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Quarta serie di questo fantastico manga e, dopo il "First Stage", la mia seconda serie preferita.

Ryosuke Takahashi ha finalmente creato il suo nuovo team, il Project D, formato solo da Takumi e da suo fratello Keisuke, team che andrà di prefettura in prefettura sfidando avversari sempre più forti, che porteranno al limite le capacità di entrambi i piloti.

Serie che davvero prende tutto dai punti forti dalle precedenti e si espande ancora di più. Oltretutto, l'attenzione non sarà concentrata solo su Takumi, ma anche su Keisuke, che saprà dimostrare il proprio valore, anche lui con sfide al limite e migliorando di episodio in episodio. Interessante come l'attenzione vada a toccare sia tecnica di guida, componenti meccaniche delle auto ed anche strategie di gara, rendendo il tutto non solo emozionante ma anche dando quel tocco di realismo che male non fa.
Anche Takumi migliorerà e davvero lo spettatore non farà fatica a cogliere i suoi progressi, se confrontati con le sue già straordinarie capacità dimostrate precedentemente. Altra ottima cosa che ho apprezzato è la varietà: davvero qua si gira il Giappone in lungo ed in largo, strade differenti, con auto ed avversari sempre differenti che tenteranno in tutti i modi di sconfiggere i due assi del Project D.

Disegni ottimi, non al livello del "Third", a mio parere, ma comunque un buon miglioramento del "Second Stage", e la CG è davvero ottima. A concludere il tutto, musiche eurobeat sempre azzeccate, che danno quel tocco adrenalinico alle gare.

Serie assolutamente imprescindibile per tutti gli appassionati di questa serie e motivo per le nuove leve di recuperare le serie precedenti prima di effettuarne la visione. Ne vale davvero la pena.