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5.0/10
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Marte è sulla buona strada per essere colonizzato dalla razza umana: c'è aria respirabile, mari, monti e parecchia vegetazione, una base di partenza assai incoraggiante, se non fosse che ci stanno i bacherozzi! Ora voi direte: "Tutto qua il problema? Si tratta di insetti presenti anche sulla Terra, non lo sapevi?" In effetti sì, se non fosse che gli 'scarrafoni' di Marte hanno ben poco da spartire coi nostri, si tratta di bestioni antropomorfi che hanno superato agevolmente i due metri di altezza, lo sguardo tipico dell'ottuso e un fisico anabolizzato da far invidia persino a un culturista. Visto e considerato che una comune ditta di disinfestazione se ne sarebbe tranquillamente lavata le mani, non resta altro da fare che mettersi a giocare con il DNA cercando di creare degli esseri umani geneticamente modificati, il tanto che basta per sopraffare tali schifose bestiacce. Basta poco, che ce vo'? Ecco dunque servito su di un piatto d'argento un input narrativo apparentemente intrigante, seppur già ampiamente trattato in svariate opere a sfondo fantascientifico, come potrebbero essere il ben più riuscito "Gene X" per quanto concerne i manga e l'arcinoto "Starship Troopers" tirando in ballo la cinematografia americana. Con quest'ultimo l'esempio mi sembra davvero particolarmente calzante sotto molteplici punti di vista e anche per via di uno sviluppo narrativo e registico che, in "Terra Formars", pare effettivamente assai più assimilabile a quello di un'opera hollywodiana anziché a un anime; se questo sia definibile maggiormente un pregio o un difetto dipenderà unicamente dai gusti personali dello spettatore. Personalmente non ho trovato particolarmente riuscito tale aspetto, che anzi mi ha creato un senso di fastidio spesso e volentieri con troppi tempi morti, continui flashback, spiegazioni e "mistificazioni" davvero eccessive.
La caratterizzazione dei personaggi è riuscita solo a metà... forse anche meno di metà; abbiamo a che fare con personaggi tutti potenzialmente molto carismatici, ma vengono approfonditi poco o niente, non riuscendo così a creare il giusto feeling affettivo con nessuno di essi, vanificando dunque anche buona parte del tanto ricercato effetto "drammatico" di parecchie scene. Quanto appena scritto vale per tutti ad eccezione del tedesco Adolf, la cui caratterizzazione si rivelerà ben diversa e ben più approfondita e intrigante rispetto a quella dei suoi compagni di sventura; oserei anche dire che buona parte del meglio che "Terra Formars" ha da offrire sarà legato proprio a tale personaggio.

"Terra Formars" è stato oggetto di giudizi durissimi e a mio parere decisamente eccessivi: non si tratta certo di un'opera particolarmente riuscita e presta il fianco a critiche di vario genere, ma ciò che ha influito maggiormente sul malcontento di molti va sicuramente ricondotto a un uso abbondante e scriteriato di una fastidiosissima censura, capace di snaturare l'opera e non solo: riesce a rendere la visione realmente problematica, per niente piacevole non solo dal punto di vista meramente estetico, ma talvolta rendendo arduo (se non impossibile) addirittura decifrare cosa stia realmente accadendo in scena. Io stesso ho trovato questo aspetto assolutamente inaccettabile, tanto che (se non fossi riuscito a visionare una versione priva di censure) avrei potuto tranquillamente abbandonare la serie già dal secondo o terzo episodio. La censura non è mai piacevole, ma a questi livelli diventa qualcosa di veramente eccessivo e insopportabile, tanto da rendere quasi vana la visione della serie. Fatte le sopracitate premesse, personalmente non mi sento di esprimere un giudizio eccessivamente duro con questo titolo che, in un modo o nell'altro, è riuscito a non annoiarmi mai. La sceneggiatura è deficitaria, la trama fa acqua qua e là, la narrazione in vari punti diventa assai caotica e tediosa per colpa di continui flashback e frequenti spostamenti di scenario (tra Marte e Terra), la caratterizzazione dei personaggi (eccetto Adolf) è decisamente superficiale, alcune trovate sanno di già visto, altre sembrano veramente improbabili, se non assai ridicole, e la terminologia "tamarro" direi che contraddistingue piuttosto efficacemente quest'opera in diversi passaggi, ma trova nell'ultimo episodio la sua massima espressione. Purtroppo, dal mio punto di vista, la cosa non vuol essere affatto un elogio - se non si fosse capito.

Questi (e altri) sono i tanti limiti che la versione animata di "Terra Formars" ha da offrire, ma ritengo che un 5 possa esprimere efficacemente il mio giudizio su questa serie che, curata in modo diverso, avrebbe potuto ottenere certamente riconoscimenti generali assai migliori di questi: le potenzialità le aveva tutte, ma sono state mal sfruttate.