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La trama di Linebarrels of Iron potrebbe essere l'archetipo di ogni anime robotico, dove il protagonista, fino a quel momento ragazzo qualsiasi, per un motivo casuale si ritrova pilota di un robot con cui decide di ergersi a paladino della giustizia e difensore dei deboli. Dico potrebbe perché questo anime si differenzia dagli altri per il senso distorto e molto personale che ha il ragazzo della giustizia, che lo porta non sempre alle scelte giuste e le cui conseguenze non sono sempre positive. Il character design risulta particolare, con un tratto leggermente spigoloso e a tratti sporco, che si addice bene all'atmosfera che si respira in questa serie. Anche se in alcuni casi la qualità cala visibilmente, arrivando addirittura a cambiare l'aspetto di alcuni personaggi. Le animazioni sono abbastanza fluide per quanto riguarda personaggi e in generale per tutto quello che non riguarda i mecha, mentre per questi ultimi, che si è deciso di realizzare completamente in CG, le animazioni risultano un po' scattose, non so se volutamente o meno. Questo non toglie che in quest'anime si è compiuto un ulteriore passo avanti nell'utilizzo di questa tecnica. I colori risultano vividi e ben definiti. Da notare che per quanto riguarda gli scontri fra i mecha, si è deciso di ambientarli per la maggior parte delle volte di notte o comunque a giornata inoltrata, in modo da dover utilizzare colorazioni scure, forse per diminuire il dettaglio necessario. Le musiche svolgono il loro dovere, senza però risultare molto coinvolgenti o ispirate. La opening si differenzia invece per l'effetto contrario. A opera degli ALI Project, "suona" fin troppo particolare, in linea con il loro sound, con cambi di tempo, sia musicalmente che vocalmente, e controcanti. Di certo è una canzone che si fa notare, ma difficilmente si può definire orecchiabile.
Personalmente, mi aspettavo di più da questa serie: i presupposti per risultare un ottimo anime c'erano tutti. Presupposti che però, a mio avviso non son stati rispettati. La trama parte bene, ma andando avanti si perde in colpi di scena a volte inefficaci, e che richiamano, non so se involontariamente o meno, altri anime. Così come l'aspetto e la caratterizzazione di alcuni personaggi. Il finale poi stona con l'atmosfera che si respira per tutto l'anime, dando un senso di "fuori luogo". In definitiva non è un brutto anime, ma sono dell'avviso che se avesse continuato con quell'aria di originalità che c'era all'inizio della serie, percorrendo una strada non battuta, invece di una conosciuta e quindi più sicura, avrebbe di certo giovato al risultato finale. Insomma, un'anime che cerca di essere originale, ma che si adagia sulla sufficienza.