La data di uscita del nuovo film è sempre più vicina e i fan di Guerre Stellari sono in fervente attesa, tanto che alcune sale cinematografiche sono già tutte prenotate da più di un mese. Con tanto hype a disposizione non poteva ovviamente mancare anche una nuova trasposizione videoludica della celebre saga creata da George Lucas, ed ecco quindi comparire, a circa un mese dall’uscita nei cinema, Star Wars: Battlefront, con l’ambizioso obbiettivo di riproporre le straordinarie ambientazioni di Star Wars su Pc e console.
 
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Prodotto dalla Electronic Arts e sviluppato dalla DICE, sviluppatore svedese che ha conquistato la sua fama grazie alla serie Battlefield, Star Wars: Battlefront è sostanzialmente una sparatutto in parte fps e in parte tps (è possibile scegliere la visuale e giocare anche in terza persona senza grossi problemi) che, senza avere le ambizioni di un titolo complesso ed articolato come Destiny, o la voglia di creare un pvp ipercompetitivo come Battlefield o CoD, cerca invece di fornire un’esperienza di gioco ‘semplice’ e immediata, e, soprattutto, in grado di coinvolgere tutti, sia gli appassionati degli fps, sia, e credo sia questo il reale obbiettivo, i fan della serie che, volendo parafrasare un famoso telefilm, hanno sempre voluto vivere le Guerre Stellari come i protagonisti dei film.

Più che un Battlefield in versione futuristica, quindi, Star Wars: Battlefront è una sorta di versione semplificata di un theme park in salsa fps, in cui, senza dover star dietro a troppi e a volte esasperati tatticismi, a farla da padrone sono le incredibili battaglie campali e soprattutto l’esperienza multiplayer, la quale, seguendo l’esempio di altri titoli come Titanfall, è il vero, e diciamo forse anche unico, contenuto del gioco stesso, stante l'assenza di una vera e propria campagna single player, compensata solo in parte dalla varie missioni che tentano di replicare in locale le battaglie online.


Star Wars: Battlefront che la forza sia con voi

 

L'esperienza di gioco prende avvio con un breve tutorial volto ad introdurre i movimenti, le armi, e la telecamera, terminato il quale il giocatore, libero comunque di dedicarsi subito alla parte multiplayer, può decidere di prendere la mano affrontando le missioni, e i tre livelli di difficoltà ad esse associati, che, giocabili in single player o con l’aiuto di un amico (online o avvalendosi dello split-screen), si rivelano essere decisamente utili per imparare i meccanismi del gioco, e in alcuni casi anche molto divertenti, anche perché, siamo sinceri, tutti hanno sognato anche solo una volta di volare su un X-Wing o di guidare una speeder bike (esperienza veramente unica se lanciata alla massima velocità).

Come detto, però, le missioni sono un contenuto quasi secondario, perché, come è ovvio che sia, ad assumere il ruolo di 'protagonista' è la parte multiplayer, in cui sin da subito si riesce a percepire il forte influsso del modello theme park sul gioco. La parte competitiva è infatti articolata in varie modalità ove è presente un'innegabile componente sceneggiata, ove l'azione è accompagnata da eventi e dalla necessità di conseguire obbiettivi precisi come nel caso dell’Assalto Camminatori, in cui le truppe imperiali e i ribelli si affrontano su un campo di battaglia di notevoli dimensioni, dove svettano, e non potrebbe essere diversamente, gli arcinoti AT-AT, che gli imperiali, utilizzando anche i camminatori bipedi, devono scortare sino al campo nemico, e i ribelli devono distruggere con dei bombardamenti guidati realizzati grazie all’attivazione di alcuni radiofari.
 
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Altra modalità decisamente sui generis è quella che vede come protagonisti gli eroi, con un giocatore chiamato ad impersonare uno dei protagonisti di Guerre Stellare, e una squadra di agguerriti avversari 'ordinari', che, sudando le proverbiali sette camicie, cercano in tutti i modi di avere la meglio contro il potente avversario (chi uccide l'eroe poi ne prende il posto).

Non potevano poi mancare le spettacolari battaglie aeree, ed ecco quindi la modalità F​ighter Squadron, in cui caccia ribelli e caccia imperiali invadono letteralmente i cieli, dando il via ad un'incredibile battaglia, che, seguendo l'impostazione di base del gioco, è molto immediata e divertente, con un sistema di guida estremamente semplice, ma, allo stesso tempo, anche ragionato nell'utilizzo delle skill a disposizione. 

