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"The Eminence in Shadow" è un isekai di cui mi è difficile tirare le somme, ma proviamoci.

Come fanno quasi tutti recentemente, per cercare di differenziarsi dal solito isekai, la sceneggiatura parte da uno spunto diverso dal solito: il protagonista è già un "eroe" nel nostro mondo, trattandosi di un liceale che si allena in segreto per "combattere il crimine" e che durante il giorno tiene un profilo basso, cercando di risultare il più anonimo possibile, per poter meglio agire.
Una volta investito dal solito camion, si reincarna in un mondo fantasy in cui assume l'identità del nobilotto di campagna Cid Kageno; oltre alle abilità fisiche potrà sviluppare quelle magiche, e in entrambi i campi finisce per eccellere già da molto giovane. Anche in questo mondo inoltre decide di adottare un basso profilo, perché il suo sogno è quello di diventare l'eminenza grigia, quello che nessuno vede mai, ma che tutto conosce e tutto controlla.
Lo spunto parzialmente originale finisce qui, perché la sceneggiatura è del tutto incapace di tratteggiare un personaggio e una trama minimamente coerenti o interessanti.

Innanzitutto, c'è un lato che immagino nelle intenzioni dovrebbe essere comico, quello cioè che fa apparire Cid come un tizio rigido e abbastanza stupido, a cui tutto gira bene grazie al fatto di essere il protagonista. Nel nuovo mondo, dove ovviamente diventa ben presto il combattente più forte e il mago più potente, fin da piccolo si trova a salvare ragazze da un misterioso morbo che le trasforma in cose brutte: una volta restituite al loro vero aspetto, non le rimanda a casa, ma racconta loro di essere in guerra contro una misteriosa società segreta e le arruola come sue agenti. Queste gli credono e gli giurano fedeltà, dando vita a una vera e propria organizzazione segreta mondiale che, al momento dello svolgimento della storia, quando Cid è un liceale, vanta decine se non centinaia di ragazze ai suoi ordini: le sue agenti sono combattenti fortissime, donne di successo, manager e artiste, tutte abilità sviluppate grazie ai racconti sul vecchio mondo del protagonista. La cosa da ridere dovrebbe essere che l'organizzazione avversaria che Cid si è inventato esiste davvero, e quindi tutte le sue seguaci lo adorano come un genio, perché ogni cretinata che dice senza riflettere finisce per avverarsi. C'è da dire che - un po' a sorpresa -, per quanto le sue seguaci lo adorino, non sembrano concupirlo, e ovviamente nemmeno Cid pensa mai di spassarsela un po' con loro; anche il livello di fanservice è tutto sommato molto contenuto.

Comunque, come se non bastassero questo centinaio di ragazze che lo adorano, anche a scuola ogni compagna che lo incrocia cade ai suoi piedi, quasi sempre in seguito a fraintendimenti che fanno loro pensare che lui sia interessato, mentre anche in questo caso Cid non le considera di pezza. La forzatura non è originale (succede in tutti gli isekai, qui semplicemente centuplicano il numero di ragazze dell'harem) e non è divertente, e vedere Cid incapace, non dico di sfruttare la situazione, ma nemmeno di creare un minimo legame o rapporto di amicizia con qualcuna o qualcuno, compresa l'adorante sorella che lui tratta malissimo, mi rende il protagonista parecchio arido e patetico come essere umano. Ditemi se sbaglio, ma alla fine mi è sembrato quasi un isekai contro le donne, perché nel mondo tratteggiato da questo anime tutte le donne sono in gamba e potenti (mentre di uomini validi non c'è ombra), ma tutte quelle che non si innamorano di Cid e si mettono ai suoi ordini vengono pesantemente umiliate dal protagonista.
Rimane un'intenzione anche il discorso sull'anonimato, perché Cid, nonostante la più volte strombazzata volontà di restare dietro le quinte, non riesce mai ad evitare di mettersi in mostra nel modo più spettacolare possibile. Perché, se c'è una cosa su cui l'anime non lesina, sono combattimenti esagerati, esplosioni, gente che vola, ecc. e Cid è sempre là in mezzo, con la sua identità "segreta" celata da un semplice cappuccio, il volto sempre in bella mostra, fedele alle regole dell'anonimato proprie di una Sailor Moon o di un Superman qualsiasi. A questo si aggiunge che, nonostante le venti puntate, alla fine è difficile capire cosa voglia Cid. Le sue agenti, una volta scoperta l'esistenza dei nemici, iniziano ad ostacolarli e combatterli, ma il protagonista sembra poco interessato alla cosa: interagisce con alleati e nemici quasi per caso o capriccio, interviene quando c'è da distruggere e fare casino, ma in concreto non sembra interessato a nulla e non segue alcun piano particolare. Ancora devo capire perché si sia iscritto al più importante torneo di spada inizialmente travestito, per poi svelarsi e umiliare tutte le ragazze con cui ha interagito fino a quel momento, solo per mostrare a tutti quanto sia potente... mah...

Detto questo, l'anime è da bocciare? No, i venti episodi io me li sono sparati senza mai annoiarmi, la trama ha poco senso, ma il cast di ragazze e gli avvenimenti che si susseguono totalmente a caso intrattengono e divertono il giusto. Basta ricordarsi sempre che "Kage no Jitsuryokusha ni Naritakute" appartiene a quel genere di prodotti in cui gli sceneggiatori sono convinti che, per rendere il personaggio intelligente e superiore agli altri, non deve esserlo per davvero e fare cose intelligenti che lo dimostrano, ma basta che tutti intorno a lui continuino a ripetere che lo è, così a caso, senza riscontri di sorta.