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6.0/10
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UnCassandra narra la storia di due ragazzi, Banjo e Nanaki, che sono capaci di prevedere il futuro: se lui ci riesce interpretando delle foto incluse in un taccuino, lei lo fa attraverso visioni abbastanza dettagliate davanti allo specchio. I due decidono di coalizzarsi nel tentativo di scongiurare le disgrazie descritte nel libercolo di Banjo al fine di ribaltare l'ultima profezia, di cui egli sarà vittima. Nella loro missione tuttavia si scontreranno con un uomo di nome Makita, perverso e ossessionato dalla sua volontà di essere un "Esecutore di profezie", che intende fermarli anche a costo di ucciderli pur di impedire loro di cambiare gli infausti presagi.

Fin qui la storia è davvero interessante (ovviamente se passate sopra alla sensazione di "già visto", più che lecita): personalmente ho trovato il racconto molto interessante, a tratti non troppo scontato, davvero meritevole insomma.
Tuttavia dal primo quarto del secondo volume viene introdotto un terzo personaggio, una ragazza di nome Chiasa, alle prese con la terribile "Maschera di Cassandra", che intende "sigillare" per fermare il suo potere demoniaco. La ragazza si unisce al duetto e insieme decidono di cooperare per portare a termine le rispettive missioni. L'introduzione di Chiasa nella storia però appare secondo me davvero fuori luogo: prima di tutto rompe il duetto a cui ormai ci si era abituati nel primo volume: risultava per me originale, in quanto essendo maschio e femmina volti a rischiare la propria vita e salute (Banjo per primo!) pur di distruggere le profezie era davvero interessante. La seconda ragazza risulta perciò inappropriata di fronte al duo affiatato. In secondo luogo da qui la trama diventa ben meno interessante, a tratti prevedibile, costituita da elementi narrativi già visti e rivisti e da colpi di scena davvero improbabili, primo fra tutti l'esplosione di un appartamento dalla quale Banjo ne esce praticamente illeso anziché ustionato, neanche fosse stata un'"innocua" onda d'urto!
Il finale non è male: è sereno, mite, accettabile direi, ma mi ha lasciato impassibile anche se costituisce una maniera giusta (ma piatta) di terminare questo manga.
Azzarderei che l'autrice non aveva più idee e ha terminato in fretta e furia questo plot avviato bene ma proseguito in maniera degenerata perdendo il ritmo iniziale.

I disegni sono fatti bene, nonostante il tratto sia non propriamente originale, tuttavia è accettabile anche nelle scene d'azione. Da annoverare le copertine: sono rappresentate scene molto adrenaliniche e con una buona scelta di colori, davvero belle a vedersi.
In definitiva posso dire che questo manga nell'insieme mi è piaciuto, tuttavia il primo volume è di gran lunga migliore del secondo, che di contro è poco ispirato; per questo il giudizio finale si abbassa ad un 6 risicato.
Edizione a cura dii GP Manga, molto buona e dalla copertina parecchio robusta.

Storia:5, Disegni:6, Qualità/prezzo:7