Non mancano però modalità più tipiche dei giochi fps, come la campale Supremazia in cui 40 giocatori sono chiamati a lottare per conquistare, su una mappa vastissima, le basi nemiche, avvalendosi, grazie ai token che compaiono sul campo di battaglia, dei vari mezzi a disposizione, come i già citati camminatori bipedi (diciamo una sorta di carro armato), o i vari caccia, che rappresentano, insieme agli eroi, un'arma particolarmente utile per fiaccare la resistenza dei nemici, eliminando soprattutto le difese fisse.
 
Star Wars Battlefront e la fila di nemici da sterminare.jpg

Fortemente legata al lore di Star Wars, l’azione in sé è inoltre influenzata dalla scelta di creare un gioco più o meno adatto a tutti, e così, abbandonata l’ormai classica ripartizione in classi (assalto, medico, cecchino, ingegnere), ecco che più semplicemente al giocatore viene data la possibilità di scegliere l’arma da utilizzare – vi sono tante armi a disposizioni (ma meno rispetto ad altri giochi fps), ma tutto sommato la scelta è soprattutto di natura estetica, perché le differenze sono alquanto contenute –, e di personalizzare il proprio avatar grazie alle carte, che una volta equipaggiate sbloccano bonus (armi secondario incluse), a volte permanenti, a volte con un tempo di ricarica, e in alcuni casi legati alle 'prestazioni' sul campo di battaglia.

Ovviamente, come tradizione vuole, delle varie armi e carte a disposizione solo una piccola parte è sbloccata inizialmente e sarà quindi compito del giocatore 'giocare', aumentando la sua esperienza e ottenendo crediti da utilizzare per sbloccare mano a mano le varie opzioni a sua disposizione, così come anche le skin del proprio avatar, senza però essere legato ad un preciso ordine (insomma c'è piena libertà nel decidere cosa sbloccare).

In ciò, l'unica reale divisione a livello di classi la si ha tra eroi (i protagonisti dei film) e soldati normali, con i primi, sbloccabili all'interno della singola mappa con un apposito powerup, che, oltre ad avere una resistenza fuori dal comune, sono dotati di abilità particolari che riflettono le caratteristiche del personaggio prescelto (es. Dart Fener può usare la tipica 'stretta' a distanza grazie al Lato Oscuro), e, se ben utilizzati, rappresentano un'arma potentissima, in grado di mandare in crisi anche gli avversari più abili.
 
Star Wars Battlefront e gli scontri aerei.jpg

Tutte queste caratteristiche sono di fatto espressione dell'obbiettivo ultimo del gioco, ovvero quello di proiettare subito il giocatore nell'azione, e, come ulteriore riflesso di questa scelta, ad attirare immediatamente l'attenzione è anche la totale assenza di un timer per il respawn, che, come si può ben capire, è un'opzione chiaramente volta a rendere più piacevole l'esperienza di gioco per chi ha la tendenza a morire spesso (e in linea di massima qui capita bene o male a tutti), e si coniuga con una mini mappa che consente di avere una quadro abbastanza chiaro della situazione che si ha intorno.

A livello grafico Star Wars: Battlefront è una vera e propria gioia per gli occhi ed è subito evidente come la Dice abbia veramente fatto fruttare al massimo le potenzialità del Frostbite 3. Nella versione pc con tutti i settaggi al massimo ci si trova di fronte ad un gioco la cui resa grafica è semplicemente eccezionale, con un felice connubio tra texture e luci che si esalta in ambientazioni tipo la luna boscosa di Endor, ove si raggiunge un incredibile livello di realismo, senza mostrare però mostrare mai alcun percettibile calo di frame. Non da meno però è anche la resa dei personaggi, e se i normali soldati non mancano in dettagli, gli eroi sono dotati di fattezze estremamente curate, e persino nella foga della battaglia è possibile notare ad occhio l'elevato livello di dettagli che li caratterizza. 

A tanta qualità grafica, poi, non poteva poi non essere affiancato un reparto sonoro altrettanto buono, che, tanto nelle musiche, quanto negli effetti sonori, non manca ovviamente di prendere a piene mani dai film, dando ancor più l'impressione di vivere in prima persona le atmosfere di Star Wars.
 
Star Wars Battlefront e la luna boscosa.jpg
 
Sebbene spesso i tie-in tra film e videogiochi non siano esattamente memorabili, Star Wars ha sempre rappresentato un'eccezione, con titoli di innegabile valore come quelli sviluppati dalla BioWare, e da questo punto di vista Star Wars: Battlefront sembra confermare a pieno il felice connubio tra i film di George Lucas e il mondo dei videogiochi. Senza la pretesa di essere il nuovo Destiny o il nuovo Battlefield, Star Wars: Battlefront si propone il chiaro obbiettivo di portare i giocatori nelle atmosfere dei primi tre film, offrendo un'esperienza di gioco semplice ed immediata, ma allo stesso tempo anche molto divertente, che in sostanza fa del fan service (inteso in senso positivo) la sua arma principale.