo esattamente come certi film di alcune saghe comiche, che al contrario sono malinconici e intimisti (primo fra tutti "Tenchi Muyo")?

A tutto questo si unisce un umorismo frenetico, demenziale, un turbinio di gag che non risparmia nemmeno la riuscita della serie stessa, visto che non si fa nulla per nascondere le assurdità, le incongruenze della trama e i buchi di sceneggiatura, anzi, si rivendicano e si elevano all'ennesima potenza per la riuscita di nuovi momenti comici (basti pensare al personaggio della Grande Volontà del Grande Universo, un piccolo cosmo con le braccia da donna e lo smalto sulle unghie, il cui unico scopo è sbloccare la trama, resettandola, o resuscitare personaggi che non possono morire prima del finale). In fondo è questa la maggiore differenza con il manga: se il fumetto si limitava ad essere una serie comica di stampo supereroistico, l'anime eleva tutto all'ennesima potenza e fa invece dell'anarchia e dello sberleffo cronico la sua ragion d'essere.

Certo, "Excel Saga" non è immune a difetti. Certe volte la ricerca della gag a tutti i costi diventa stancante, per non dire che risulta forzata; inoltre sarebbe stato meglio mettere da parte un po' di anarchia narrativa e inserire un intreccio, anche se esile, ma comunque più lineare, in modo da dare più ordine e logica al tutto. Tuttavia, nel complesso, "Excel Saga" è una serie che non posso fare a meno di consigliare, perché è anche ottimamente realizzata dal punto di vista tecnico e ha una sigla finale da applausi. In particolar modo raccomando l'edizione italiana, in cui la doppiatrice di Excel, Federica De Bortoli, fa veramente un miracolo di interpretazione, riuscendo a rendere la parlantina in stile mitragliatrice di Excel non solo in maniera chiara, ma anche senza svenire per un'embolia.
Insomma, se avete amato "Gintama" e simili, la visione di "Excel Saga" è praticamente obbligata. Divertentissimo.