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10.0/10
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Dare un giudizio a quella che ad oggi è, probabilmente, la serie animata più conosciuta di sempre, non è affatto semplice, anzi, forse lo è, ma riuscire ad esprimere l'importanza che ha assunto nel corso della vita (specialmente durante l'infanzia) di un ragazzo nato negli anni novanta, beh, qui la recensione assume un aspetto del tutto diverso, ma andiamo con ordine.

All'uscita da scuola, il pensiero fisso di ogni ragazzino appena tornato a casa, era quello di mettersi a guardare "Dragon Ball" appena prima di cominciare a fare i compiti; quella piccolissima porzione di giornata, in cui passavamo il tempo incollati allo schermo facendo il tifo per Goku e compagnia bella, significava molto di più che qualche minuto passato a guardare i cartoni animati; quei momenti rappresentavano un piccolo rifugio, capace di distrarci, anche solo per un momento, dalla realtà di tutti i giorni, facendoci immergere ed immedesimare in uno dei tanti personaggi presenti all'interno della serie.
Tuttavia, non si può dare un giudizio generale a una serie animata, dando solamente conto ai bei ricordi che ci ha lasciato da bambini, ma bisogna anche, senza essere troppo severi (in questo caso), analizzarne i diversi aspetti.

Partiamo dal presupposto che stiamo parlando di una serie nata a fine anni ottanta, quindi di una trentina di anni fa, quindi credo sia normale che, guardando Dragonball a distanza di anni, la prima cosa che salta per la testa, è che buona parte della serie, beh, non sia invecchiata poi così bene. L'animazione, nonostante tutto, soprattutto andando avanti con la visione, risulta tutt'ora gradevole anche a un occhio un po' più adulto; ciò che invece risulta un po' meno gradevole, è la lentezza con cui viene sviluppata la trama episodio per episodio. Mi sto riferendo, nello specifico, ad interi episodi che potevano essere tranquillamente riassunti in una manciata di minuti. Ad accompagnare tutto ciò, vanno purtroppo citati i numerosissimi episodi filler che rendono la visione, ad oggi (soprattutto per chi, come me, conosce praticamente a memoria ogni scena), davvero noiosa. Ma nonostante questi piccoli difetti appena citati, ogni minuto passato a guardare la serie, viene ricompensato da alcuni colpi di scena e momenti super iconici (che oggi, a distanza di tanti anni, non sono più tali), che da ragazzino, riuscivano a trasmettere emozioni indescrivibili.

La cosa che più rende interessante "Dragon Ball", nello specifico la serie "Z", di cui stiamo parlando, è la presenza di un numero così elevato di personaggi, caratterizzati uno per uno in maniera più che ottima, al fine di ampliare non solo il mondo che circonda l'intera la serie, ma anche la mente dello spettatore che sarà poi in grado di dare un'identità ed un giudizio personale ad ogni singolo personaggio.

Vorrei spendere due righe anche sul lato tecnico della serie; come già accennato in precedenza, nonostante gli svariati anni passati dalla creazione di questa opera, l'animazione, i disegni e le ambientazioni rimangono tutt'oggi più che validi; tuttavia, in alcuni episodi l'animazione viene lasciata del tutto in secondo piano, rendendo la visione di alcune fasi davvero fastidiosa da guardare. Però c'è da sottolineare che di fronte ad una serie che conta quasi 300 episodi, pretendere la perfezione, o quasi, da ogni singolo episodio, sarebbe alquanto inopportuno.

Potrei stare qui ore a spulciare ogni singola chicca di questa serie diventata ormai un mito, ma non lo reputo necessario, sia perché, come detto anche in precedenza, sfido chiunque a trovare anche una sola persona che non abbia mai sentito parlare di "Dragon Ball", ma anche perché, a mio parere, chiunque abbia avuto il piacere di imbattersi in questa opera qui, ne avrà un ricordo totalmente personale e diverso; per quanto riguarda il mio, e scommetto anche quello della maggior parte dei ragazzi appartenenti alla mia generazione, questo piccolo grande capolavoro, beh, è molto più di una semplice serie animata.