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E' il classico harem con poco, se non nulla, da offrire. Graficamente non è di certo il massimo, e le animazioni dei combattimenti corpo a corpo spesso lasciano il tempo che trovano.
I personaggi sono stereotipati e non approfonditi, dato che ad avere diritto a un po' di spazio saranno solo in tre: Moroha, Shizuno e Satsuki. Tutti gli altri personaggi, che fanno parte dei Savior come loro, non saranno altro che comparse buone solo a far numero e utili a tappare qualche buco qua e là. Tra questi personaggi secondari ne troviamo uno su cui mi sento in dovere di aprire una parentesi, ovvero Kanzaki, ragazza vice-capitano feticista di fondoschiena maschili e di testicoli, dato che, quando farà la sua comparsa, sarà unicamente per palpare le parti del corpo sopracitate al malcapitato di turno. Ad andare a braccetto con questo personaggio, ci saranno il capitano, che comparirà per afferrarle e schiacciarle la testa, e la studentessa (guarda caso tettona) americana, la cui unica utilità sarà quella di fare una gag che tuttora non capisco (ogni cosa dica Kanzaki pensa sia rivolta a qualche parte del suo corpo). Quindi queste comparse risulteranno piuttosto ripetitive.

Ripetitive come i combattimenti che, oltre ad essere animati male come ho detto prima, si svolgeranno tutti nello stesso identico modo: il protagonista fatica a tenere testa a un nuovo avversario, ha una visione, pronuncia "ora ricordo" e tira fuori dal nulla una nuova tecnica definitiva. Tra l'altro assisteremo a combattimenti di alto livello e saremo in grado di vedere il protagonista decidere di contrastare dei mostri fatti di fulmini con una tecnica d'acqua... cioè usa uno dei principali conduttori dell'elettricità per sconfiggere l'elettricità stessa. Sono rimasto allibito. Giunti a quel punto, ero psicologicamente pronto a vedere Moroha tentare di spegnere un fuoco gettandoci sopra della legna.

A un passo dal finale non poteva mancare il consueto episodio sprecato, interamente dedicato, salvo qualche minuto alla fine, alla solitudine della piccola Maya e ad un pigiama party.
Per concludere in bellezza, nelle scene finali vediamo Haimura che, a seguito di un pericolosissimo doppio bacio sulla guancia, perde l'equilibrio e inizia a rotolare giù per una discesa, inquadrata poco prima, che assolutamente non era così ripida da permettere (senza infrangere le leggi della fisica) di rotolare giù per diversi metri. Ho trovato questa scena come "l'ultimo tentativo disperato di inserire qualcosa che potesse far ridere", ottenendo però l'esito opposto.
Ottiene una sufficienza tiratissima, solo perché sono generoso.