In piena ondata di perbenismo dilagante ed indignazione facile, eccoci ad un altro episodio.

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Un titolo uscito nel lontano 2013, GTA V, sarebbe la causa dell'aumento vertiginoso dei furti di auto nella città di Chicago, che nell'anno 2020 sono incrementati del 135%.

La convinzione da cui nascono queste idee, prende forma su basi quantomeno risibili: i furti sarebbero commessi spesso da minori di 16 anni (età in cui negli USA è consentito guidare) e con motivazioni banali, come quella di guidare per la città. Il tutto, in pieno proibizionismo d'oltreoceano, nasce con lo scopo di modificare la legge che regola la vendita e la distribuzione di videogiochi con contenuti ritenuti violenti.

A questi pensatori, che vedono nella violenza nei videogiochi (che prima erano film o manga/anime) la causa di tutti i mali e del fallimento di una società sempre più al collasso, sarebbe il caso di proporre alcuni spunti di riflessione:

1) Come è possibile che gli effetti di un gioco del 2013 si siano fatti sentire solo nel 2020?

2) Come è possibile che gli effetti di un gioco che ha venduto 140 milioni di copie in tutto il mondo, si facciano sentire solo nella città di Chicago?

Noi personalmente riteniamo che sia sempre molto comodo cercare il capro espiatorio in qualcosa di esterno, in modo da discolpare chi ha veramente la responsabilità di educare e gestire questi ragazzi.

E voi cosa ne pensate?