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È una serie da cui mi aspettavo poco, ma che mi sta dando molto.
La serie è in continuity con il ciclo cinematografico di "Jurassic World" - ciclo con cui non sono affatto in pari, e la cui visione non è in alcun modo necessaria per seguirne la narrazione, anche se aver visto tutti i film permette di individuare collegamenti ed easter egg vari.
Netflix e la Dreamworks ci hanno già abituati con "Dragons - Oltre i Confini di Berk" a una precisione e un'attenzione ai dettagli degni del miglior sceneggiatore, e anche qui non falliscono nel collegare con precisione gli eventi della serie a quelli dei film che dovrebbero esserne prequel e sequel.

Pensata per un pubblico giovane, è piacevole anche per un occhio adulto. I colpi di scena sono ben costruiti, la trama coinvolgente e capace di svolte inaspettate. Nel corso delle varie stagioni, un gruppo di ragazzini isolati e indipendenti l'uno dall'altro riesce a trasformarsi in un team che lavora in sinergia e comprensione reciproca, contribuendo ognuno con le proprie capacità alla missione comune e alla salvezza degli altri membri. I cinque ragazzi si dimostrano poco alla volta in grado di superare paure, angosce ed egoismi personali, e di aprirsi a una dimensione "altra" rispetto alla propria, dimensione in cui tutti loro erano, in modi diversi, intrappolati all'inizio della serie. Ciascuno di loro rappresenta in vari modi un aspetto di chiusura ed egocentrismo figli del nostro tempo, ma allo stesso modo mostra come è possibile uscire da questa dimensione per aprirsi al mondo e agli altri, sfruttando allo stesso tempo le proprie qualità per contribuire al bene comune (certo, perché ciò accadesse, i cinque protagonisti di questa serie hanno dovuto trovarsi in pericolo di vita... innumerevoli volte!)

Una serie consigliata agli amanti del genere.