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GianniGreed

Piattaforma: Game Boy --- Voto 6
"Saint Seiya - Saint Paradise" è un videogame del 1992 per Game Boy, basato sull'anime "Saint Seiya", conosciuto in Italia anche con il nome de "I Cavalieri dello Zodiaco".
Il gioco è un jrpg (gioco di ruolo giapponese) dalle meccaniche molto semplici, nel corso del quale è possibile rivivere gli eventi della storia della serie animata classica, più precisamente da quando Ikki e i suoi Black Saints rubano i pezzi dell'armatura d'oro durante le Galaxian Wars fino allo scontro con il dio Poseidon, senza però la saga filler di Asgard di mezzo.

Nostro compito è quello di guidare il gruppo di protagonisti, i quattro bronze saint: Seiya di Pegasus, Shiryu di Dragon, Shun di Andromeda e Hyoga di Cygnus, attraverso la mappa di gioco nei vari luoghi, all'inizio boschi, montagne e grotte, e successivamente nei templi dei Gold Saint e verso le colonne dei generali marini. Occasionalmente (molto spesso in realtà) bisogna affrontare scontri contro nemici casuali, ovvero soldati e saint di basso rango.
Le battaglie sono quelle tipiche di un "Final Fantasy" prima maniera: si sceglie un comando tra i pochi disponibili (attacco, difesa, mosse speciali, oggetti, fuga), si sceglie il nemico su cui effettuare l'azione e poi si aspetta per gli effetti e le animazioni.
I nemici sconfitti donano esperienza che serve per far salire di livello i personaggi, incrementando i punti vita, gli HP, cioè hit points, quelli per gli attacchi speciali, i CP, cioè Cosmo Points (necessari per i vari Pegasus Ryuseiken, Rozan Shoryuha o Diamond Dust), la difesa e la velocità, che salgono automaticamente, senza che il giocatore possa intervenire per decidere cosa sviluppare.
Se tutti e quattro i personaggi vengono sconfitti è game over, e come è norma del genere si riparte dall'ultimo punto di salvataggio. Non mancano nemmeno gli status alterati quali veleno, paralisi, sonno, confusione, congelamento e simili, che vengono inflitti come effetto secondario dei vari colpi lanciati dai Saint. Per curarli sono necessari alcuni oggetti che nel gioco sono rappresentati sotto forma di carte, che possono essere trovate o comprate. Usarle in battaglia ne genera l'effetto curativo, e tra di esse ce ne sono anche alcune speciali che funzionano come una sorta di evocazione, tipo la carta "Ikki" che serve a richiamare il personaggio che arriverà a lanciare il suo colpo speciale.

Essendo "Saint Paradise" un videogame per Game Boy, parlare di grafica e audio sarebbe superfluo, dato le limitazioni che aveva la console.
La prima si limita a una mappa del mondo molto semplice, con qualche casetta, qualche albero e qualche fiume, e ai pochi sprite dei personaggi e dei nemici in stile super deformed. Ovviamente tutto in bianco e nero.
Le musiche sono invece un'accozaglia di rumori fastidiosi e non ben definibili, lo stesso per i suoni dei vari colpi. Dopo pochi minuti abbasserete completamente il volume per non ascoltarli più.

Rimane solo da parlare della longevità e della difficoltà.
La durata non è molta, il gioco si finisce in una decina di ore, dato che non è molto impegnativo. Chiunque abbia un minimo di esperienza con giochi di questo tipo non avrà nessuna difficoltà a giungere al boss finale, dato che tutte le battaglie da affrontare non richiedono un qualche tipo di strategia. Basta attaccare e curarsi quando è necessario.

Ovviamente per godersi un minimo il gioco bisogna essere fan della serie, altrimenti giocare a un gioco come questo può risultare davvero stancante.
Se infatti il gioco non è invecchiato molto dal punto di vista del gameplay, dato che i jrpg classici funzionano ancora oggi allo stesso modo, il resto è davvero da preistoria. Non aiuta neanche il fatto che il gioco sia davvero lentissimo, con dialoghi che compaiono una lettera per volta ad esempio, o con battaglie dal ritmo soporifero in cui bisogna scegliere un azione, scegliere chi la subirà, poi di nuovo per tutti gli altri personaggi, vedere le animazioni dei colpi, leggere i messaggi che riportano gli effetti dei colpi, sempre una lettera alla volta...

Nonostante ciò, questo "Saint Seiya - Saint Paradise" è tutto sommato un titolo ancora oggi valido, agli occhi di un fan della serie, a patto di passare sopra alla grafica che oggi risulta ovviamente datata e alla velocità di gioco.
Il gioco non è mai uscito fuori dal Giappone, ma diversi gruppi di fan hanno tradotto il gioco in varie lingue, tra cui anche l'italiano.