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Se siete amanti della fantascienza, dei viaggi nel tempo, delle teorie sugli universi paralleli e apprezzate le storie introspettive e sentimentali non potete farvi sfuggire questo vero e proprio capolavoro, sfortunatamente poco conosciuto e pubblicizzato.
Se avete amato le vicende narrate nell'anime Steins;Gate, in questo manga ritroverete un po' delle medesime atmosfere oniriche quanto incredibilmente reali, condite da un'eccelsa caratterizzazione dei personaggi e da un'impeccabile sviluppo narrativo.

Le Nostre Tracce Nel Tempo −The Time Travel Kasuga Laboratory− è un'opera ricercata, di rara bellezza narrativa ed estetica, che richiede un certo impegno da parte del lettore.
La narrazione segue le vicende di due sorelle scienziate, Aki e Mizuki, che in un futuro prossimo hanno messo a punto una sofisticata tecnologia in grado di far compiere, a chiunque lo desideri, un viaggio nel tempo In-Brain. Questo sistema molto originale (e che personalmente non avevo mai incontrato in nessun'altra opera) permette al soggetto di viaggiare nel tempo sfruttando le sue proprietà psichiche e quelle del mondo che lo circonda; in sostanza gli ultimi 20 anni di vita della città di Kasuga, dove ha sede la struttura, sono stati scansionati e memorizzati sotto forma di dati all'interno della macchina, rendendo così possibile la loro consultazione mediante un collegamento cerebrale del soggetto alla macchina stessa. Il corpo rimane nel mondo reale, ma la mente è in grado di viaggiare nel tempo come spettatore semi-passivo: il soggetto può interagire con le persone e gli oggetti del passato ma le modifiche apportate al continuum spazio-temporale, essendo appunto una mera simulazione, non sono permanenti e non influiscono sul tempo reale, evitando così ogni tipo di paradosso.
Così, la bella e intraprendente Aki Kazamidori, permette alle persone che lo desiderano -in cambio di un corrispettivo in denaro- di tornare indietro nel tempo e rivivere un momento chiave della loro esistenza. I motivi per cui i clienti scelgono di viaggiare nel tempo sono i più disparati e durante questa esperienza i loro veri sentimenti si rivelano. Vengono così alla luce molteplici spaccati di vita dolceamara, dove ogni individuo si scontra con la cruda verità: la reale importanza delle cose che amiamo ci appare chiara solo dopo averle perse.
Contemporaneamente a questo filone onirico- introspettivo che caratterizza i primi volumi, si dipana, molto lentamente, una trama ben più articolata e complessa che culminerà nei volumi finali. La morte della sorella minore Mizuki, una strana catastrofe avvenuta a Tokyo dove molte persone hanno perso la vita e la sensazione di essere "fuori posto": questi sono solo alcuni dei fantasmi del passato con cui Aki dovrà misurarsi e la spietata verità che la aspetta andrà oltre ogni sua previsione, facendo vacillare le mura di certezze che si era costruita e costringendola ad affrontare così i suoi reali sentimenti.

Il disegno, insieme alla trama, è un altro dei punti di forza del manga: pulito, preciso, dettagliato, scientifico. Il tono realistico del tratto coinvolge il lettore e si amalgama perfettamente con il flusso della narrazione. L'opera è ben sceneggiata: dopo i primi due volumi dai tratti slice of life, il ritmo narrativo (incredibilmente esente da tempi morti) va in un serrato crescendo, dosando con maestria colpi di scena e momenti sentimentali, creando un prodigioso mix di fantascienza e lezioni di vita. Già, perché il manga sembra proprio volerci dare una tirata d'orecchie, per farci riflettere sui valori che contano davvero nella nostra esistenza e sull'importanza delle persone a noi care.

Le Nostre Tracce Nel Tempo è dunque un manga che consiglio senza riserve, in particolare alle persone sensibili in grado di apprezzare una narrazione che va oltre la carta e che, immedesimandoci nei riuscitissimi personaggi, ci apre bruscamente gli occhi sulle debolezze dell'essere umano e sul significato dell'amore e dei legami con le persone importanti della nostra vita.
Questa opera letteraria (così deve essere definita) ci insegna una cosa di fondamentale importanza: le tracce che lasciamo nel tempo sono indelebili e insostituibili. Innegabilmente, nel lungo e difficile percorso della vita, ci rendiamo conto troppo tardi del valore delle persone che hanno camminato con noi e solo dopo averle perse ci ritroviamo a desiderare, dal profondo del cuore, di poter un giorno incrociare di nuovo la loro strada.