Massì, così paghiamo due volte. Una volta per le traduzione e un altra volta per il gioco quando sarà uscito. Ma scherzano? Perlomeno mi aspetto che se si fa davvero, i giochi poi li vendano a metà prezzo, almeno a chi ha finanziato la traduzione.
@GianniGreed solitamente quando si fanno queste cose offrono qualcosa in cambio... Tipo, magari se doni 5 € ottieni un poster del gioco che offrono solo lì, se ne metti 20 € magari un action figure, con 60€ hai il gioco a casa tradotto, con 100€ la limited edition con tutti i gadget... In pratica (penso) che sarebbe come comprare il gioco in anticipo, e forse è anche una buona soluzione per certi tipi di giochi che non arrivano mai da noi proprio per la paura "ma se lo localizziamo e poi non vende"?
Basta guardarsi qualsiasi campagna su kickstarter o indiegogo per vedere che ad ogni donazione ottieni qualcosa in cambio, non è un semplice "buttar soldi nella speranza di e poi pagare ancora dopo"
Non funziona così Gianni. Il crowfunding per i videogiochi è in sostanza un acquisto anticipato e alla fine serve per neutralizzare il rischio di localizzare un gioco con scarse vendite. In altre parole finanziando la raccolta tu acquisti subito il gioco e il distributore, raggiunta la soglia di finanziamento, ha la certezza che l'operazione non sarà in perdita.
Per colossi come EA o Ubisoft è chiaro che non esistono problemi di denaro, ma le SH giapponesi sono di solito piccole e con risorse limitate, così come piccoli sono anche gli importatori, quindi da questo punto di vista Kickstarter è utilissimo, tant'è che le visual novel stanno arrivando per quella via.
Inoltre questa cosa di Kickistarter potrebbe anche essere utile per le localizzazioni in italiano, perché, anche lì, il motivo per cui non vengono fatte è che i produttori non sono sempre sicuro di rientrare dei costi.
Non mi piace come idea. Oltre a tentare di vincolare al pre-acquisto (chi lo vuole localizzato ita è costretto a fare l'offerta, e molto probabilmente arriverà all'offerta che gli da diritto al gioco completo), ci si espone al rischio di contribuire a scatola chiusa a giochi dal livello tecnico infimo. E io non caccio i miei soldi a scatola chiusa.
Queste pratiche non mi piacciono affatto, e sono affini a quella che SE aveva lanciato per la prevendita a tier del nuovo Deus EX (ritirata a causa delle enormi proteste).
Senza contare che, se avesse successo, avrei il timore che si mettano a farlo anche per giochi che normalmente localizzano anche qui (come la saga FF).
No occhio sono due cose diverse. Le campagne su Kickstarter per lo sviluppo dei giochi non piacciono neanche a me, perché si sta comprando il nulla, ma nel caso delle localizzazioni il discorso è diverso, perché il gioco già c'è e kickstarter diventa utile nella misura in cui quel gioco da noi non sarebbe mai arrivato senza.
Insomma, nel crowfunding relativo alla localizzazione, sai quello che compri, e sai che sta comprando un prodotto finito.
Non lo so, pure io non lo vedo il modo corretto di utilizzare il crowdfonding, che ormai è quasi solo appannaggio di compagnie strutturate e grandi, in grado di pubblicizzare i propri progetti a discapito di progetti e idee magari migliori e meritevoli, ma che non riescono ad avere abbastanza luce.
Insomma, lo spirito iniziale del crowdfonding è stato per buona parte tradito ed è ora uno strumento in mano alle compagnie e aziende per avere liquidità facile e sicura, azzerando o quasi il rischio di impresa.
Cominciassero a mettere su PSN certi giochi del passato mai arrivati PAL (il primo SaGa Frontier, Xenogears Chrono Cross), e magari qualche soldo in più gli entra...
@Horus: il problema è proprio il crowdfunding, che di fatto è un investimento ad alto rischio fatto dal consumatore. E le garanzie sono poche.
Ora come ora i rimborsi sono rarissimi, e uno che ha investito per avere la localizzazione e non ne può usufruire per il mancato raggiungimento del target DOVREBBE come minimo aver diritto al rimborso (mettiamo che uno non sappia l'inglese: di ricevere una copia non tradotta non se ne fa granché).
Di fatto non danno garanzie, e la cosa non mi piace. Se hanno in mente qualcosa di diverso, allora non dovrebbero usare il termine crowdfunding, in quanto in esso sono insiti dei rischi non da poco (prendiamo ad esempio tutti i possessori WiiU che hanno contribuito per la versione WiiU di Project Cars e sono rimasti fregati: anche quello era un prodotto finito).
@Tacchan: gli aspetti legali sono piuttosto "nebulosi".
Ti faccio un esempio: tu raggiungi il tier1 a 10$ e hai diritto alla t-shirt con il logo del gioco, mentre io pago 40$ e ho diritto alla copia tradotta. Se il progetto salta ovviamente io non avrò la mi copia, e potrei avere diritto al rimborso (tramite azione legale se non me li rendono automaticamente), ma tu non lo so, in quanto la maglietta sarebbe comunque disponibile.
Ovviamente la cosa dipende dalla serietà dell'azienda che si è andati a finanziare, ma le regole per queste iniziative non sono ancora ben stabilite.
Una cosa è certa: Kickstarter e le altre piattaforme di solito non si prendono responsabilità, la quale ricade tutta sull'azienda che propone il progetto.
Ah dimenticavo: Se il progetto fallisce in toto il rimborso è più probabile, ma non lo è se il progetto fallisce solo in parte. Per esempio se mettessero 3 stretch goal: Localizzazione internazionale; Localizzazione con testi tradotti e localizzazione con testi tradotti e doppiaggio.
O almeno io se fossi in loro farei così per tutelarmi da possibili richieste di rimborso (e se ci ho pensato io, sono sicuro che l'idea ce l'hanno avuta anche loro).
Come sistema per "preordinare" la propria "copia Italiana", quando in Giappone il gioco è già uscito, e quindi le recensioni si trovano su internet, allora sarei daccordo, eccome. Potrebbe essere un modo per avere in Inglese giochi che rimarrebbero esclusiva Giapponese, ed in Italiano giochi che arriverebbero, ma solo in Inglese. Ovviamente, il tutto deve essere al solo costo del gioco completo (secondo il prezzo classico della piattaforma di riferimento), e deve essere previsto che i soldi vengano scalati solo SE e QUANDO si raggiunga la cifra richiesta.
Mi rifiuterei di prendere parte a qualunque campagna di crowfunding, che non avesse TUTTE le succitate caratteristiche; e francamente, immagino che valga per la maggior parte delle persone.
Ma scherzano?
Perlomeno mi aspetto che se si fa davvero, i giochi poi li vendano a metà prezzo, almeno a chi ha finanziato la traduzione.