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Che piaccia o che non piaccia, Ayuko non tratta mai argomenti banali. «After the Tempest, in Late Summer» è stata una piacevole scoperta, dai disegni coinvolgenti e, appunto, dalle tematiche di un certo spessore: amicizia, adolescenza, gelosia, aborto, amore, sentirsi e voler essere accettati, attaccamenti morbosi, sentimenti nascosti, etc.

Le quattro storie autoconclusive illustrate nel manga sono, alcune di più, alcune di meno, pungenti, incisive e raccontano la realtà così com’è, senza idealizzazioni romantiche (la seconda storia ha probabilmente un carattere più amoroso delle altre, ma non è l’elemento chiave). La vita viene, insomma, presentata nuda e cruda.

Il bel 7 che do in pagella è riferito in particolare alla quarta storia, ossia quella che ho trovato più intensa. L’amicizia tra Arisa Nagahama e Sumire Kano è un imprevedibile e cruento alternarsi di colpi di scena, in cui il pathos la fa da padrone.

In definitiva, «After the Tempest, in Late Summer» non diventerà il mio manga preferito (prediligo di più una saga e non più storie autoconclusive insieme) però sono felice di averlo letto, e lo consiglio. L’introspezione di Ayuko resta affascinante, da conoscere e da approfondire.